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Compiere il nostro dovere

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 26 maggio 2020

Originariamente pubblicato sul numero di giugno 1948 de The Christian Science Journal


Questo è il periodo in cui gli Scientisti Cristiani di tutto il mondo pensano alla Riunione Annuale della Chiesa Madre, attendendone con impaziente entusiasmo le relazioni dei funzionari e i frutti delle attività. Allo stesso modo in molte parti del mondo si segue con attenzione lo sviluppo della politica interna degli Stati Uniti che, durante i prossimi mesi, vedrà lo svolgersi delle campagne elettorali per la presidenza, i cui risultati si ripercuoteranno sulle politiche mondiali di stabilizzazione e di pace. La grande esigenza di tutti gli uomini del mondo è di raggiungere il vero senso del governo di Dio e di riflettere il Suo governo nella propria vita.

È a questo scopo che Mary Baker Eddy ha dato ai suoi seguaci esortazioni quotidiane specifiche che, se seguite con attenzione e intelligenza, si dimostreranno di valore inestimabile allo Scientista Cristiano, rendendolo un membro della chiesa più incline alla spiritualità e un cittadino migliore. Con l’aiuto delle Concordanze ai libri scritti da Mary Baker Eddy escluso Scienza e Salute con Chiave delle Scritture, un allievo si fece una lista di sette esortazioni di questo tipo, precedute da una riflessione quotidiana in preghiera in merito alla definizione di Chiesa (Scienza e Salute, pag. 583) e dai requisiti necessari per unirsi alla chiesa come delineati a pagina 35 del libro di testo, righe 24–28. In questo passaggio, la nostra Leader afferma chiaramente che l’unirsi a questa chiesa non è solo un aspetto esteriore o una cerimonia, ma costituisce una rigenerazione spirituale – la nuova nascita – che si esprime dimostrando i frutti guaritori di Verità e Amore.

Ecco in ordine l’elenco delle esortazioni che si annotò questo allievo. Le prime quattro si trovano nel Manuale della Chiesa Madre: 1) Articolo VIII, Sezione 6, nel quale si sottolinea il dovere di ciascun membro della Chiesa di essere vigile e di difendersi giornalmente contro le suggestioni mentali aggressive del male; 2) Articolo VIII, Sezione 1, che gli fornisce la norma che regola i suoi motivi e le sue azioni; 3) Articolo VIII, Sezione 4, che delinea la preghiera quotidiana per se stesso e per tutta l’umanità; 4) una frase dall’Articolo XVII, Sezione 2, che offre questo pertinente promemoria: «La gratitudine e l'amore dovrebbero dimorare in ogni cuore ogni giorno di ogni anno». L’obbedienza a questa semplice frase eliminerebbe il dubbio, lo scoraggiamento, il dolore o la depressione, dato che nessuno di questi sentimenti può esistere nel cuore in cui la gratitudine e l’amore risiedono attivamente ogni giorno. Rendendosi conto che ciò che si vive quotidianamente riflette il pensiero quotidiano, il valore inestimabile di questa amorevole raccomandazione della nostra Leader diventa ovvio. Lo Scientista Cristiano sa che la gratitudine è più di una ripetizione a parole. È la continua riaffermazione del fatto spirituale della totalità di Dio e del fatto che l’uomo è uno con Dio, vissuta quotidianamente.

La quinta esortazione è tratta da The First Church of Christ, Scientist, and Miscellany [La Prima Chiesa del Cristo, Scientista, e Miscellanea] a pag. 128, righe da 30 a 2. [Veglia, e prega quotidianamente che le suggestioni del male, qualsiasi forma esse assumano, non mettano radici nel tuo pensiero né portino frutto. Esàminati spesso, e scopri se trovi qualcosa che agisce come deterrente nei confronti della Verità e dell’Amore, e «[ritieni] il bene».] Qui, si afferma l’esigenza quotidiana di sondare se stessi per evitare che qualsiasi errore trovi appiglio o metta radici nel proprio pensiero. La sesta si trova sotto il sottotitolo «Take notice» [Avviso] a pag. 236 di Miscellany, ripetuto per sottolinearlo sotto lo stesso sottotitolo nella pagina seguente, nel quale si chiede all’allievo di andare a pag. 442, riga 30, di Scienza e Salute con la raccomandazione di dedicarvi attenzione ogni giorno. Questo passaggio ammonisce lo Scientista Cristiano ad essere legge a se stesso, un’ingiunzione a cui si può obbedire solamente se si comprende che l’uomo riflette la legge di Dio. L’ultima esortazione all’allievo è di leggere a pag. 127 di Miscellaneous Writings 1883–1896, il paragrafo che inizia con la riga 7, nel quale la nostra Leader invita teneramente i suoi seguaci a pregare per una crescita in spiritualità [“Una cosa che ho desiderato molto, e che di nuovo chiedo sinceramente, è che gli Scientisti Cristiani, qui e altrove, preghino ogni giorno per loro stessi; non oralmente, né in ginocchio, ma mentalmente, umilmente e con insistenza. Quando un cuore affamato implora il divino Padre-Madre Dio di dargli del pane, non gli sarà data una pietra, — ma maggior grazia, obbedienza e amore. Se questo cuore, umile e fiducioso chiede fedelmente all’Amore divino di essere nutrito del pane celeste, della salute, della santità, sarà reso idoneo a ricevere la risposta al suo desiderio; allora scorrerà nel suo cuore il “fiume delle Sue delizie”, l’affluente dell’Amore divino, e ne risulterà un grande progresso nella Scienza Cristiana, — questa gioia che trova il proprio bene cercando l’altrui” - ndt].

