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Lo Spirito del Ringraziamento

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 22 novembre 2016

Originariamente pubblicato sul numero del 17 novembre 1962 del Christian Science Sentinel


"Il vero spirito del Ringraziamento sgorga dall'Amore, che è la base di tutti i giusti pensieri "

La prima cena del Ringraziamento della colonia di Plymouth, fu un'espressione di lode e gratitudine a Dio per un buon raccolto. Il ricco banchetto fu offerto a testimonianza delle amorevoli e abbondanti provviste avute grazie al Padre celeste.

Fu proprio la grande fede in Dio dei Pellegrini a dar loro la forza di resistere con tenacia ai rigori e alle privazioni del loro primo anno nella natura selvaggia, ispirando in loro quel profondo senso di gratitudine che trovò espressione nella celebrazione del primo Ringraziamento. Essendo costume perpetuare ciò che è davvero buono nella storia umana, l'annuale osservanza dello spirito del ringraziamento è venuta a far parte della tradizione americana.

Cristo Gesù espresse al meglio il vero spirito del ringraziamento. La consapevolezza di essere governato da Dio in ogni azione e pensiero, rese il Maestro vivamente conscio e profondamente grato della divina figliolanza. Egli pregò: "Padre, l'ora è venuta: glorifica il tuo Figlio, affinché anche il tuo Figlio glorifichi te." (Giov. 17:1 Nuova Diodati). Gesù insegnò ai suoi seguaci questa glorificazione divina, grazie alla quale  ebbero dominio sul peccato, sulla malattia e sulla morte. La Scienza Cristiana dimostra che questa gloria del Cristo, anche se riflessa in modo limitato, dà come risultato salute e un aspetto migliori, relazioni col prossimo più amorevoli e armoniose e  un rafforzamento del potere e della percezione spirituali.

Per la Scienza Cristiana, il ringraziamento è un'osservanza quotidiana. Le nostre preghiere sono affermazioni costanti della bontà di Dio, che ringraziamo prima ancora che le nostre preghiere siano esaudite, così come durante e dopo di esse. Nella Scienza, questo ringraziamento quotidiano è ispirato dal nascente apprendimento della natura e del carattere di Dio come Mente divina, e della relazione dell'uomo con Dio quale idea o riflesso, che rivela la gioiosa esistenza spirituale. Grazie a questa comprensione, tutte le necessità umane sono soddisfatte.

La Bibbia è ricca di sonanti lodi a Dio e alla Sua bontà. Paolo evidenziò la sua gratitudine per la sua guarigione e conversione, uniche nel loro genere, consacrando da quel momento la vita all'insegnamento spirituale e alle guarigioni. La sua consapevolezza era stata illuminata dalla gloria divina che aveva ristabilito spiritualmente e umanamente la sua visione, permettendogli di emulare il Maestro nella predicazione della Cristianità e guarendo i malati. In un messaggio ai Corinzi, Paolo scrisse: "Glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, i quali appartengono a Dio" (I Cor. 6:20 Nuova Diodati).

Mary Baker Eddy cita Paolo in un Articolo del Manuale della Chiesa Madre e aggiunge: "La testimonianza relativa alla guarigione dei malati è infinitamente importante. Più di una semplice narrazione di benedizioni, essa sale alla sommità della lode ed illustra la dimostrazione del Cristo, «che sana tutte le tue infermità» (Salmo 103:3)" (Art. VIII, Sez. 24)

Sforzandoci di seguire l'esortazione di Paolo—"Glorificate dunque Dio nel vostro corpo"—battagliamo con le vecchie abitudini, soddisfazioni, indulgenze e piaceri che vanno in direzione contraria agli insegnamenti di Cristo Gesù e della Scienza Cristiana. Tali errori assorbono il nostro pensiero e lo focalizzano sul corpo, aprendo così la porta alle ipnotiche illusioni del peccato e della malattia. Diamo dunque il benvenuto all'opportunità concessaci da ogni vittoria sull'errore, di condividere la nostra dimostrazione della guarigione Cristiana in chiesa, nelle riunioni di testimonianze del mercoledì e alla speciale funzione del Giorno del Ringraziamento. La gratitudine per le guarigioni nella Scienza Cristiana e il desiderio di condividerle, vanno di pari passo.

Lo spirito del ringraziamento è soprattutto gioioso; la gioiosità donata da Dio restituisce spontaneamente riconoscenza a Dio. La domanda del Salmista, "Perché ti abbatti, anima mia?" (Salmi 42:5), riceve come risposta nella Scienza, la spiegazione che la vera felicità non è mai stata esperita da una cosiddetta anima mortale, ma appartiene esclusivamente all'unica Anima infinita, Dio, e ai Suoi sensi spirituali, che l'uomo reale possiede di riflesso. È quindi impossibile per un'anima mortale, o senso finito, che venera i propri idoli peccaminosi—come ricchezza, potere e piaceri sensuali—essere grata per la Vita, la Verità e l'Amore, senza averli mai intravisti. La Scienza Cristiana insegna che il senso dell'Anima prende il posto del senso mortale proporzionatamente alla devozione morale e spirituale. Si giunge a uno stato più elevato con la disciplina, l'obbedienza al "Sermone sul Monte" e la fedeltà alle regole della Scienza Cristiana.

Siamo davvero riconoscenti per le benedizioni ricevute? Allora, più che a parole, la nostra gratitudine troverà espressione vivendo in modo irreprensibile, amando tutti incondizionatamente e sforzandoci instancabile di portare beneficio al genere umano, sia a livello individuale sia collettivo. Il vero spirito del ringraziamento sgorga dall'Amore, che è la base di tutti i giusti pensieri e azioni.

La conoscenza di questo fatto divino ispira coraggio, fiducia e sicurezza. L'Amore divino è positivo e richiede atti di bontà, come il perdonare gli sbagli e l'amare coloro che ci ostacolano; pazienza, anziché esasperazione nelle situazioni impegnative e frustranti; rigorosa onestà, quando attratti da profitti ottenuti in modo ingannevole. Richiede anche che ci si astenga dal criticare in modo sconsiderato o ingiusto e che si faccia distinzione, quando si condanna il peccato, fra l'offesa e chi l'arreca giacché l'individuo, nella Scienza Cristiana, è sempre l'uomo perfetto della creazione di Dio.

In replica a un sondaggio del Boston Globe, riguardante "quello che l'ultimo Giorno del Ringraziamento del diciannovesimo secolo dovrebbe significare per tutto il genere umano", Mary Baker Eddy iniziò la sua risposta affermando: "L'ultimo Giorno del Ringraziamento di questo secolo nel New England significa, per la mente degli uomini, una migliore comprensione della Bibbia e una maggiore messa in pratica della Verità e dell'Amore; il Primo Comandamento del Decalogo diventa più imperativo e l'Ama il tuo prossimo come te stesso più verosimile e piacevole" (The First Church of Christ, Scientist, and Miscellany, pagg. 264, 265).

Le parole della nostra Leader non sono applicabili oggi come lo erano allora?

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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