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Con il cuore colmo di gioia vorrei raccontare

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 10 luglio 2023

Originariamente pubblicato sul numero di agosto 1963 de The Christian Science Journal


Con il cuore colmo di gioia vorrei raccontare che la Scienza Cristiana mi ha aiutata così tanto che non riesco a immaginare la mia vita senza di essa.

Portavo avanti la mia carriera di attrice e cantante con entusiasmo e con tutto il cuore, perciò fui molto infelice quando un giorno dovetti smettere di cantare a causa dello sforzo eccessivo. Uno specialista della gola disse che avevo una patologia che richiedeva un’operazione. Non mi era permesso di parlare; cantare era fuori questione. Ero estremamente depressa.

In quel periodo mia sorella, che era appena tornata dagli Stati Uniti e aveva conosciuto la Scienza Cristiana durante il viaggio, venne a trovarmi lì dove mi trovavo in vacanza. Mi incoraggiò e mi parlò di Dio, del Suo potere e del rapporto dell’uomo con Dio in modo così amorevole e chiaro che subito ritrovai felicità e gioia e ricominciai la mia pratica vocale quotidiana senza la minima paura. Giorno dopo giorno le cose migliorarono e io ero di nuovo felice.

Due settimane dopo, quando tornai nella città in cui lavoravo, andai per prima cosa dallo specialista della gola. Mi esaminò a lungo e alla fine disse: “Sì, le sue corde vocali sono a posto. Non vedo più nessun sintomo della sua patologia”. Avevo avuto una guarigione istantanea. Questo accadeva ventotto anni fa e da allora ho continuato a svolgere la mia professione per altri diciassette anni. Dopo questa prima guarigione non approfondii ulteriormente la Scienza Cristiana. A quell’epoca ero in salute e tutto andava bene, anzi benissimo.

Nell’ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale, tuttavia, patii molto. Tutto ciò che era stato acquisito materialmente andò perduto, anche se questo non mi preoccupò molto. Molto più grave era il fatto che soffrivo di un dislocamento interno per il quale mi era stato applicato un supporto materiale che mi costringeva a letto per quasi la metà di ogni mese. Dovevo occuparmi di due bambini piccoli e non sapevo dove fosse mio marito, se stesse bene o se fosse ancora vivo.

A questo punto parlai di nuovo della Scienza con mia sorella. Quando vide che mi affannavo con molte domande e che ero alla ricerca di un sostegno, mi diede una Bibbia e una copia di Scienza e Salute di Mary Baker Eddy e mi mostrò come studiare le Lezioni bibliche, che si trovavano nel Libretto trimestrale della Scienza Cristiana. Studiai avidamente, spesso fino a notte fonda, per tre mesi. Tutto ciò che leggevo era logico ed ero convinta che Dio mi avrebbe aiutato anche questa volta.

Trovai adatte al mio caso le seguenti parole di Scienza e Salute: “Le dure esperienze che provengono dalla credenza nella presunta vita della materia, come pure le nostre delusioni e i nostri dolori incessanti, ci fan volgere come fanciulli stanchi alle braccia dell’Amor divino” (pag. 322). Affidai con piena fiducia il mio cuore aggravato alle braccia dell’Amore divino, e ne fui oltremodo benedetta. Presto mi misi in contatto con un practitioner che mi diede aiuto. Tornata dal primo incontro con il practitioner, mi recai per l’ultima volta dal medico e mi feci togliere ogni supporto materiale. Da quel momento in poi non presi più alcuna medicina e tornai rapidamente in salute, anche se il medico un anno prima aveva detto che un’operazione sarebbe stata inevitabile. 

Dopo questa seconda splendida prova della correttezza degli insegnamenti della Scienza Cristiana e della loro applicabilità, il mio cuore fu colmo di gratitudine e di apprezzamento per la nostra giustamente amata Leader. La Bibbia e Scienza e Salute divennero i miei compagni costanti e cercai di risolvere con la Scienza Cristiana ogni problema che mi si presentava.

Mia sorella mi mostrò come studiare le Lezioni bibliche. (...) Tutto ciò che leggevo era logico ed ero convinta che Dio mi avrebbe aiutata. (...) Tornai rapidamente in salute, anche se il medico un anno prima aveva detto che un’operazione sarebbe stata inevitabile.

In particolare, dedicai molto tempo al lavoro in preghiera per mio marito che, come avevo appreso, era prigioniero di guerra in Russia. Annotavo con la data i progressi cui giungevo in modo da poterli condividere con lui. Mary Baker Eddy scrive: “L’Ego è imperituro e illimitato, poiché i limiti implicherebbero e imporrebbero l’ignoranza” (ibid., pagg. 335, 336). Questo mi portò un giorno a ragionare sul fatto che, poiché Dio è Spirito, Spirito illimitato, l’uomo, nato da Dio e coesistente con Lui, è puramente spirituale. Per Dio non esistono confini. Dio è onnisciente e onnipresente. Le sue idee sono inseparabili da Lui. Perciò non ci potevano essere confini tra me e mio marito in quanto idee di Dio. Sapevo che questo fatto sarebbe stato presto reso evidente nella nostra esperienza umana. Come venni a sapere in seguito, fu in quel periodo che mio marito fu liberato dalla Russia e consegnato all’Austria. Poco dopo arrivò in Germania.

Sono grata per la protezione dagli incidenti e da altre situazioni di disarmonia. Ripenso con gioia alle guarigioni che io e i nostri figli abbiamo avuto, molte delle quali grazie alla maggiore comprensione dei practitioner, sempre amorevoli e pronti ad aiutare, ai quali vorrei esprimere la mia gratitudine. 

Sono estremamente grata che Mary Baker Eddy ci abbia donato la Scienza Cristiana, avvicinandoci così al Cristo. Sono grata anche di essere membro de La Chiesa Madre e di una Società della Scienza Cristiana, nella quale ho potuto prestare servizio in varie funzioni. Sono particolarmente grata per il corso di istruzione primaria, che di anno in anno, grazie alle nostre riunioni di associazione, si imprime sempre più profondamente nel mio pensiero.

Magda Buresch-Okon
Osnabrück, Germania

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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