L’allievo si rese presto conto che la mera ripetizione giornaliera di questi passaggi non significasse di per sé obbedirgli, ma erano solo un promemoria del suo dovere; anche per il matematico, ripetere a pappagallo la tabella delle moltiplicazioni ogni giorno avrebbe poco valore per lui se non mettesse sistematicamente in pratica la sua conoscenza.

Si rese conto, inoltre, che pensare a se stesso come a una persona finita che, osservando queste raccomandazioni amorevoli, sperava di costruirsi un muro di difesa mentre dava realtà all’errore, non implicava obbedienza a queste esortazioni, né conseguiva in tal modo una difesa contro il presunto potere del male, perché un muro può essere abbattuto se si crede alla presenza di un nemico sufficientemente potente da assediare e abbattere quel muro. Accettare l’esistenza del male e credere nella testimonianza dei sensi materiali infrange il Primo Comandamento. Una tale accettazione è l’adorazione idolatra di più di un Dio.

La Scienza Cristiana rivela che Dio, il bene, Vita, Verità, Amore, è il Tutto-in-tutto, che Si esprime eternamente. L’idea di Dio, l’uomo, è completamente spirituale, sempre unito alla sua fonte divina, incapace di vivere il peccato, la malattia, la morte, l’imperfezione e la miseria, come lo è Dio. L’uomo non ha potere che non derivi dall’Essere, non può essere separato dall’Essere che è Dio e la Sua idea. Dio stesso è l’Ego; l’uomo è la Sua espressione. Questa premessa è il punto d’inizio della Scienza divina, la base del suo ragionamento e della sua dimostrazione.

Meditare in preghiera sull’unità di Dio e la Sua idea ci porta all’identificazione scientifica del sé, nella quale si trova che l’uomo è l’espressione di Dio, non caduto e integro, libero e puro. Realizzando ciò, si prova che il male, in tutte le sue forme aggressive, è un’illusione – la nullità – senza potere, entità, identificazione o presenza, e il peccato, la malattia e la morte vengono riconosciuti come un inganno dei sensi, non una condizione della materia. Qualsiasi cosa voglia oscurare il pensiero o celare la verità e la realtà dell’essere è una suggestione mentale aggressiva e l’uomo a somiglianza di Dio non possiede un’intelligenza tramite cui possa essere tratto in inganno.

Si può trovare la definizione scientifica di governo nella definizione di Chiesa, perché ciò che si fonda e proviene dal Principio divino esprime l’azione e la legge del Principio. Un ordine mondiale migliore deve basarsi su una comprensione spiritualmente scientifica di Chiesa, la Chiesa che il Maestro descrisse come costruita sulla Rocca, Cristo, e che compie le stesse opere da lui compiute. La Chiesa è idea divina. Non ha né potere politico né aspirazioni umani, ma sottolinea il potere invincibile di Dio, Spirito, nella sua universalità che avvolge tutto. Per essere progressiva, duratura e soddisfacente, la struttura della società deve corrispondere maggiormente a questa struttura della Verità e dell’Amore divini.

Lo Scientista Cristiano non è un semplice spettatore; egli agisce. Pertanto, nella sua valutazione della situazione della sua chiesa, della politica del suo paese o dello stato delle nazioni, non si accontenta di stare pigramente seduto a guardare, che sia con approvazione, criticando, con timore o in modo ribelle. Invece, con obbedienza consacrata e attenta alle ispirate esortazioni della sua Leader e attraverso lo studio quotidiano dei suoi scritti insieme alle Scritture, lavora ad ampliare la propria comprensione spirituale e a spiritualizzare il proprio pensiero e la propria prospettiva trovandosi così in accordo con la Verità, mai con l’errore, e riconoscendo la totalità di Dio, la nullità dell’errore e la vera identificazione del sé, ovvero l’unità dell'uomo con Dio.

Nel suo interessante sermone: The People’s Idea of God [L’idea che gli uomini hanno di Dio] Mary Baker Eddy pone l’enfasi sul fatto che il concetto che una nazione ha di Dio ne determina il progresso e l’illuminazione e modella il suo governo. Qui scrive (pag. 1) «Ogni passo di progresso è un passo più spirituale. Il grande elemento della riforma non nasce dalla saggezza umana; non attinge la sua vita dalle organizzazioni umane; piuttosto è lo sgretolarsi degli elementi materiali che si distaccano dalla ragione, la riconversione della legge nella sua lingua originale – la Mente, e l’unità definitiva tra l’uomo e Dio».

Inoltre, la nostra Leader previde il conflitto finale con l’errore e la missione spirituale di coloro che discernono scientificamente il potere del Cristo, Verità e vivono in obbedienza ad esso. Scrive perciò in Scienza e Salute (pagg. 96, 97): «Durante questo conflitto finale, le menti perverse si sforzeranno di trovare modi per compiere ancora più male; ma coloro che comprendono la Scienza Cristiana metteranno un freno al crimine. Aiuteranno ad espellere l'errore. Manterranno la legge e l'ordine, e aspetteranno con gioia la certezza della perfezione ultima».

Compiendo il nostro dovere di cittadini e di membri della chiesa, prendiamo a cuore l’istruzione di Paolo a Timoteo (2 Timoteo 2:15): «Studiati di presentar te stesso approvato dinanzi a Dio: operaio che non abbia ad esser confuso, che tagli rettamente la parola della verità». In questo modo dimostreremo che il governo di Dio è così in terra come in cielo e che l’uomo riflette il governo di Dio e manifesta la Sua gloria nella Scienza eterna.

L. Ivimy Gwalter

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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