Skip to main content Skip to search Skip to header Skip to footer

Il Manuale della Chiesa: mantenere “la dignità e la difesa” della Scienza Cristiana

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 21 giugno 2018

Originariamente pubblicato sul numero di ottobre 2016 de The Christian Science Journal


Sapevate che Mary Baker Eddy revisionò il Manuale della Chiesa più di qualunque altro suo libro, escludendo Scienza e Salute con Chiave delle Scritture? Ecco cosa scrive in parte a proposito degli Statuti: “Sono stati stabiliti sotto l’impulso di un potere non personale …. Sono scaturiti dalla necessità, dalla logica degli eventi,—da una loro richiesta immediata di averli come aiuto indispensabile per mantenere la dignità e la difesa della nostra Causa; …” (Miscellaneous Writings 1883–1896, pag. 148). Ella curò moltissimo lo sviluppo e l’articolazione del Manuale, ascoltando Dio perché fosse Lui a guidare la composizione delle parole di ogni singolo Articolo. Fu costantemente umile, precisa, attenta e ubbidiente nello svolgimento degli argomenti del Manuale della Chiesa.  È ognuno di noi altrettanto preciso, ubbidiente e riconoscente per questo libro e per il senso ispirato di autorità che fornisce? Ci rivolgiamo umilmente ad esso, e restiamo in ascolto affinché Dio ci mostri ciò che dobbiamo apprendere, come passo successivo, dalle sue pagine ispirate? Dopotutto: “Edificata sulla rocca, la nostra chiesa resisterà alle tempeste dei tempi …” (Miscellaneous Writings, pag. 140).

Il Manuale è una parte essenziale della nostra Chiesa, e con esso come guida la Chiesa resisterà di sicuro “alle tempeste dei tempi,” nella perpetuazione e nel mantenimento dell’autorità della Mente, guarendo e salvando così l’umanità. La “dignità e la difesa della nostra causa” sarà mantenuta. Che grido di battaglia! Questa non è roba da assonnato consenso o cieca fiducia. È un sonoro richiamo, per ognuno di noi, a prendere una solida posizione mentale in favore del potere di Dio nella difesa e nella promozione della preziosa Causa della Scienza Cristiana. Quale maggiore opportunità ci può essere per noi di quella di insistere e aspettarci, attraverso la pratica quotidiana della Scienza divina, di vedere guarigione e salvezza in tutto il mondo, ovvero liberazione dal peccato, dalla malattia e dalla morte, che si presentino nella forma di malattia o povertà, estremismo, senso di paura o disperazione. Testimoniando, in modo ricettivo, della sostanza spirituale del Manuale della Chiesa, contribuiamo mediante la preghiera al buongoverno in tutto il mondo. 

Il nostro ruolo nella chiesa è di portare con gratitudine testimonianza dell’immensa potenza e della soave onnipresenza di Dio in qualsiasi attività, anche quando sembra essere vero il contrario!

Ognuno di noi, come Scientista Cristiano, ha un ruolo d’importanza fondamentale nel dare sostegno e amore all’applicabilità e rilevanza del Manuale, giacché, come per tutto ciò che riguarda la chiesa, si parte sempre dal singolo individuo. Alcuni anni fa, una giovane donna, da poco divenuta membro di una chiesa filiale del Cristo, Scientista, venne eletta per ricoprire la carica di segretario. Il suo predecessore, una signora più avanti negli anni e ben ferma sulle sue posizioni, trattava la nuova arrivata in un modo che appariva scortese e paternalistico. Crebbe la tensione fra le due donne, dove l’una diventava sempre più ostinata mentre l’altra era sempre più giustificata a sentirsi offesa. Finché un giorno, dopo una discussione fra loro, la donna più giovane si rivolse a Dio in preghiera e capì con grande chiarezza che essendo tutte e due  Scientiste Cristiane, stavano senz’altro pregando entrambe per risolvere la situazione. Ambedue amavano Dio, amavano la vita e l’esempio di Cristo Gesù, amavano la pratica della Scienza Cristiana e amavano Mary Baker Eddy per la sua scoperta delle regole di guarigione senza tempo della Scienza. Entrambe amavano la propria chiesa filiale e desideravano che prosperasse, e facevano tutte e due del loro meglio per raggiungere questo scopo. Invece di essere in disaccordo tra loro, avevano in realtà tantissimo in comune e questa unità era ben più importante della pochezza delle loro divergenze. Sopraffatta dalla compassione e dall’umiltà, la donna più giovane prese la cornetta per chiamarla ed esprimerle la gratitudine per il fatto che entrambe amavano la chiesa e desideravano servirla a dovere. La tensione fra loro si sciolse nel corso di quella stessa telefonata. La “solidarietà cristiana” (vedi Manuale, pag. 51) fu così espressa con gratitudine e le due donne finirono con l’avere una buona e duratura amicizia.

Il nostro ruolo nella chiesa è di portare testimonianza con gratitudine dell’immensa potenza e della soave onnipresenza di Dio in qualsiasi attività, anche quando sembra essere vero il contrario! Cristo Gesù ci ha detto: “…a Dio ogni cosa è possibile” (Matteo 19:26), e Dio dette il Manuale a Mary Baker Eddy come strumento per mantenere “la dignità e la difesa” della Scienza Cristiana. Quanto è dunque importante ricorrervi, leggerlo, obbedirgli e riporre in esso la nostra fiducia. John C. Lathrop riporta queste parole di Mary Baker Eddy: “Ogni Statuto del Manuale è ispirato,” e, “Insegnate ai vostri studenti, ai vostri pazienti, a tutti ad essere fedeli agli Statuti, ed essi saranno benedetti” (We Knew Mary Baker Eddy, Edizione Ampliata, Volume I, p. 269).

Non solo saremo benedetti per la nostra fedeltà agli Statuti, ma saremo anche—e la nostra chiesa nel suo insieme—più efficaci nelle guarigioni e spiritualmente più illuminati e rinvigoriti. “Di questo sono sicura, che ogni Regola e Statuto di questo Manuale accrescerà la spiritualità di colui che gli obbedisce, rafforzerà la sua capacità di guarire il malato, di portare conforto al sofferente, e di risvegliare il peccatore” (Mary Baker Eddy, The First Church of Christ, Scientist, and Miscellany, pag.230). Quando siamo fedeli agli Statuti, siamo meglio equipaggiati per sostenere e guarire il prossimo, portare guarigione al nostro mondo e testimoniare il regno dei cieli di Dio proprio qui e ora. 

Dopotutto, la nostra Chiesa è “designata”—designata da Dio!—“ ad essere edificata sulla Rocca, Cristo; ossia sulla comprensione e la dimostrazione della divina Verità, Vita e Amore, guarendo e salvando il mondo dal peccato e dalla morte; riflettendo così in una certa misura la Chiesa Universale e Trionfante” (Manuale, pag. 19). Noi siamo parte di quel disegno universale. Attraverso la fiducia in Dio possiamo esprimere, in una certa misura, la convinzione di Mosè, la penetrante chiarezza spirituale di Cristo Gesù e la fede e la Cristianità irrefrenabili di Paolo. Facendo così, dimostreremo la solidità e la forza di questa magnifica Scienza del Cristo e i suoi effetti trasformativi per l’intera umanità.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

Scopri di più su l’Araldo e sulla sua missione.