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Fuori la negatività, dentro l’amore!

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 20 luglio 2015

Originariamente pubblicato il 2 luglio 2015 nel blog del Christian Science Sentinel Living Christian Science Today


Non molto tempo fa, leggevo in Miscellaneous Writings 1883–1896 di Mary Baker Eddy, questa affermazione riguardo a Gesù Cristo: “per portare a termine il suo santo scopo, doveva essere ignaro dell'identità umana” (pag. 162), cosa che catturò la mia attenzione, inducendomi a una lunga riflessione.

La Scienza Cristiana insegna che c’è differenza tra un senso personale e materiale del sé e l’uomo reale, fatto a immagine e somiglianza di Dio, Spirito, come leggiamo nel primo capitolo della Genesi nella Bibbia. Nel compiere la missione, conferitagli da Dio, della salvezza universale da peccato, malattia e morte, Gesù ha dimostrato che la vera identità dell’uomo è spirituale e non materiale.

Ignorare la propria identità umana sembra una richiesta enorme! Tuttavia, la nostra Leader, Mary Baker Eddy, ci dice anche che le grandiose richieste spirituali vengono soddisfatte affrontando, una alla volta, le situazioni più semplici: “Dobbiamo cominciare con le più semplici dimostrazioni di controllo e prima cominciamo meglio è” (Scienza e Salute con Chiave delle Scritture, pag. 429:4). Ho recentemente avuto un’esperienza che ho riconosciuto come una semplice dimostrazione che va incontro a questa più vasta esigenza.

Mi stavo recando da un sobborgo periferico verso il centro città per restituire dei modelli che avevo preso in prestito in un negozio e mentre ero al volante mi sentii stressata dalla guida e da tutti gli impegni che dovevo portare a termine. Mi venne questo pensiero: “Che succederebbe se abbandonassi proprio ora il mio falso senso di identità personale e riconoscessi che Dio, il bene, l’Amore, è Tutto e sta sempre esprimendo Se Stesso attraverso di me? Avrei forse paura di perdere qualcosa se lo lasciassi andare?” Provai il profondo desiderio di comprendere meglio e più a fondo che io sono l’immagine dell’Amore, e non ebbi alcuna paura di arrendermi alla verità che l'Amore, Principio divino, è in completo controllo della Sua creazione.

Per prima cosa diventai consapevole di essere libera dallo stress causato dalla distanza che dovevo percorrere, dal tempo che sarebbe stato necessario, da quanto lentamente il traffico si stesse muovendo e da quanto calda fosse la giornata. Provai una sensazione di pace, di “non essere di corsa”, che mi riempì completamente il pensiero.

Poi mi resi conto che i miei pensieri erano liberi da lamentele, giudizio umano e ricerca di colpe, modelli di pensiero che spesso mi tormentavano. Pensieri e sensazioni negativi erano spariti ed erano in me pazienza, cortesia e un senso di amore altruistico. È difficile esprimerlo a parole, ma potrei descrivere quello che sentivo come un senso di bene impersonale che abbraccia tutto e tutti. Mi sentivo benissimo, come in paradiso. Mentre proseguivo nella guida, il comandamento di Gesù “che vi amiate gli uni gli altri” (Giovanni 13:34) continuava a frullarmi in testa, con una consapevolezza del fatto che l’Amore è tutto.

Tornando a casa mi accadde un fatto spiacevole, quando un’auto mi tagliò improvvisamente la strada e dovetti fare un repentino cambio di corsia: c’era spazio a sufficienza per me, ma l’auto dietro mi strombazzò il clacson. Il mio pensiero era così colmo di un senso di Amore che abbraccia tutto e tutti, che non mi irritai per questo, come invece succedeva in passato in simili circostanze, e avevo questa sensazione meravigliosa del fatto che le idee di Dio sono tutte in completa armonia.

Se riupenso a cosa accadde quel giorno, quello stato di beatitudine di pensiero sembrava completamente naturale e gioioso. Lasciar andare un falso senso di identità e sforzarsi di comprendere me stessa come somiglianza di Dio, Principio divino, Amore, fu una meravigliosa esperienza di guarigione. Da allora, ho scoperto che anche in altre situazioni l'amore altruistico ha occupato il posto dei pensieri negativi e delle critiche.

“L’Amore ispira, illumina designa la via e ci conduce in essa. I giusti moventi danno ali al pensiero e libertà alla parola e all’azione” (Scienza e Salute, pag. 454:21). Il desiderio puro di comprendere meglio il nostro vero essere a somiglianza dell’Amore divino, porta libertà alla consapevolezza umana. Nel libro di Isaia, Dio dichiara: “Il popolo che mi sono formato” (43:21). Mentre apriamo il nostro pensiero all’ispirazione di Dio, dell’Amore, recede il falso senso di identità e il vero senso di noi stessi si dimostra nel nostro esprimere attivamente le qualità dell’Amore che abbraccia tutto e tutti.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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