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Guarire le moltitudini

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 19 maggio 2020

Originariamente pubblicato sul numero del 1° luglio 1916 del Christian Science Sentinel


Durante un’assemblea in una delle chiese filiali fu discussa seriamente la questione di far sedere le persone ai culti in modo adeguato, e alcuni suggerirono che i membri della chiesa occupassero i posti davanti, così che i ritardatari potessero facilmente sedere. Uno dei membri, riflettendo in preghiera sull'argomento  una volta a casa, giunse alla conclusione che per i membri occupare dei posti specifici a esclusione di altri non avrebbe favorito l'armonia. Se tutti i membri fossero stati seduti davanti, un eventuale nuovo venuto sarebbe potuto andare via senza sentirsi accolto. Ciò le fece venire in mente che il dovere principale nei servizi della chiesa è di accogliere il novo visitatore a porte aperte. Se gli affamati e gli assetati non devono andare via così bisognosi come sono arrivati, durante i culti ogni membro deve fare la sua parte ed essere al proprio posto. Se ogni membro realizzasse di essere pronto e felice di sedersi dove potrebbe svolgere al meglio il lavoro affidatogli da Dio, dove potrebbe soddisfare il bisogno che è suo dovere soddisfare, non ci sarebbe confusione, nessuna egoistica pretesa dei posti a sedere più comodi, ma ognuno sarebbe al posto giusto e l’agio e l'ordine abbonderebbero per tutti.

A dimostrazione di questo pensiero, il membro in questione andò in chiesa sapendo che Dio governava e dirigeva, e che nessun pensiero mortale poteva impedire che si manifestasse la Sua guida. Si ritrovò seduta accanto a due visitatori che non avevano mai partecipato a un culto della Scienza Cristiana ed erano desiderosi di sapere dove avrebbero potuto procurarsi il libro di testo Scienza e salute con Chiave delle Scritture di Mary Baker Eddy. Nelle settimane successive si rese conto che ogni volta che cercava la guida di Dio e andava in chiesa con il pensiero di dare, si trovava vicino a qualcuno che aveva bisogno di aiuto.

Un'ulteriore considerazione portò alla realizzazione che è nostro compito di membri della Chiesa andare in chiesa non tanto per ottenere quanto per dare. Non dovremmo solo andare aspettandoci di trovare nutrimento, ma per comprendere il modo migliore di aiutare coloro che non hanno mai conosciuto il potere di guarigione della Verità. Dovremmo portare con noi una chiara consapevolezza della presenza e del potere dell'Amore divino, una profonda gratitudine per le benedizioni ricevute, uno scopo disinteressato, ciascuno "cercando il proprio bene nel bene che fa agli altri", come dice la nostra Leader (Scienza e Salute, pag. 518). L’andare con tale intento, potrebbe avere un ritorno non benedetto?

Mary Baker Eddy una volta disse a un’allieva, che desiderava ardentemente il giorno in cui nessuno potesse entrare in una chiesa della Scienza Cristiana, non importa quanto malato o afflitto potesse essere, senza essere guarito, e che questo giorno può venire solo quando ogni membro della chiesa studia e dimostra la verità contenuta nella Lezione-Sermone e porta con sé al culto la coscienza così preparata. Se tutti i membri portassero con sé l'amore altruistico richiesto dalla nostra Leader, allora si direbbe delle nostre chiese ciò che si diceva del ministero di Gesù: "E la sua fama si sparse per tutta la Siria: e gli recarono tutti i malati colpiti da varie infermità e da vari dolori, indemoniati, lunatici, paralitici; ed ei li guarì” (Matteo 4:24).

Solo attraverso l'amore altruistico si può realizzare la speranza della nostra Leader. Quando l'Amore divino riempie le nostre chiese fino all'esclusione del sé, le moltitudini le affolleranno come si accalcavano a Gesù, e saranno guarite dai loro dolori e dalle loro sofferenze. Il compimento di questa visione spetta a noi come aderenti ed esponenti dei suoi insegnamenti.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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