Skip to main content Skip to search Skip to header Skip to footer

Pace e ispirazione alle Olimpiadi

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 23 luglio 2012

Tradotto da The Christian Science Monitor, 23 luglio 2012


Dal nuoto sincronizzato al sollevamento pesi, dalla ginnastica all’atletica leggera, in molti pregustano gli eventi delle Olimpiadi 2012 come occasione per portare esempi di quanto di meglio uomini e donne possano realizzare quando lavorano per un obiettivo preciso. Altri mantengono invece una visione più scettica, preoccupati per timore di imbrogli e slealtà in svariate forme, di minacce terroristiche e di costi elevatissimi.

Non vedo l'ora di sostenere la pace e l'armonia dei Giochi di quest'estate a Londra, città ricca di storia, utilizzando un approccio in preghiera che ho imparato tramite la Scienza Cristiana.
Mary Baker Eddy, autrice del libro di testo della Scienza Cristiana, riteneva che ogni persona avesse diritto di vivere appieno il proprio potenziale, cosa che gli atleti olimpici cercano di fare. Nel suo libro di testo “Scienza e Salute con Chiave delle Scritture” dichiara: “Dio esprime nell’uomo l’idea infinita che continua a svilupparsi per sempre, estendendosi ed elevandosi sempre più in alto da una base illimitata” (pag. 258). Mantenere questo punto di vista anche nel caso dello scopo che sta dietro alla competizione atletica – e che ogni persona cerca di esprimere al meglio – permetterà di proteggerci dall’influenza negativa e fuorviante di un’idea sbagliata di competizione.
Ulteriori preoccupazioni riguardano minacce alla sicurezza, possibili manovre politiche e potenziali problemi logistici. Tali preoccupazioni possono essere affrontate con efficacia attraverso la preghiera. L’attenzione, la pianificazione e le spese che gli ospitanti inglesi hanno investito nei giochi estivi in un periodo di recessione indicano che l’ideale olimpico favorisce un amore per il prossimo e uno slancio che include il mondo intero. In Scienza e Salute, Mary Baker Eddy dichiara: “…un giusto movente ha la sua ricompensa” (pag. 453), e allo stesso modo possiamo aspettarci che gli ideali che motivano le Olimpiadi avranno la loro ricompensa in un pacifico successo.
Nel mezzo di ciò che viene definito come il maggior sforzo di sicurezza mai intrapreso in Gran Bretagna, la preghiera che afferma il governo di Dio come sicuro e onnipotente permetterà di dimostrare il fatto spirituale che la sicurezza ispirata da Dio può venire espressa in tutti gli aspetti di questi giochi olimpici. Dio, Mente, è l’intelligenza che porta la conoscenza e l’intuizione necessarie per coordinare la miriade di dettagli di un evento su così vasta scala in modo che possa svolgersi portando benedizione a tutti i partecipanti – atleti, spettatori, pendolari londinesi bloccati e persino agli spettatori televisivi.
E che dire delle tipiche condizioni atmosferiche inglesi? La Bibbia ci assicura che Dio “ha raccolto il vento nel suo pugno” (Prov. 30:4). Lo Spirito onnipotente può portare nei siti olimpici condizioni che permettano uno svolgimento degli eventi ordinato e senza intoppi. Nessun commento cinico su tempo avverso, cambiamenti climatici o sfortuna può offuscare lo svolgimento o impedire eccellenze nei risultati atletici.
L'istituzione delle Paraolimpiadi di Londra 2012 (29 agosto - 9 settembre) come evento correlato è prova di un concetto di inclusione in progresso. Dimostra la comprensione che Dio ama e onora tutti i Suoi figli, fornendo la forza e l’ingegno per superare gli ostacoli e le sfide.
Possano queste Olimpiadi essere occasione per le più elevate qualità degli atleti di risplendere nella bellezza, forza e gioia di un’espressione attiva.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

Scopri di più su l’Araldo e sulla sua missione.