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Treni in movimento - una lezione sull'illusione

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 31 maggio 2016

Originariamente pubblicato sul numero di febbraio 2015 de The Christian Science Journal


Ero in treno, in Italia, tratta Roma – Firenze, quando dopo aver dato un'occhiata al biglietto, mi resi improvvisamente conto di essere sul treno sbagliato. Mi trovavo infatti su un espresso, mentre il mio biglietto era per un locale che prevedeva diverse fermate lungo il tragitto. Mentre cercavo di capire se vi fossero altri treni per Firenze guardando dal finestrino, il mio treno cominciò a muoversi. Balzai in piedi per prendere i bagagli ma mi accorsi, guardando attraverso il finestrino opposto, che il treno non s'era mosso di un centimetro! Compresi allora che il senso di movimento che avevo percepito poco prima, altro non era che un treno che stava partendo dall'altra parte della banchina.

Pochi minuti dopo, mentre ero seduta sul treno giusto e sentendomi un po' sciocca per l'accaduto, cominciai a considerare questa semplice illusione ottica alla luce delle rivelazioni della Scienza Cristiana, a proposito della natura illusoria della discordanza fisica. Le illusioni sono false rappresentazioni che si presentano al pensiero; sono inganni e immagini non veritiere. Pensare alle malattie come pure illusioni può sembrare un bel salto, ma non se pensiamo ad altre circostanze della vita, dove è palese che ciò che crediamo di vedere o di sentire non è per niente vero.

Per esempio, quando ci svegliamo da un incubo piuttosto vivido, siamo sollevati di scoprire che ciò che pensavamo ci stesse succedendo in realtà non è affatto accaduto; oppure, non abbiamo paura di salire sul treno solo perché ci sembra che i binari si uniscano all'orizzonte, e sappiamo bene che non è il sole a sorgere all'alba, bensì la terra che gira.

Gli insegnamenti di Cristo Gesù e le sue guarigioni indicano l'importanza dello stare sempre all'erta contro le false apparenze. Secondo l'interpretazione di J.B. Phillips, Gesù disse: “Non giudicate secondo l'apparenza delle cose, ma secondo la realtà!” (Giovanni 7:24). Mary Baker Eddy, una devota sostenitrice del metodo di guarigione di Gesù, fa questa rivoluzionaria affermazione in Scienza e Salute con Chiave delle Scritture: “La malattia è un'immagine esternata del pensiero. Lo stato mentale viene definito stato materiale” (pag. 411).

Ritornando al treno, quello che vidi appariva così vero da farmi realmente percepire un senso di movimento che, di fatto, non era per niente reale. E non solo quello, infatti mentre mi affrettavo a scendere dal treno, fui inondata da pensieri sulle conseguenze di cosa sarebbe potuto succedere dopo. Ce l'avrei fatta a raggiungere in tempo lo sportello della carrozza? Il treno aveva forse preso una velocità tale da farmi cadere o ferire mentre cercavo di scendere? Le mie valigie si sarebbero danneggiate, lanciandole fuori dal treno in accelerazione?

Un po' ridicolo, eppure queste domande mi sfrecciarono per la testa in meno di un minuto. Non avevo però bisogno di dar loro una risposta. Dovevo soltanto risvegliarmi dall'illusione e comprendere che il movimento del treno non era reale.

Ora, che succederebbe se riuscissimo a dimostrare che la malattia è un'illusione tanto quanto quel treno "in movimento"? Quando affrontiamo delle discordanze, possiamo allontanarci dalle false immagini e rivolgerci a Dio, Mente divina, la consapevolezza divina onnipresente. Possiamo imparare a riconoscere il fatto pratico e spirituale della nostra immunità permanente da male e sofferenza. Ma come? Sfidando quello che pensiamo e sentiamo in quei momenti. Possiamo evitare di farci abbindolare dalle false apparenze e affidarci invece alle verità rivelatrici della Scienza del Cristo, che c'insegnano quanto le discordanze di qualsiasi genere siano solo credenze, illusioni e false immagini poste innanzi al nostro pensiero. Di certo, queste falsità sembrano piuttosto reali, ma proprio come l'illusione del treno che si muoveva non ha potuto cambiare alcunché del treno su cui mi trovavo, così l'illusione della malattia non può mai modificare il reale stato spirituale del perfetto figliuolo di Dio, creato a Sua immagine per riflettere la Sua perfezione e integrità.

Scienza e Salute fornisce una guida potente su cosa fare quando ci si trova tentati a credere che la malattia sia reale. Prendiamo, per esempio, questo consiglio dell’autrice: “Quando l'illusione della malattia o del peccato vi tenta, tenetevi costantemente stretti a Dio e alla Sua idea” (pag. 495). 

