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SICUREZZA IN UNA SOCIETA’ APERTA

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 22 novembre 2015

Originariamente pubblicato sul numero del 5 aprile 2010 del Christian Science Sentinel


Il DIBATTITO SULL’EFFICACIA DELLA SICUREZZA contro il terrorismo si intensifica in modo particolare subito dopo un attentato o un tentato attacco terroristico. Tuttavia, una sicurezza efficace è una necessità costante. Allora mi pongo spesso le domanda: “Qual è la mia responsabilità di cittadina nella lotta al terrorismo?”

Un articolo pubblicato su The Christian Science Monitor sulla sicurezza negli aeroporti, uscito dopo un attentato terroristico su un aereo sventato dai passeggeri lo scorso dicembre, ha attirato la mia attenzione. Si leggeva: “Molti analisti affermano che la natura adattabile e creativa del terrorismo moderno fa sì che la vigilanza dei passeggeri – che dovrebbe essere l’ultima linea di difesa – si dimostri uno dei metodi più efficaci per fermare nuovi attacchi” (Titolo dell’articolo del 29 dicembre 2009: “L’ultima linea di difesa contro il terrorismo sugli aerei: i passeggeri”). Continuo a pensare che debba esistere anche un tipo di vigilanza che ogni cittadino, a ogni livello di responsabilità, possa attivare ogni giorno affinché gli attacchi siano sventati ben prima della loro attuazione invece che all'ultimo momento.

Non c’è dubbio alcuno sul fatto che le minacce, l’imprevedibilità e il pericolo di morte imposti dal terrorismo richiedano che vengano implementate le migliori misure di sicurezza possibili e che ne venga migliorata l’efficacia per assicurare la sicurezza pubblica. Di certo, stato di allerta e vigilanza sono necessari da parte di tutti, che si sia in qualche modo direttamente responsabili per la sicurezza pubblica o indirettamente coinvolti in quanto cittadini comuni.

Uno degli elementi che fa sembrare il terrorismo così difficile da combattere, è che non si conosce quale sarà il prossimo obiettivo: aerei, passaggi di confine, treni o chissà quale altro luogo pubblico. Bisogna prendere in considerazione e proteggere tutti i possibili obiettivi. Ma ciò che ho pensato nel corso delle mie preghiere è che il vero obiettivo del terrorismo è il pensiero spiritualmente illuminato, e comprendere questo fatto è fondamentale per rendere veramente efficaci le azioni di sicurezza. Mi spiego.

ESSERE SPIRITUALMENTE VIGILI CI METTE IN GRADO DI INDIVIDUARE L’ERRORE E DI NEUTRALIZZARLO.

L’illuminazione spirituale, che da Dio arriva alla consapevolezza umana, rivela la grandezza di ogni essere umano in quanto immagine e somiglianza spirituale di Dio. Questa luce spirituale apre il pensiero di uomini e donne alla propria intelligenza e capacità, data da Dio, di riconoscere e sconfiggere gli elementi materiali limitati e distruttivi del pensiero umano, e di lavorare per il bene comune di tutti. In questo modo l’umanità viene spinta a lavorare per una società sempre più libera e aperta, una società globale in cui i diritti dati da Dio a tutti i popoli vengono rispettati e onorati.

Qui non vi è posto per ingenuità o compiacenza. Gli elementi limitati, territoriali e distruttivi della mente carnale, o mortale, stanno lottando potentemente per il proprio supposto diritto di influenzare e dominare il pensiero umano. Gesù Cristo ne era profondamente consapevole quando disse: "Or voi udirete parlar di guerre e di rumori di guerre: guardate di non turbarvi, perché bisogna che questo avvenga… Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato” (Matteo24:6, 13). La Verità spirituale, ovvero Dio, è la luce che distrugge questa oscurità mentale e libera i popoli e la società. Per raggiungere tale risultato sono necessarie le preghiere e la vigilanza spirituale delle singole persone di tutto il mondo.

Coloro che studiano la Scienza Cristiana – la Scienza e la pratica delle leggi liberatrici di Dio – giocano un ruolo particolarmente importante nella lotta alle tendenze criminali e terroristiche del pensiero mortale. Mary Baker Eddy fece la seguente osservazione in Scienza e Salute con Chiave delle Scritture: “L’errore mortale sparirà in una chimicalizzazione morale. Questa fermentazione mentale è cominciata, e continuerà finché tutti gli errori di credenza cederanno alla comprensione… Durante questo conflitto finale, le menti perverse si sforzeranno di trovare modi per compiere ancora più male; ma coloro che comprendono la Scienza Cristiana metteranno un freno al crimine. Aiuteranno a espellere l’errore. Manterranno la legge e l’ordine, e aspetteranno con gioia la certezza della perfezione ultima” (pag. 96:23-26, 35).Il crimine qui include anche il terrorismo.

Lo scopo del terrorismo è di spaventare la mente umana per allontanarla dall’illuminazione spirituale che sta portando la società a una maggiore apertura e libertà individuale. Esso sostiene la capacità di nascondersi per poi compiere attentati devastanti per le vite umane, senza venire scoperto. Ma nella luce spirituale non vi è alcun posto in cui la mentalità terrorista possa nascondersi. Chi è mentalmente irremovibile, nella luce della verità di Dio, non si ritira in preda al terrore ma rimane calmo, lucido e all’erta nella consapevolezza del fatto che, essere spiritualmente vigili, ci mette in grado di individuare l’errore e di neutralizzarlo, tramite la preghiera e attraverso misure di sicurezza intelligenti.

L’impegno dei cittadini del mondo spiritualmente illuminati e vigili (indipendentemente dalla loro posizione sociale) sta avvicinando ogni giorno il mondo ad apertura e sicurezza universali. Tutti quelli che si assumono tale responsabilità accrescono lo slancio di questo movimento che, come l’alba, non può essere fermato.


La redattrice Barbara Vining è practitioner e insegnante della Scienza Cristiana e vive a Perrvsburg, Ohio, USA.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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