In un fumetto dal libro “Il meraviglioso mondo di Winnie the Pooh”, Pooh chiede a Pimpi che giorno è. “È oggi”, risponde Pimpi. Al che l'orsetto Pooh replica: “Il mio giorno preferito”.
Anche per me, oggi è il mio giorno preferito. Non c'è giorno migliore, più perfetto, più rilassato di oggi. Ci alziamo nel giorno. Nei testi sacri, “alzarsi, (e)levarsi” è un'azione associata alla luce, che si lascia dietro l'oscurità della notte. Il canto del mattino è il benvenuto della bontà di Dio, della luce di Dio. Il Salmista scrive: “A te rivolgo la mia preghiera. O Eterno, al mattino tu ascolterai la mia voce; al mattino ti offrirò la mia preghiera e aspetterò”.
L'essenza di oggi è il progresso. Un giorno nuovo significa questo: un passo successivo. In Scienza e Salute con Chiave delle Scritture, Mary Baker Eddy definisce la parola “Mattina”, in parte, come “rivelazione e progresso”.
L'essenza di oggi è il rinnovo. Non c'è ieri in agguato, nessun passato che ci ossessiona, né storia che ci persegue. In obbedienza, seguiamo il fresco richiamo della Vita ad alzarci oggi, perché è sempre nuovo.
L'essenza di oggi è la guarigione. La distanza tra attività spirituale e letargia è la distanza tra il giorno e la notte. Nel giorno di Dio, tutto è luce. Questo giorno ci appartiene, perché è il giorno di Dio e noi apparteniamo a Dio. Allora diciamo con Winnie the Pooh: “Oggi è il mio giorno preferito!”