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Guarigione da un dolore intenso

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 8 settembre 2020

Originariamente pubblicato sul numero di settembre 2020 de The Christian Science Journal


Una sera, mentre mi coricavo, cominciai a sentire un forte dolore alla coscia. Mentre cercavo di addormentarmi, il dolore divenne una costante pulsazione di intensità crescente. Dato che non riuscivo a dormire, scesi di sotto per pregare e per provare a dormire sul divano, ma il dolore rese molto difficile sdraiarsi o sedersi.

Iniziai ad andare avanti e indietro, a pregare e a cantare inni mentalmente. Siccome il dolore continuava, iniziai a pregare e cantare inni ad alta voce. Mi affidai alle istruzioni che si trovano in Scienza e Salute con Chiave delle Scritture di Mary Baker Eddy di "negare il peccato e affermare la totalità di Dio" (pag. 15). Negai la possibilità di un potere, una causa o un effetto nella materia, riconoscendo che Dio, l'Amore, è l'unico potere, l'unica causa e l'armonia l'unico effetto.

Giorni prima avevo riflettuto molto su un articolo pubblicato nel numero di aprile 2019 del Journal intitolato "Pasqua e la vera guarigione nella Scienza Cristiana" di Susan Booth Mack Snipes [Tradotto per l’Araldo italiano il 22 marzo 2019, ndt]. Nell’articolo si legge che Maria Maddalena andò alla tomba in cerca del Cristo. Dopo aver visto che Gesù era risorto, fu felicissima e considerò la sua risurrezione una “cosa importante" (come infatti era). Ma la cosa veramente importante, per come la vedevo io, era il pensiero ascendente - la migliore comprensione della Vita eterna - che aveva portato a questa risurrezione e in seguito alla dimostrazione finale di Gesù, la sua ascensione al di sopra della materialità. Stavo pensando a quanto sia facile rimanere bloccati sull'idea di resuscitare o guarire il corpo, desiderandolo sopra ogni altra cosa; ma ciò che è veramente necessario è il pensiero ascendente. Quando il pensiero intravede la realtà spirituale della Vita eterna, l'effetto naturale è la risurrezione o la guarigione.

Mentre lottavo quella notte, pensai di rivolgermi a un practitioner della Scienza Cristiana per chiedere aiuto, ma ormai erano circa le 3 del mattino e non volevo disturbare nessuno. Considerai anche di chiamare un practitioner in Europa, dove sarebbe stata un'ora più ragionevole per parlare con qualcuno, ma non avevo i mezzi necessari per applicare i codici nazionali per effettuare la telefonata. Affermai che le mie preghiere erano efficaci anche se il dolore era intenso, e continuai a camminare e pregare per tutta la notte.

Alla fine, alle 7 del mattino, chiamai una practitioner locale. Le sue parole furono utili, ma ancora più utile fu un messaggio angelico che mi arrivò mentre parlava e che mi disse: “È risorto. Le preghiere che ho affermato sono efficaci nell'elevare il mio pensiero alla comprensione spirituale. Il Cristo è risorto, proprio ora, nel mio pensiero. Questo pensiero ascendente è la guarigione”. Immediatamente, il dolore cessò. Mi sdraiai e dormii per un paio d’ore, quindi richiamai la practitioner per ringraziarla del suo aiuto. Il dolore non è più tornato nell'anno che è passato dalla guarigione.

Sono molto grata per questa lezione sull'ascensione spirituale del pensiero e sul suo effetto guaritore.

Susan Boyd
Woodbury, Minnesota, USA

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L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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