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Unisciti alla marcia della Mente

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 29 gennaio 2016

Originariamente pubblicato sul numero del 1 ottobre 2012 del Christian Science Sentinel


Basta una rapida scorsa agli eventi che si succedono nel mondo per mostrare la necessità disperata di un’intelligenza in grado di guidare l’umanità verso soluzioni solide. La sofferenza della popolazione, in quella che può essere sostanzialmente definita una guerra civile in Siria, è l’esempio di un problema per cui le soluzioni facili non bastano. Un altro esempio sono le necessità di nazioni come Turchia e Libano, meta di migliaia di rifugiati. Ci sono zone dell’Africa in cui la fame viene esasperata dall’aumento dei prezzi del cibo, causati dalla siccità e dalle speculazioni degli investitori. In Occidente, problemi di tipo economico procurano a Stati Uniti ed Eurozona la loro buona dose di pericoli ed enigmi inspiegabili.

Focalizzarsi su misure e mezzi materiali nel tentativo di risolvere questi problemi non ha funzionato e non funzionerà. È necessario un percorso più elevato – e ne esiste uno. Messo alla prova nel corso dei secoli, è un percorso che mette da parte le condizioni materiali per vedere la creazione di Dio come spirituale, indivisa, perfetta e in equilibrio. Il salmista descrive la guida di Dio lungo questo percorso come quella di un pastore che conduce oltre i pericoli, persino oltre “la valle dell’ombra della morte” (Salmo 23:4). Questo percorso è illuminato dalla vita e dall’esempio di Gesù Cristo.

Agli occhi di Gesù, Dio non era un concetto astratto o un parente distante, ma era (ed è) un potere presente, l’intelligenza divina irresistibile. Grazie all’opera di Gesù le persone guarivano, erano rigenerate, confortate e persino resuscitate. I suoi insegnamenti e le sue azioni presentano soluzioni, per i problemi di salute, mancanza di fondi da parte dei governi e per i problemi nella vita quotidiana delle famiglie.

In più di un’occasione Gesù prese a modello il mondo della natura, come uccelli e fiori per esempio, sottolineando la cura che Dio aveva per loro e l’intelligenza che esprimevano. Diceva che se Dio poteva prendersi cura con tenerezza di questi più semplici esseri della sua creazione, poteva certamente riversare sull’umanità le ricchezze della Sua bontà e misericordia.

La vita e le opere di Mary Baker Eddy confermano gli insegnamenti di Gesù. La sua scoperta della Scienza Cristiana ha messo in luce il potere guaritore celato dietro agli insegnamenti di Gesù e lo ha reso accessibile alla nostra epoca. Essa scrive: “Il mondo crollerebbe senza la Mente, senza l’intelligenza che tiene i venti in pugno” (Scienza e Salute con Chiave delle Scritture, pag. 209). Questa intelligenza tiene in pugno anche le nazioni, e più ci allontaniamo dalle opinioni umane per rivolgerci alla Mente divina, più siamo certi di trovare quelle soluzioni ispirate e quel coraggio morale di cui il mondo ha urgente necessità.

La grandezza e la complessità dei problemi potrebbe suggerire che persino la Mente divina non conosca le risposte, o che se le conoscesse, noi non vi avremmo accesso. Questi suggerimenti sono delle menzogne. Sono falsi perché negano la vera struttura dell’universo, che è edificata sull’intelligenza della Mente. Ciò è evidente nelle piccole cose della vita, dove persino le più minuscole creature sanno cosa fare per portare a compimento il proprio scopo. 

L’intelletto umano, la tradizione ed altri fattori basati su un senso materiale delle cose avrebbero da argomentare contro la supremazia della Mente. Potrebbero invitare alla cautela o, in alternativa, all’irresponsabilità. Potrebbero cercare di riempire il pensiero di confusione, incertezza, paura. Tuttavia Gesù ha già dimostrato che nessuno di questi fattori può reggere davanti al potere di Dio.

Scienza e Salute lo sottolinea quando dichiara: “Né la filosofia né lo scetticismo possono impedire la marcia della Scienza che rivela la supremazia della Mente” (pag. 209). I Cristiani che amano gli altri uomini e donne, che pregano per la pace e la prosperità nel mondo, partecipano a questa marcia verso la Verità, verso una rappresentazione più piena dell’amore che l’Amor divino nutre per ognuno.

Coloro che studiano la Scienza Cristiana ricoprono un ruolo speciale in questa marcia: resistere alla disperazione e al senso di impotenza, per insistere sul fatto che l’intelligenza divina ha le risposte e prevarrà, e per gioire dell’evidenza del bene in qualunque momento e ovunque lo si trovi. Questi passi cruciali rincuoreranno gli altri marciatori che cercano di benedire il mondo, e porteranno l’ispirazione genuina necessaria per risolvere i problemi che l’umanità si trova ad affrontare.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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