Skip to main content Skip to search Skip to header Skip to footer

Se non è onesto, non continuare

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 5 giugno 2015

Originariamente pubblicato sul numero del 2 luglio 1984 del Christian Science Sentinel


Molti ritengono che per avere successo negli affari sia necessario utilizzare pratiche senza scrupoli, ora imbrogliando un po’, ora tagliando fuori qualcuno. Se pensiamo che il problema sia nuovo, scopriremo che il lamento di Giobbe suggerisce invece che si tratti una faccenda antica: “Gli empi spostano i termini, rapiscono greggi e li menano a pascere; portano via l'asino dell'orfano, prendono in pegno il bove della vedova (Giobbe 24:2-3).

La tentazione di seguire tali pratiche come questione di sopravvivenza negli affari può essere forte. Ma non può costringere chi è onesto ed ama il suo prossimo come se stesso a credere che il vero successo si ottenga in questo modo. Egli accetta inequivocabilmente la verità esplicitata nell’avvertimento di Mary Baker Eddy in Scienza e Salute: “Sia ben chiaro che il successo nell’errore significa sconfitta nella Verità”  (pag. 239).

Talvolta pratiche discutibili o disoneste cominciano presto nella vita di una persona—prima che abbia sviluppato un forte senso di integrità. Ci sono anche persone che normalmente sono oneste, ma che si lasciano coinvolgere in pratiche non propriamente trasparenti e alla luce del sole. Possono addirittura essere inconsapevoli della presenza di trattative sotto banco. Ma se sono studiose della Scienza Cristiana, lo studio quotidiano della Lezione-sermone tratta dalla Bibbia e da Scienza e Salute, la preghiera e lo sforzo di vivere in accordo con i Dieci Comandamenti e con il Sermone sul Monte porteranno certamente l’illecito allo scoperto.

Anche quando l’illecito è emerso o il senso morale di qualcuno si è sviluppato fino al punto di aborrire tali atti, l’argomentazione potrebbe essere che la pratica è andata avanti per così tanto tempo che molti, alcuni dei quali innocenti, potrebbero rimanere danneggiati dallo scoperchiamento dei fatti o dall’interruzione della loro pratica. La minaccia di rotture irreparabili si somma al dilemma. La possibilità di un esito minore di una catastrofe epocale potrebbe apparire remota.

Che la partecipazione ad affari equivoci sia stata inconsapevole o meno, il desiderio sincero di correggere ciò che è sbagliato e la volontà di sostenere tale desiderio con la preghiera e con uno sforzo costante possono apportare i cambiamenti necessari. Ma bisogna essere onesti con se stessi. È necessario essere disposti a considerare la situazione e se stessi con lealtà per identificare i possibili errori commessi—che siano stati fatti per trascuratezza, ignoranza, codardia, avidità o altro.

Talvolta le correzioni possono essere fatte sommessamente. Ma se questo non fosse il caso, Dio darà a coloro che sono coinvolti il coraggio di affrontare tutto quello che accadrà. Raggiungere la saggezza ed il coraggio per essere onesti è molto più prezioso che non un guadagno materiale o il prestigio umano.

La cosa importante è abbattere il materialismo e acquisire spiritualità. Indipendentemente da quanto il mondo dia valore ad averi e posizione, se vengono acquisiti illecitamente, non portano benedizioni. Cristo Gesù formulò una domanda che dobbiamo porci: “E che gioverà egli a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l'anima sua? O che darà l'uomo in cambio dell'anima sua?” (Matteo 16:26). Egli ricordò ai suoi ascoltatori che i tesori materiali possono essere rovinati dalle tarme e dalla ruggine o essere portati via dai ladri (vedi Matteo 6:19-20).

Può sembrare che questi tesori abbiano un certo valore temporaneo—cosa che può anche essere vera in termini di potere e prestigio personale. Ma se il loro prezzo è la nostra integrità o compassione, è meglio non comperarli. Di un solido e duraturo valore sono invece la forza di carattere, l’onestà, la purezza, l’affetto fraterno, la consacrazione e gli alti ideali. Scienza e Salute riassume la posizione corretta in queste parole: “Nella Scienza Cristiana, si comprende che la sostanza è Spirito, mentre gli avversari della Scienza Cristiana credono che la sostanza sia materia. Credono che la materia sia qualcosa e quasi la sola cosa, e che le cose che appartengono allo Spirito siano quasi niente, o molto lontane dall’esperienza quotidiana. La Scienza Cristiana ha un punto di vista diametralmente opposto” (pag. 349). Se ci sforziamo di seguire questo punto di vista cristianamente scientifico, impediremo sempre più alla mondanità di venire per prima. Dio avrà sempre di più la priorità nella nostra vita.

Realizzeremo che poiché Dio è Verità, la vera identità dell’uomo è pura, incapace di inganno o corruzione. Possiamo attenerci a questo fatto esplicitato in Scienza e Salute: “Un’idea spirituale non ha un solo elemento di errore, e questa verità elimina in modo giusto tutto ciò che è nocivo” (pag. 463).

Poiché il vero essere dell’uomo è il riflesso dell’Amore divino, egli non può essere avido o egocentrico.  La vera individualità spirituale dell’uomo—la nostra—può solo essere amorevole, buona e giusta.

Quando consideriamo che Dio è l’unica Mente, riconosceremo che tutte le parti coinvolte in una qualsiasi transazione, esprimono questa Mente. Dio conferisce ad ognuno l’intelligenza per percepire la direzione da prendere verso una soluzione. Indipendentemente da quanto il problema sia ingarbugliato, se la verità di Dio e dell’uomo viene trattenuta con onestà, persistenza ed umiltà, la risposta arriverà.

L’umiltà è un fattore chiave. Gesù disse dei mansueti che “…essi erederanno la terra” (Matteo 5:5). Essere più occupati a rappresentare e compiere il bene che ad ascoltare quello la gente pensa di noi, è una prova di carattere.

L’ammonimento di Paolo merita la nostra più sincera considerazione: “A quelli che son ricchi in questo mondo ordina che non siano d'animo altero, che non ripongano la loro speranza nell'incertezza delle ricchezze, ma in Dio, il quale ci somministra copiosamente ogni cosa perché ne godiamo” (1 Timoteo 6:17). Solo ciò che Dio conferisce può portare vera pace e felicità. Ed il Suo dare è sovrabbondante ed eterno.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

Scopri di più su l’Araldo e sulla sua missione.