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Utilizzare al meglio ogni momento

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 14 marzo 2022

Originariamente pubblicato sul numero del 12 settembre 1959 del Christian Science Sentinel


Ogni problema che riguardi una qualche mancanza o limitazione ha origine ed esistenza da qualche parte nel tempo. Il bene che l’essere umano cerca è spesso stato perso nel passato, non è possibile averlo nel presente o si trova nel lontano futuro. Il Predicatore, tuttavia, dichiarò secoli fa: «Ciò che è, è già stato prima, e ciò che sarà è già stato, e Dio riconduce ciò ch'è passato» (Ecclesiaste 3:15).

Da quando Mary Baker Eddy scoprì la Scienza Cristiana nel 1866, l’eliminazione della credenza nelle limitazioni imposte dal tempo sta gradualmente avvenendo. Essa scrive: «L’eternità, non il tempo, esprime l'idea della Vita, e il tempo non fa parte dell'eternità. L'uno cessa nella proporzione in cui l'altra vien riconosciuta» (Scienza e Salute con Chiave della Scritture, pag. 468).

Grazie allo studio della Bibbia e degli scritti di Mary Baker Eddy, si comprende spiritualmente che la natura di Dio è la Vita eterna, il bene infinito, e tale comprensione ci mette in grado di reclamare tutta quella ricchezza che spetta per diritto di nascita ai figli di Dio, incluse l'abbondanza, una salute perfetta e tutte le altre qualità spirituali che un falso senso del tempo ha oscurato.

Lo studio approfondito della vita di Cristo Gesù rivela che la sua ascesa al di sopra delle false pretese del tempo e dello spazio fu caratterizzata da un utilizzo sempre migliore dei singoli momenti. Motivato dall'Amore divino in tutto ciò che faceva e diceva e da una suprema fiducia nel Padre suo, il Maestro affrontò uno dei suoi momenti più bui con queste parole: «Non la mia volontà, ma la tua sia fatta» (Luca 22:42).

«Il successo nella vita dipende, più che da qualsiasi altra cosa, dallo sforzo persistente e dall’utilizzo di ogni momento nel miglior modo possibile», così dichiara Mary Baker Eddy in Miscellaneous Writings a pag. 230. I momenti non sono importanti semplicemente perché scandiscono il passare del tempo, ma perché comportano lo scorrere dei pensieri nella nostra consapevolezza.

Dobbiamo decidere come trattare ogni nostro pensiero, perché quelli che accogliamo nella nostra consapevolezza si manifestano poi nella nostra esperienza, proprio come avviene con una pellicola che, introdotta nel proiettore, produce le immagini che vediamo poi scorrere sullo schermo.

Se intratteniamo i pensieri erronei riguardanti i fallimenti del passato—riesaminandoli come se fossero sostanziali e reali—potremmo ritrovarci a ripetere i medesimi errori. Non è possibile sentire il dolce sussurro di Dio, Mente divina, mentre si dà retta al chiacchiericcio della mente mortale.

La dimenticanza di gratitudine per essere stati guidati da Dio in passato, potrebbe offuscare le opportunità di oggi, che fluiscono incessantemente dall'Amore infinito. Approfondire la comprensione che solo il bene è reale aprirà le porte del cielo, amplificherà la capacità spirituale di operare il bene e preparerà il cuore a riceverne di più.

Dopo essermi allontanato dalla Scienza Cristiana, ad un certo punto mi resi conto che spesso trascorrevo i miei momenti in preda alla paura, alla delusione e al senso di penuria. Mi trovavo in una città a me estranea, con un impiego che mi rendeva infelice e con uno stipendio che copriva a malapena le spese essenziali per la famiglia.

Non studiavo le Lezioni-Sermone del Libretto Trimestrale della Scienza Cristiana e da un po’ non frequentavo la chiesa con regolarità. Avevo accettato la falsa credenza che fumare e bere in compagnia potessero darmi gioia e svago insieme ai miei colleghi di lavoro.

Finalmente, come il figliuol prodigo del Vangelo di Luca che si era convinto di quanto fosse infruttuoso cercare la vita e la felicità nella materia, mi misi alla ricerca di un senso più elevato del sé. Sentii un forte desiderio di ricordare e di rivendicare alcune verità che mi erano state insegnate alla Scuola Domenicale della Scienza Cristiana quand'ero ragazzo.

Proprio in quell'istante, mi resi conto che era mercoledì sera e che presto sarebbe incominciata la riunione di testimonianze nella Chiesa del Cristo, Scientista che si trovava a circa due miglia di distanza. Decisi di andarci.

Non dimenticherò mai le parole dell'Innario della Scienza Cristiana che sentii cantare mentre varcavo la soglia della chiesa (Inno n. 169):

Guidami, o dolce luce, nell'oscurità avvolgente, guidami Tu;
la notte è buia, ed io lontano son da casa, guidami Tu.
Dirigi i passi miei; non chiedo di veder l’intero scenario; un passo è per me abbastanza.

Quando divenni diligente nel prestare ascolto alla guida della Mente divina, tante cose meravigliose incominciarono ad accadere. Da quel momento in poi, il mio desiderio di fumare e di bere in compagnia sparì del tutto. Al suo posto apparve quel desiderio gioioso espresso in un altro dei miei inni preferiti (Inno n. 324):

Prendi tutti i miei istanti e i miei giorni,
falli scorrere in lodi incessanti.

Questa rinascita di pensiero fu rapidamente accompagnata da numerosi frutti. Nel giro di quattro mesi ricevetti una lettera dove mi veniva offerto un lavoro più interessante e meglio retribuito di quello che avevo, e per giunta vicino alla città in cui abitavo. Si aprirono nuove prospettive economiche, senza sforzo apparente, che mi permisero di acquistare una bella casa nuova. Diventai membro di quella chiesa filiale in cui avevo frequentato la Scuola Domenicale, ed ebbi poi il gioioso privilegio di servirla in diversi ruoli, tra cui quello di Primo Lettore.

Lo Scientista Cristiano attento, attimo dopo attimo ringrazia il suo Padre-Madre Dio che è tutto saggezza e che tutto ama, per ogni frammento di bene che vede, e sta attento a non permettere che in un momento qualsiasi possano sorgere pensieri che diano false testimonianze riguardo a Dio o al suo prossimo. Nelle pause silenziose delle riunioni di testimonianze del mercoledì non rimane seduto in quieta indolenza mentale, ma utilizza piuttosto quest'opportunità per esprimere ad alta voce la sua gratitudine a Dio per la Sua bontà.

Egli sa che ogni momento di preghiera altruista  rende pratico nella sua vita il potere dell'Amore divino e annienta la paura. Le testimonianze ispirate e una maggiore frequentazione della chiesa devono necessariamente conseguire come prova dell'azione della legge divina nella consapevolezza.

Sorvegliamo i nostri pensieri in ogni istante della vita. I momenti purificati dall'Amore spezzeranno infine le limitazioni imposte al genere umano dal falso concetto di tempo. La nostra amata Leader ci assicura che: «Un momento di coscienza divina, o comprensione spirituale della Vita e dell'Amore, fa pregustare l'eternità. Questa sublime visione, ottenuta e custodita quando la Scienza dell'essere viene compresa, getterebbe sull'intervallo della morte il ponte della vita percepita spiritualmente, e l'uomo sarebbe pienamente cosciente della sua immortalità e della sua armonia eterna, dove il peccato, la malattia e la morte sono sconosciuti.» (Scienza e Salute, pag. 598).

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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