Una mattina, mi svegliai con una forte irritazione cutanea in viso. Avevo le guance e gli occhi gonfi e il mio aspetto era spaventoso. La faccia era infiammata e mi chiedevo se avrei potuto, come da programma per il weekend, andare a trovare degli amici nello Stato vicino.

Avevo da tempo memorizzato il precedente passaggio di Scienza e Salute, quindi iniziai a pregare, ripetendomi mentalmente le parole e prendendomi delle pause per ascoltare e ponderare con calma le idee che mi venivano in mente. “Quando l'illusione della malattia o del peccato vi tenta ….”, non male come punto di partenza! A prescindere da quanto reali apparissero questi sintomi, affermai che erano solo un'illusione, una tentazione. Questo problema non era una patologia del corpo, ma una suggestione, un'immagine falsata che voleva indurmi a credere nella sua realtà. Mi tenni allora “costantemente stretta a Dio e alla Sua idea” e cominciai a riflettere a proposito di quello che la Scienza Cristiana insegna sulla natura di Dio per la guarigione e la salvezza. Ragionai che poiché Dio, Amore divino, ama la Sua creazione, ne consegue che Dio mi ama e si prende cura di ogni dettaglio della mia vita.

Proclamai che Dio riempie il mio pensiero con la convinzione della Sua presenza, e che questa Mente divina mi porta sempre a pensare in modo corretto. Di conseguenza, non potevo attaccarmi a un pensiero di malattia, né tale pensiero poteva attaccarsi a me. Nella mia espressione dell'essere di Dio, era inclusa una perfetta libertà dal dolore, dalle infiammazioni e dalle irritazioni.

Mi sentii attratta dallo specchio, per verificare se vi era un miglioramento. Pessima idea. Nulla era cambiato, e la paura irruppe nuovamente nel mio pensiero. Allora proseguii con la frase successiva di quel passaggio: “Non permettete che nel vostro pensiero dimori altro che la Sua somiglianza.” Sì, lo potevo fare. Sapevo che la somiglianza di Dio esprime la bellezza e il controllo dell'Anima, la sostanza dello Spirito. Come immagine di Dio, riflettevo l'armonioso governo del Principio divino, perciò non potevo essere indotta a pensare che una qualsiasi patologia materiale potesse agire come una legge che determina malessere o sofferenza. Niente poteva invalidare la legge di Dio. Sentii la Verità divina che agiva con infinito potere, dissipando la paura che non sarei stata “normale” quando avrei visto i miei amici.

Gustandomi il resto di quel passaggio, pregai per tutto il viaggio: “Né la paura né il dubbio adombrino” il mio senso luminoso che la vita è armoniosa. Ne dedussi che la manifestazione del bene, armoniosa e sempre attiva di Dio, era la mia vita e l'unica cosa che stesse accadendo. Mentre pregavo, questi fatti divini e inconfutabili divennero per me più reali e più pratici. Sentivo che stavo cedendo al potere di Dio di assumere il controllo del mio pensiero.

Mentre guidavo, notai di sfuggita la mia faccia nello specchietto retrovisore, e fui grata di scoprire che appariva più normale. Sapevo però che dovevo stare in guardia, per non farmi impressionare dal cambiamento fisico. Dare alle illusioni della materia il potere di cambiare qualcosa, sarebbe equivalente a pensare di dover fermare un treno in corsa che di fatto non esiste.

Il mio miglioramento fu una chiara testimonianza del potere guaritore dimostrato da Gesù, come spiegato in Scienza e Salute: “Il Cristo, Verità, fu dimostrato tramite Gesù per dar prova del potere dello Spirito sulla carne — per dimostrare che la Verità si manifesta nei suoi effetti sulla mente umana e sul corpo umano, guarendo la malattia e distruggendo il peccato” (pag.  316). La Verità divina venne incontro alle mie necessità umane in modo specifico. Lo Spirito divenne per me più reale e il quadro illusorio svanì. Arrivata a destinazione, vidi che il mio viso aveva riacquistato il suo aspetto normale. Finito il weekend, ero completamente guarita e tutti i sintomi erano scomparsi.

Sapere che la cura amorevole di Dio è presente, proprio nel bel mezzo delle discordanze illusorie, richiede coraggio e convinzione. Tenersi stretti alla realtà della verità dell'essere e conoscere il suo potere che ci difende dall'inganno dell'illusione, è il modo più efficace di provare scientificamente l'irrealtà della malattia. E credetemi, difficilmente salgo in treno senza ricordare questa lezione.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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