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Dolore e problemi legati all’età guariti

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 31 ottobre 2022

Originariamente pubblicato sul numero di gennaio 2022 de The Christian Science Journal


Alcuni anni fa, mentre stavo per trasferirmi in una casa più piccola, una cara amica mi disse: «Spero che la tua camera da letto sia al piano terra». 

«No, è di sopra. Perché?» le chiesi. Disse: «Le ginocchia! Sai, non stiamo ringiovanendo». Respinsi mentalmente quella suggestione di declino e sofferenza. O almeno pensavo di averlo fatto.

Non avevo dubbi sul fatto che la mia capacità di muovermi fosse diretta e protetta da Dio. Come Caleb e Giosuè nella Bibbia, confidai pienamente nello spirito di questa promessa che Dio fece a Mosè: «Ecco, io mando un Angelo davanti a te, per vegliare su di te lungo la via, e per farti entrare nel luogo che ho preparato» (Esodo 23:20).

Poi venne il giorno del trasloco. Mi trasferii, e quella notte fui davvero felice! Ma la mattina dopo, indovina un po’? Entrambe le ginocchia mi dolevano molto, cosa che non era mai successa prima. All'inizio fui assalita da pensieri di auto-condanna per non aver gestito adeguatamente la credenza nell'invecchiamento. Cominciai a dubitare della saggezza del trasloco, e così via. Ma non per molto. La promessa di Dio contenuta nella Bibbia che ho menzionato prima e quest'altra: «La mia presenza andrà con te» (Esodo 33:14), erano più grandi di qualsiasi timore. 

Proprio in quel momento, mi impegnai a fare ciò che fece Cristo Gesù quando fu severamente «tentato dal diavolo» nel deserto. Capii che ciò che Gesù aveva fatto era: 1) rifiutarsi di prestare orecchio o di partecipare a qualsiasi suggestione del diavolo; e 2) attenersi a ciò che aveva appreso su Dio dalle Scritture. 

Così mi sforzai ogni giorno, pensiero dopo pensiero, di mantenermi dalla parte di Dio e della sua onnipotente bontà. L’annotazione di ogni promessa contenuta nelle Lezioni bibliche settimanali del Libretto Trimestrale della Scienza Cristiana mi aiutò a raggiungere questo obiettivo. Sebbene il dolore persistesse, rifiutai di accettare anche un solo granello di informazioni sulle mie condizioni da parte della materia, attenendomi e fidandomi solo del resoconto spirituale di Dio su di me come dato di fatto.

La Bibbia dichiara: «Tutta splendente è la figlia del re di dentro» (Salmi 45:13). Sapevo che l'armonia era la legge del mio essere. Perseverare non fu facile, ma con ogni pensiero che accoglievo da Dio, miglioravo in questa persistenza.  Non smisi di camminare e sapevo che la libertà completa era un mio diritto divino e sarebbe arrivata.

Presto arrivò la lezione biblica intitolata «Dio», seguita da quella sul «Sacramento». Ogni citazione della lezione su «Dio» mi parlava della Sua fedeltà verso tutti i Suoi figli. Sentii vividamente la tenerezza, l’attenzione e la certezza di Dio. La lezione intitolata «Sacramento» mi parla sempre del nostro impegno verso Dio, e questa volta mi disse: «Noi lo amiamo, perché egli ci ha amati per primo» (I Giovanni 4:19). Compresi che il mio amore per Dio era davvero l'amore di Dio per me riflesso verso di Lui. Tutto quello che so è che il mio amore per Dio non fu mai così forte, dolce e solido come in quel momento. 

Poi venne la domenica della Comunione. Quando il Primo Lettore invitò la congregazione a inginocchiarsi, lo feci immediatamente, per poi risaltar su non appena finito di ripetere il Padre Nostro. Fu solo quando salii in macchina dopo la chiesa che mi resi conto di quanto mi fossi inginocchiata e rialzata senza sforzo, rapidamente e senza alcuna sofferenza. Tutto il dolore era scomparso per non tornare più. Questo episodio si è verificato diversi anni fa, e ogni giorno cammino e salgo le scale liberamente.

Da allora, ho riflettuto a lungo su questa guarigione, pensando a ciò che mi ha dimostrato. Di sicuro ha dimostrato che la debilitazione non è né lecita né necessaria; è una menzogna. Ha dimostrato che l'uomo non è un ammasso di materia, ordinato o disordinato, giovane o anziano. Siamo spirituali e perfetti in quanto immagine preziosa ed eterna di Dio. E continuerò a dimostrarlo anche io. 

Judith Hardy Olson
Westport, Connecticut, USA

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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