Esiste un modo di vivere che previene lo sviluppo della malattia nel corpo umano. Il nostro Signore, Gesù Cristo, lo sapeva bene. Consiste nel vivere in relazione perfetta con il nostro Padre celeste.
Gesù non parlò mai della malattia. Però si impegnò attivamente e con successo nella prevenzione e nella cura della malattia. Ed egli istruì: “Sanate gl’infermi, resuscitate i morti, mondate i lebbrosi, cacciate i demoni” (Matteo 10:8). Per preparare i suoi seguaci a questa importante opera, Gesù parlò di Dio. Voleva che si sentissero vicini a Dio tanto quanto lui. In effetti, desiderava che si sentissero in unità con Dio, e in unità l’uno con l’altro in Cristo.
Dopo la sua bellissima preghiera per i discepoli che si trovavano con lui, riportata nella Bibbia nel diciassettesimo capitolo del Vangelo di Giovanni, Gesù continuò: “Io non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: che siano tutti uno; che come tu, o Padre, sei in me, ed io sono in te, anch’essi siano in noi; (versetti 20 e 21). Questa preghiera era per noi – per l’intera umanità – affinché potessimo arrivare a comprendere il Cristo, Verità, ed a raggiungere un perfetto accordo con la nostra integrità spirituale, la nostra vera salute, in quanto figli e figlie di Dio.
In questa medicina preventiva basata su Dio che Gesù insegnò e praticò si trovano sia Scienza sia arte. La sua Scienza è divina; proviene da Dio, il Principio divino dell’essere reale, e consiste nelle leggi spirituali con le quali Egli governa amorevolmente e armoniosamente la Sua creazione. La sua arte risiede nella nostra fedele e umile aderenza alle leggi di Dio nei vari aspetti del vivere umano – un’abilità che sviluppiamo individualmente solo se prestiamo amorevole e costante attenzione alla qualità dei nostri pensieri.
La qualità dei nostri pensieri è importante perché, in contrasto con quanto ci porterebbe a pensare il ragionamento convenzionale, la Scienza del Cristo dimostra che tutto ciò che possiamo osservare nell’esperienza umana è di fatto pensiero esternato. Se modifichi consapevolmente il pensiero, l’esperienza cambia. Lascia che Dio cambi i tuoi pensieri, e avverrà la guarigione. Lascia che solo Dio prestabilisca la qualità dei tuoi pensieri – in altre parole scegli come tuoi solo questi pensieri che provengono da Dio, l’unica Mente e causa pura – e gli effetti divini appariranno nella tua esperienza. Il peccato e la malattia non possono svilupparsi senza una mente che li sostenga.
Tutto il potere risiede nella Mente, lo Spirito divino. Tu, io ed ogni altra persona esistiamo veramente in quanto identità, o idee, spirituali in questa Mente eterna. Perciò, non siamo mortali vulnerabili. Mettere completamente e consapevolmente il proprio pensiero e cuore nella comprensione e vivere in armonia con l’Amore divino significa ottenere il potere che Dio ci conferisce per la salute e la santità. Nel suo libro The First Church of Christ, Scientist, and Miscellany, Mary Baker Eddy dichiara: "Vivere in modo da mantenere la consapevolezza umana in costante relazione con il divino, lo spirituale e l’eterno, significa individualizzare il potere infinito; e questo è la Scienza Cristiana” (pag. 160).
Le istruzioni pratiche della Scienza Cristiana ci giungono proprio dove ci troviamo nell’attuale comprensione della nostra relazione con Dio e ci mostrano come conformarci ai suoi requisiti. Seguire le regole di questo metodo divino ferma la malattia nel suo corso – nella sua pretesa di avere una mente o un’intelligenza. Inverte lo sviluppo di qualsiasi peccato o malattia che dichiari di essere in fase di sviluppo, e li scaccia. Seguire queste regole perfino impedisce al peccato e alla malattia di cominciare a svilupparsi del tutto. Il potere della Mente divina è assoluto. Vivere con il tuo pensiero aperto solo alla Sua verità dimostra la tua unità con Lui. Nessun male potrà mai penetrare in questa unità infinita. Ho trovato che mantenere il mio pensiero in unità con Dio in questo modo è un modo di vivere magnificamente gioioso ed efficace.
E che medicina preventiva insuperabile costituisce questa unità!
Barbara M. Vining