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Possono sbocciare nuovi intenti dopo una crisi economica?

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 1 maggio 2010

Tradotto da The Christian Science Monitor, 12 maggio 2010


Secondo l’artista ed educatrice americana Corita Kent: «I fiori sbocciano nei momenti bui, perciò ogni momento è vitale ed influenza il tutto. La vita è un susseguirsi di questi momenti e viverli tutti vuol dire avere successo».

Attualmente sembra che l’economia europea stia attraversando uno di questi momenti cupi. Lo sfrenato deficit greco ha portato alla luce le crepe finanziarie e politiche che a loro volta hanno prodotto una reazione di agitazione sociale, con rivolte rabbiose e la conseguente morte tragica di alcune persone. Anche l’economia di Portogallo, Irlanda e Spagna sembra ora precaria. Nella mia nazione, il Regno Unito – che detiene un deficit anche maggiore della Grecia – ci sono voluti cinque giorni per formare un governo dopo le elezioni generali della scorsa settimana senza un vero vincitore.

Esiste qualcosa che l’osservatore preoccupato possa fare per aiutare a far sbocciare delle prospettive più luminose da questo buio momento economico europeo?

La preghiera può contribuire in modo speciale alla ripresa economica, che siamo coinvolti direttamente o meno nelle decisioni pratiche volte ad affrontare il problema.. Essa può mettere in evidenza un bisogno recondito delle persone, un bisogno di crescita nella comprensione e nel raggiungimento di uno scopo spirituale più profondo. In altre parole la preghiera può aiutare a mettere in luce qualcosa del profondo bisogno spirituale di tutti gli uomini, donne e bambini di vedersi come Dio li vede, ognuno equipaggiato per contribuire in modo personale al più grande bene attraverso un senso migliore del proprio scopo spirituale. Inizialmente, questo contributo potrebbe apparire limitato alla risposta ai problemi personali e della famiglia, ma se è appoggiato ad una base spirituale, possiede un effetto di trasformazione sulla persona e sempre più anche su tutte le persone che fanno parte della sua esperienza.

Questo è ciò che appresi in un brutto momento economico in cui mi ritrovai impantanato in un circolo di mancanza cronica di risorse.

Mentre aspettavo una risposta per un posto per cui avevo fatto domanda che richiedeva delle competenze che avevo appena acquisito, avevo pregato riguardo alle mie tristi prospettive lavorative. Percepii una risposta alle mie preghiere nelle parole «La certezza è in Lui». Per me questo significava che siccome Dio governa tutti, c’era certezza su ciò che era giusto o sbagliato per ognuno, in ogni momento – anche per me, in ogni momento.

Secondo me questo concetto fu dimostrato dal fatto di non essere stato preso per quel lavoro per cui avevo fatto richiesta. Infatti, quando seppi chi era stato assunto, persino io avrei preferito lei a me! (la conoscevo da un corso di formazione che avevamo frequentato insieme). Poco tempo dopo trovai un lavoro che rispondeva a tutte le mie necessità economiche.

Ancora meglio, però, questa esperienza ha nutrito in me il desiderio e la capacità, cui in precedenza avevo fatto resistenza, di lavorare diligentemente nel servizio per il prossimo, e di farlo volentieri. Si potrebbe dire che il sollievo finanziario rappresentava solo i petali più esterni di un fiore la cui reale bellezza di un più profondo senso di scopo insito stava sbocciando.

Guardando al quadro più ampio dell’economia europea, da un simile punto di vista, potremmo affermare che la capacità di lavorare e pregare insieme, di assumersi gli impegni necessari ad aiutare gli altri, è un espressione di scopo più profondo. Sì, la sua natura è di preservare le economie, ma sostiene anche le persone e le loro comunità, mentre cercano una via per superare le difficoltà locali o nazionali. 

In Scienza e Salute con Chiave delle Scritture, la fondatrice dell’Araldo, Mary Baker Eddy, scrive: «Lo Spirito, Dio, raccoglie i pensieri informi nei loro giusti canali e dischiude questi pensieri, proprio come Egli apre i petali di un santo proposito, affinché questo proposito possa apparire» (pag. 506). Parlando di nazioni, questi giusti canali possono provenire per esempio dai governi in carica, dalle imprese, o dalle associazioni. Tuttavia anche se l’economia di una nazione sembra in crisi, e non sembrano esserci soluzioni possibili all’orizzonte, le nostre preghiere possono riconoscere il valore di tutti i cittadini della nazione, ognuno dei quali possiede qualità spirituali quali intelligenza, coraggio, forza, gioia, integrità. Queste qualità provengono da Dio e sono a disposizione di tutti, senza limiti.

Con questo tipo di preghiera, ciascuno viene visto come avente pieno e illimitato potenziale per essere al servizio del prossimo nella propria nazione e per quelle vicine. La verità implicita valida per tutti è che ognuno ha posto e scopo fondamentali nell’economia di Dio, ovvero nell’equa ed armoniosa distribuzione della Sua bontà universale e spirituale.

Nelle nostre preghiere possiamo riconoscere che «i petali» dello scopo di ognuno sono lì per dischiudersi alla luce del sole sempre splendente dell’Anima, anche dove le informazioni suggeriscono l’oscurità all’ordine del giorno. Possiamo pregare per vedere l’espressione individuale e collettiva di questo scopo, di cui le nazioni hanno così tanto bisogno, portato alla luce dal Cristo, dall’influenza divina che rende il bene spirituale pratico nella vita quotidiana. 

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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