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La Pace è possibile

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 14 agosto 2014

Originariamente pubblicato sul numero dell' 8 settembre 1986 del Christian Science Sentinel


È un'esperienza notevole, rendersi conto del potere e dell'autorità di un'idea proveniente da Dio.

La scorsa notte stavo leggendo “Come la Pace venne al mondoEarl W. Foell e Richard A. Nenneman, eds., How Peace Came to the World (Cambridge, Massachusetts: The MIT Press, 1986).“, un libro di recente pubblicazione che contiene degli estratti di saggi presentati al concorso "Pace 2010" del The Christian Science Monitor. Mentre leggevo, mi divenne più chiaro che mai che la pace non è un sogno impossibile, ma qualcosa di molto concreto che Dio richiede venga dimostrato in tutto il mondo.

Qualcosa, nel profondo di me stessa, fu smosso. Realizzai, infatti, che non avevo accettato pienamente il messaggio che gli angeli, così tanti anni fa, cantarono alla nascita di Cristo Gesù. Furono soltanto belle parole, quelle riportate da Luca: "Gloria a Dio nell'alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà"Luca 2:14.?  Oppure l'apparizione del Cristo, Verità, con la nascita di Gesù, davvero rappresenta l'avvento dell'idea di pace per tutta l'umanità?

È importante accettare letteralmente che la pace è un'idea divina — un'idea di Dio che esiste adesso, in tutta la sua gloria millenaria. Tuttavia quest'idea dev'essere portata alla luce nella nostra vita, affinché possa essere riconosciuta in modo tangibile. La pace è la condizione naturale della coscienza divina, della Mente che è Dio. La pace è anche lo stato naturale dell'uomo, il nostro vero essere, in quanto riflesso spirituale di Dio. Dice il Salmista: "Il Signore darà forza al Suo popolo; il Signore benedirà il Suo popolo dandogli pace."Salmi 29:11.  Non dovrebbe quindi essere naturale aspettarsi che la pace possa essere dimostrata nella società umana?

Spesso, il più grande ostacolo per una svolta non è tanto che manchino i mezzi per raggiungere lo scopo, quanto che non ne facciamo uso. Dubitiamo che le nostre speranze siano realizzabili. Una frase, in Scienza e Salute con Chiave delle Scritture di Mary Baker Eddy, descrive il passo che dobbiamo fare. La Sig.ra Eddy scrive: "Dobbiamo divenire consci che il potere mentale ha la capacità di sbilanciare le false concezioni umane, e di sostituirle con la vita che è spirituale, non materiale."Scienza e Salute, p. 428.  E la Scienza Cristiana spiega che, siccome che il bene esista è una realtà — la realtà della bontà di Dio e dell'uomo che  riflette questa bontà — è possibile dimostrare quest'armonia con risultati pratici e di guarigione.

Alcune "concezioni umane" consistono nel vedere l'uomo come mortale, aggressivo, egoista — che l'odio e la guerra sono inevitabili proprio per via della sua natura. Abbiamo però ragione di diffidare di tali credenze. La nascita di Cristo Gesù ha portato alla luce una visione trascendente dell'uomo che uomini e donne di giudizio che “hanno l’animo alle cose dello spirito”Rom. 8:5. sempre più tendono ad accettare e a dimostrare quale vera concezione dell'uomo.

La pace intrinseca di Gesù, la sua abilità eccelsa di guarire le malattie, di togliere alla gente il fardello del peccato e di resuscitare i morti, prova quanto conoscesse l'uomo come figlio di Dio, del bene. L'uomo della creazione di Dio non è mortale, non è fisico, non é governato dalla paura e non è reso schiavo dalle condizioni materiali. L'uomo è l'espressione perfettamente formata e spiritualmente creata di Dio. Ogni individuo è davvero l'uomo di pace e di armonia di Dio — governato esclusivamente dall'unica Mente divina. È del tutto possibile dimostrare questa realtà spirituale, perché questa è la realtà.

Con la preghiera, proprio nella nostra coscienza,possiamo scambiare la concezione errata di uomo mortale e belligerante con la realtà del suo vero essere di pacifico rappresentante di Dio. Così si utilizza la "capacità della potenza mentale" — la Potenza divina di Cristo, Verità — e si mettono da parte le false credenze. Cristo illumina e purifica la nostra coscienza, aiutandoci così a stabilire, in modo tangibile e qui sulla terra, quell'armonia che indica il fatto che l'uomo è totalmente spirituale e buono.

Prima che posa evidenziarsi appieno sulla terra, l'idea della pace dev'essere attivamente nutrita e coltivata come fatto presente della realtà divina. L'apostolo Paolo, che nutriva un amore così vasto per il genere umano, dice nella sua Lettera ai Romani: "Se possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete in pace con tutti."Rom. 12:18. Seguire il suo consiglio è il primo passo da fare. Tutti possono pregare per essere più morigerati, più gentili e per far meno la propria volontà. Se però coltiviamo l'idea della pace come stato vero dell'uomo e dell'universo, in questo preciso momento — lo stato spirituale del modo in cui Dio effettivamente crea le cose — scopriremo che è sempre più possibile "vivere in pace con tutti." Proveremo più affetto per gli altri e i nostri occhi si apriranno e vedranno quanti modi ci sono per l'attuazione di una pace duratura sulla terra.

I saggi del libro Come la Pace venne al mondo variano nel loro approccio alla fondazione dell'accordo fra gli uomini. Mostrano che molte persone hanno pensato e stanno attivamente pensando in modo intelligente riguardo a questo soggetto. Questi scrittori hanno ammesso che l'armonia è possibile. La Pace non dev'esserci imposta per mezzo di disastri e sofferenza. Man mano che più persone arrivano a percepire che la pace è possibile — perché è un'idea di Dio e costituisce il Suo mandato per l'uomo di vivere in armonia — la coscienza umana perderà la sua mancanza di speranza e acquisirà maggiore aspettativa di progresso.

L'autorità di un'idea divina ha potere assoluto. Viene da Dio e va quindi realizzata. Intensifichiamo allora la nostra aspettativa di pace e abbiamo fiducia di lavorare per la sua piena manifestazione.

BARBARA-JEAN STINSON

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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