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Per guarire, lascia che sia Dio oggi a compiere l’opera in te

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 30 gennaio 2019

Originariamente pubblicato sul numero di febbraio 2018 de The Christian Science Journal


Nel mio lavoro di practitioner della Scienza Cristiana, ho notato che le persone che richiedono il mio aiuto spesso pensano che il compito della guarigione tramite la Scienza Cristiana sia troppo grande per loro. Pensano di non sapere abbastanza o di non essere abbastanza bravi, e quindi si scoraggiano. Capisco bene come si sentono, ma è bello vedere il sollievo che provano quando gli viene gentilmente spiegato che la guarigione tramite la Scienza Cristiana non dipende da quanto esperta la mente umana sia riuscita a diventare; il compito della guarigione non è troppo grande per Dio; si tratta di lasciare che Dio operi in loro per rivelare la loro bontà naturale e portare guarigione ove necessario.

Il Padre Nostro, la preghiera che Gesù Cristo diede come esempio ai suoi seguaci su come pregare (vedi Matteo 6:9-13), contiene questo appello: “Dacci oggi il nostro pane cotidiano”. È estremamente confortante capire che, indipendentemente da quanto poco o tanto conosciamo gli insegnamenti della Scienza Cristiana, Dio ci darà la comprensione di cui abbiamo bisogno oggi, se Gli rivolgiamo la nostra attenzione invece di pensare di dover fare tutto da soli. Come leggiamo nell’inno 195 del Christian Science Hymnal [l’Innario della Scienza Cristiana]: “Non ciò che io sono, o Signore, ma ciò che Tu sei” (Horatius Bonar).

Inizialmente, studiando la Scienza Cristiana, non pensavo affatto a quanto perfetta dovessi essere; semplicemente, mi rannicchiavo su una sedia con i due libri, la Bibbia e Scienza e Salute con Chiave delle Scritture di Mary Baker Eddy, per conoscere Dio e la Sua creazione. Mi piace il pensiero critico, perciò non ero assolutamente pronta ad accettare ciò che leggevo per fede cieca. Invece, lasciai che i libri mi parlassero, ed ogni volta che lo facevo, ricevevo qualche illuminazione spirituale che mi avrebbe poi accompagnata nel corso della giornata, e le guarigioni arrivavano di conseguenza. Ero a dir poco elettrizzata per le buone notizie che stavo scoprendo riguardo alla perfezione di Dio e dell’uomo in quanto riflesso spirituale di Dio. Come si legge in Scienza e Salute: “La comprensione cristica dell’essere scientifico e della guarigione divina include un Principio perfetto e idea perfetta – Dio perfetto e uomo perfetto – quale base del pensiero e della dimostrazione” (pag. 259). 

Con l’andar del tempo, studiando la Scienza Cristiana può essere che nei momenti che dedichiamo allo studio e alla preghiera ci dimentichiamo di quanto semplice sia mettere da parte la preoccupazione per se stessi per lasciare che Dio provveda ai nostri bisogni. Dimentichiamo che la Parola di Dio contenuta nella Bibbia e in Scienza e Salute è la Sua Parola vivente e che possiamo contare sul fatto che Lui ci dà la comprensione di cui abbiamo bisogno oggi.

Quando Gesù Cristo cominciò il suo ministero, proclamò che il tempo della guarigione era venuto, che Dio è qui oggi per lavorare in noi e per mostrarci come vivere la verità del Vangelo cristiano. Egli disse: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete all’evangelo” (Marco 1:15). 

La nostra identità di perfetto riflesso spirituale di Dio è già eternamente stabilita nella Mente divina: non ci rimane che conformarci ad essa, cederle, in qualche misura, oggi e ogni giorno. Non è una questione di volontà o di competenza umana: il punto è di lasciare che Dio ci mostri ciò che siamo veramente come Suo riflesso e di accettarlo come vero proprio ora – permettendo all’Amore divino di risvegliarci oggi un po’ più pienamente alla nostra perfetta identità a immagine di Dio, di lasciar lavorare in noi il Suo potere di trasformazione, e di dare nuova forma ai nostri pensieri e alle nostre azioni. 

Anche nella vita quotidiana possiamo seguire con fiducia l’incarico che Gesù diede ai suoi seguaci, di “predica[re] l’evangelo ad ogni creatura” (Marco 16:15). Naturalmente si può predicare in molti modi diversi, ma quello più importante – il modo di predicare che guarisce come fece Gesù – avviene nel santuario della nostra coscienza, dove silenziosamente accettiamo, onoriamo e dichiariamo la verità di Dio perfetto e uomo perfetto per noi stessi e per gli altri. 

Facendo riferimento all’ingiunzione di Gesù, Scienza e Salute istruisce i suoi lettori: “Dichiarate la verità ad ogni forma di errore” (pag. 418). L’errore è qualsiasi pensiero, parola o azione dissimile da quello che Dio è, o dissimile da quello che siamo noi, come Dio ci ha fatti. L’errore manifesta se stesso in ogni forma di peccato, malattia e morte, ma poiché l’errore non è vero, è irreale e perciò senza potere. Esso non ha mente, perché non vi è che una sola Mente, quella divina che l’uomo riflette.

Permettendo solo alla Mente divina di avere influenza su di noi, possiamo dire “no” all’errore con autorità, qualsiasi forma esso assuma. Questo genere di preghiera, ovvero la dichiarazione della perfezione di Dio e dell’uomo, è una predicazione potente. Dimostra che la Verità divina, Dio (che riempie tutto lo spazio), è proprio dove l’errore afferma di trovarsi – dimostra che la Verità è luce e l’errore oscurità, e alla luce l’oscurità scompare. Questo esclude ogni giorno il supposto mistero – e la difficoltà – dalla dimostrazione del potere guaritore di Dio, e mostra che tu ed io non dipendiamo da un livello di comprensione spirituale avanzato per portare guarigione nella nostra vita e in quella degli altri. 

Oggi, mentre studiamo e preghiamo, possiamo semplicemente aprire il nostro cuore all’illuminazione del nostro sempre presente e sempre amorevole Dio. In questo modo, come continuo a riscontrare, apprenderemo qualcosa di nuovo ogni giorno, e per quanto minimo questo passo nella comprensione spirituale possa apparire, sarà sufficiente per oggi. Possiamo affrontare la nostra giornata e il “mondo” riflettendo il potere della Verità e dell’Amore divini che porta guarigione, amando e rimanendo fedeli a ciò che sappiamo di Dio, e amando e rimanendo fedeli a noi stessi e agli altri, così come Dio ci ha fatti e ci ama.

Mi piace molto condividere queste idee con gli altri, e mi rende estremamente felice sentire qualcuno che dice “questo, lo posso fare!” – e poi trova guarigione. Questa è la mia speranza anche per te.

Barbara Vining
Caporedattore

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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