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Cominciare dalla soluzione

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 2 aprile 2014

Originariamente pubblicato sul numero del 25 febbraio 2013 del Christian Science Sentinel


Nella zona dell’Australia in cui andai a vivere appena emigrato dall’Inghilterra, l’ordine di lettura della segnaletica stradale è rovesciato. ”Dritto bus corsia” e “Unico senso” mi disorientavano. Naturalmente, capovolgendo i termini si legge: “Corsia bus dritto” e “Senso unico”.  

La mia confusione derivava soprattutto dalla mia formazione. Avendo vissuto in Inghilterra la maggior parte della mia vita, ero abituato a leggere le indicazioni stradali come si legge un libro. Cominciando con la riga più in alto, per poi scendere. In quella zona dell’Australia, invece, l’ordine è invertito – le indicazioni di un cartello stradale si leggono cominciando dalla riga più in basso, per poi salire.

Quando iniziai a studiare la Scienza Cristiana, dovetti affrontare un cambio di prospettiva molto simile. Proprio come dovetti rieducarmi a leggere  le indicazioni stradali, dovetti disimparare la premessa generalmente accettata che la materia sia tanto primaria quanto causa di qualcosa. 

Questo ragionamento a priori (dalla causa all’effetto) suggerisce  che di regola il corpo fisico decida, con o senza il nostro consenso, di essere sano o malato. In parole povere, il medico parte dall’effetto materiale chiamato malattia, per poi, attraverso le sue conoscenze di anatomia e fisiologia, risalire alla causa fisica. 

Secondo il punto di vista della Scienza Cristiana, il ragionamento “a priori” può essere riassunto nella seguente affermazione di Mary Baker Eddy contenuta in Scienza e Salute, con Chiave delle Scritture: “La comprensione cristica dell’essere scientifico e della guarigione divina include un Principio perfetto e idea perfetta – Dio perfetto e uomo perfetto – quale base del pensiero e della dimostrazione” (pag. 259). 

Dovetti disimparare la premessa generalmente accettata che la materia sia tanto primaria quanto causa di qualcosa.

La bellezza, il potere e la logica della pratica guaritrice della Scienza Cristiana stanno nel fatto che essa comincia sempre con la soluzione per qualsiasi problema che ci trovassimo ad affrontare.  Tale soluzione è sempre la realtà spirituale, divina, sempre l’esatto opposto o contrario di ciò che i sensi materiali ci possano presentare come reale. Quando appare una malattia o qualche altra condizione,  il punto di partenza di colui che guarisce con la Scienza Cristiana è l’assoluta totalità e bontà di Dio – Spirito – e della Sua perfetta e sublime creazione, che include l’uomo.

Faccio un esempio. Una volta una frequentatrice abituale di casa nostra ci disse che prendeva il raffreddore ogni volta che camminava sull’erba bagnata. Al momento non feci caso a questa considerazione, ma alcuni giorni dopo  mi svegliai la mattina presto con un forte mal di gola. Il mio primo pensiero, al risveglio, fu che il giorno precedente avevo camminato sull’erba bagnata e mi ero bagnato i piedi.  

Mi resi subito conto che non era il modo giusto di ragionare e ripensai al discorso del ragionamento a priori. La realtà spirituale, divina, era che Dio mi aveva dato il dominio su tutta la terra (vedi Genesi 1:26). Essendo questa la realtà presente, spirituale e divina, pensai, io non potevo risentire dell’aver camminato sull’erba bagnata; potevo solo vivere l’armonia e la gioia che costituiscono la bella creazione di Dio. Mi rimisi a dormire e al mio risveglio i sintomi erano completamente scomparsi. 

Dio dichiarò che la Sua creazione, l’uomo e l’universo, sono molto buoni. Nella Scienza Cristiana il ragionamento a priori comincia con questo Principio divino e perfetto, Dio, quale unica Causa, così producendo un effetto perfetto. La guarigione è la realizzazione di questo fatto spirituale nella consapevolezza umana. 

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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