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Preghiera ed antiterrorismo

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 16 dicembre 2015

Originariamente pubblicato sul numero dell’8 dicembre 1986 del Christian Science Sentinel

The Christian Science Monitor


Il mondo intero sta disperatamente cercando un modo efficace di ridurre e porre un termine al terrorismo: anche le soluzioni umane più avanzate si sono dimostrate inefficaci in un modo o nell’altro. Tuttavia esiste una soluzione spirituale che può dimostrarsi veramente efficace: è l’umile e fervente preghiera, e davvero molte persone, inclusi rappresentanti di governo, stanno pregando ogni giorno.

La preghiera che sostiene coloro che sono al governo, li aiuta ad affrontare con saggezza le intricate questioni politiche e personali che sono spesso coinvolte nel terrorismo, quali la salvezza immediata degli ostaggi o cambiamenti nelle politiche a lungo termine. La preghiera che scaturisce da una chiara percezione che Dio solamente governa e che le Sue qualità sono costantemente espresse nell’uomo, aiuta coloro che sono al governo ad esprimere saggezza, pazienza, resistenza, moderazione e coraggio ad un livello sempre più elevato.

La bontà ed il potere di Dio, riconosciuti nella preghiera, fortificano anche le molte vittime del terrorismo e le loro famiglie, conferendo loro dignità, risolutezza e una guida nel mezzo di situazioni molto difficili. La Bibbia promette: “e quando andrete a destra o quando andrete a sinistra, le tue orecchie udranno dietro a te una voce che dirà: 'Questa è la via; camminate per essa!' (Isaia 30:21).

La bontà di Dio è infinitamente più potente della sfrenata ostinazione, dell’odio, dell’avventatezza e dell’estremismo che hanno motivato i terroristi nel corso della storia e possiamo allora guadagnare, passo dopo passo, dominio sul terrorismo tramite il potere divino. Paolo scrisse alla Chiesa cristiana di Roma: “Non esser vinto dal male, ma vinci il male col bene” (Romani 12:21).

Tuttavia il mondo è ben lontano da un effettivo controllo del terrorismo, per non parlare del suo arresto, e di fatto negli anni recenti le azioni terroristiche sono aumentate; è dunque ovvio che l’umanità abbia bisogno di aiuto per respingere la natura animale che così tristemente confonde la gente al punto di far credere che si possa promuovere i propri interessi o risolvere le questioni di ingiustizia attraverso l’arrogante brutalità.

La preghiera che si basa su una più profonda comprensione dell’autentica natura spirituale di Dio e dell’uomo, può fornire l’aiuto necessario. La comprensione spirituale rivela il dolce fatto che Dio è il bene infinito e puro e che Egli crea l’uomo a Sua perfetta somiglianza, esprimendo tutto il bene che Egli stesso è.

In questo vero ed elevato senso di realtà, non esiste alcun male: non vi è né l’uomo disperato, oppresso o confuso né vi è alcuna vittima. Dio è Amore e l’uomo è la stessa immagine dell’Amore. Tutti i figli di Dio, come raggi di luce, brillano dalla stessa fonte senza mai entrare in conflitto tra loro. Mary Baker Eddy scrive: “Le Scritture dichiarano: «l’Eterno è Dio [il bene];  …non ve n’è altri fuori di Lui». Allo stesso modo, l’armonia è universale, e la discordanza è irreale” (Scienza e Salute, pag. 414:26).

Nella misura in cui chiunque intravede spiritualmente queste verità, può anche dimostrarle. Per esempio, una mia amica e sua madre subirono una rapina a mano armata nel parcheggio di un centro commerciale. Di primo acchito entrambe furono assalite dalla paura, ma quando questa mia amica guardò in faccia il rapinatore attraverso la sua comprensione spirituale, ne intravide la natura spirituale quale uomo perfetto ed innocente creato da Dio.  Come risultato, la sua paura svanì ed egli rese loro i soldi e se ne andò senza fare loro alcun male: anche lui deve essersi sentito benedetto.

Quando la gente che ora crede nell’apparente realtà di entrambi bene e male, baserà le proprie preghiere su una più profonda comprensione di Dio come l’unica realtà, allora il crimine diminuirà e così faranno brutalità e frequenza del terrorismo.

L’umanità è in grado di discernere ora le verità spirituali che porteranno pace, proprio come i pensatori scientifici del passato hanno scoperto le leggi che hanno permesso all’uomo di volare. Sono solamente i sensi materiali che ci dicono che il male è reale e che Dio è limitato e quando, in umiltà, desidereremo conoscere Dio come Amore infinito, Lo troveremo e con naturalezza metteremo sempre più  in dubbio il fatto che i sensi materiali possano rivelare la verità ultima. Lontano dall’ingenuità, questo è realismo nel suo senso più autentico: è una visione che può costantemente far diminuire le sofferenze e le limitazioni dell’umanità, incluso il flagello insensato del terrorismo.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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