Skip to main content Skip to search Skip to header Skip to footer

La Vita è immortale! L’Amore è qui!

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 4 maggio 2018

Originariamente pubblicato sul numero del 16 ottobre 2017 del Christian Science Sentinel


Mia madre era tutto il mio mondo. Persi mio padre quanto ero ancora piccola e non ebbi mai uno stretto rapporto con il mio padre adottivo.

Il senso di perdita che provai alla morte di mio padre mi rese curiosa riguardo al tema della morte e della vita oltre la vita, e su come il tutto funzioni esattamente. Sebbene il mio curriculum accademico includesse molti studi filosofici approfonditi sulle prospettive umane della vita e della morte, fu nello studio della Scienza Cristiana che il mio pensiero trovò veramente illuminazione. 

La Bibbia, il libro di testo della Scienza Cristiana, Scienza e Salute con Chiave delle Scritture di Mary Baker Eddy, come anche i suoi altri scritti e le sue biografie, tutti irradiarono nuova luce su questo argomento.

Mentre incominciavo a comprendere i concetti spirituali presentati, arrivai a capire che la vita è spirituale ed eterna perché l’uomo coesiste con Dio. Mary Baker Eddy lo afferma chiaramente in Scienza e Salute: “L’uomo non è la progenie della carne, ma dello Spirito – della Vita, non della materia. Poiché la Vita è Dio, la Vita dev’essere eterna, autoesistente” (pag. 289-290). Ogni volta che superiamo una qualsiasi sfida mediante la preghiera, comprendendo la nostra unità con Dio, dimostriamo in una certa misura la Vita eterna. 

Un giorno mi divenne anche chiaro che ogni volta che dobbiamo affrontare una mancanza di qualsiasi cosa, che sia denaro, amici, lavoro, si tratta di una dichiarazione della morte – la credenza che possiamo essere deprivati di qualcosa di cui abbiamo bisogno per una vita felice e produttiva. Tuttavia, quando riusciamo a comprendere Dio come Vita, e che noi riflettiamo tale Vita, allora capiamo di avere tutto ciò che Essa fornisce – compagnia, sicurezza, risorse, e così via – e che non possiamo mai venire deprivati di queste cose, o di ogni altro bene.

Dopo aver compreso questi concetti, la morte mi impressionava meno, non mi sembrava più così spaventosa. 

Mi feci un’idea di cosa significhi avere dominio sui sensi materiali.

Facciamo un balzo in avanti: mia mamma ad un certo punto si trasferì in una casa di riposo per anziani dove le facevo visita ogni fine settimana. Spesso le leggevo articoli dai periodici della Scienza Cristiana e ci scambiavamo idee su argomenti spirituali. Aveva devotamente studiato la Scienza Cristiana per tutta la vita, tuttavia alcune volte mi confidò che stava lottando con la paura della morte. Fui lieta di condividere con lei dei magnifici passaggi d’ispirazione tratti dalla Bibbia e dagli scritti di Mary Baker Eddy che sapevo che l’avrebbero aiutata ad elevare il pensiero a prospettive più spirituali della vita, e alla sua vera natura indistruttibile in quanto figlia di Dio.

Come scrive Mary Baker Eddy in Scienza e Salute: “la mente umana si eleverà un giorno al di sopra di tutto il senso materiale e fisico, sostituendolo con la percezione spirituale, e sostituendo i concetti umani con la coscienza divina. Allora l’uomo riconoscerà il suo dominio e il suo essere che Dio gli ha dato” (pag. 531:11).

Qualche tempo dopo mia madre mancò, e mi ritrovai a dover affrontare la situazione. Dopo un breve periodo di commozione, ebbi l’esperienza più meravigliosa. Ogni paura scomparve e mi sentii libera, tranquilla e in pace. Compresi che l’identità di mia mamma non aveva nulla a che vedere con la materia o con un corpo fisico. La sostanza della sua identità era costituita dalle molte magnifiche qualità che esprimeva, come amore, generosità e grazia, e questa identità spirituale è eterna, indistruttibile e sempre presente.

Arrivai a comprendere con chiarezza ancora maggiore che quando una persona cara scompare dalla nostra vista non dobbiamo sentirci soli, affranti o depressi, perché il nostro Padre-Madre Dio, l’Amore divino, ci ha già dato tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Non ci sono ritardi né interruzioni del bene nella Vita divina, e Dio ci mostra in ogni momento ciò che l’Amore ha previsto per noi. Un inno dell’Innario della Scienza Cristiana dichiara: “Lui che ha reso il mio cielo sicuro, Qui ci darà tutto il bene” (John Ryland, adattato, n° 224). Nessun senso di dolore mi toccò; mi feci un’idea di cosa significhi avere dominio sui sensi materiali e comprendere meglio che Dio è la Vita.

Grazie a questa libertà mentale benedetta, potei svolgere tutto ciò che serviva legalmente e socialmente e organizzare una semplice cerimonia in una cappella che mia madre aveva visitato molte volte. Quando gli amici e i familiari arrivarono, fui un’ospite gioiosa, libera di dare il benvenuto a tutti come se ci trovassimo nel mio soggiorno.

Mary Baker. Eddy scrive: “Il dolce e sacro senso della permanenza dell’unità dell’uomo con il suo Creatore può illuminare la nostra attuale esistenza con la continua presenza e potere del bene, che spalanca il portale che conduce dalla morte alla Vita; e quando questa Vita apparirà «saremo simili a Lui» e andremo al Padre, non attraverso la morte, ma attraverso la Vita; non tramite l’errore, ma tramite la Verità” (Unità del Bene, pag. 41:16).

Sono veramente grata per questa esperienza e per molte altre che mi hanno dimostrato che l’amore di Dio è una presenza tangibile nella nostra vita, e si prende cura di tutti noi.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

Scopri di più su l’Araldo e sulla sua missione.