Skip to main content Skip to search Skip to header Skip to footer

IL DESIDERIO DI GUARIRE

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 14 dicembre 2020

Originariamente pubblicato sul numero di luglio 2008 de The Christian Science Journal


Si dice che quasi tutte le bambine delle scuole elementari prima o poi sognino di possedere un cavallo, e che quasi tutti i ragazzi che praticano sport sognino di competere alle Olimpiadi o di giocare nelle squadre più importanti di baseball, calcio e via dicendo. Però solo una piccola percentuale di essi realizza poi i propri sogni. In modo simile, è probabilmente vero che quasi tutti quelli che hanno avuto una guarigione mediante la Scienza Cristiana sentano il desiderio di guarire gli altri, ma solo una piccola percentuale realizza quel sogno quanto vorrebbe.

Questo solleva alcune domande: perché una semplice guarigione nella Scienza Cristiana ispira il desiderio di guarire gli altri? Perché così pochi riescono a realizzarlo? Come si può soddisfare questo desiderio?

COSA SUSCITA QUESTO DESIDERIO

Guardando fuori dalla finestra del mio studio in questo preciso istante vedo, dall'altra parte della strada, dei cespugli di forsizia in piena fioritura. La giornata è nuvolosa, ma anche in questa luce attenuata i fiori gialli sono luminosi e vibranti come se fosse un enorme falò.

La forsizia non ha fatto tutto da sola. Un botanico direbbe che le leggi materiali della natura hanno causato la fioritura, ma c'è di più. Per lo Scientista Cristiano che discerne le idee spirituali dove sembrano trovarsi gli oggetti materiali, per il pensatore spirituale che si impegna nella metafisica che «risolve le cose in pensieri e sostituisce gli oggetti del senso con le idee dell’Anima» (Scienza e Salute con Chiave delle Scritture di Mary Baker Eddy, pag. 269), la forsizia è un'idea divina governata dalle leggi di Dio che la fanno sbocciare tinta di un vibrante colore spirituale.

Qualcosa di simile succede con la spinta che si prova ad aiutare gli altri a guarire nella Scienza Cristiana. Il desiderio che una singola guarigione suscita nel nostro cuore non è nostro. Non siamo noi a generare quell’amore così tenero. Uno psicologo potrebbe suggerire una spiegazione umana, ma si sbaglierebbe. Ciò che illumina il cuore dello Scientista Cristiano, scaldandolo improvvisamente con un sentimento prima sconosciuto, è il potere dello Spirito Santo, il fuoco del Cristo, l’amore di Dio per tutta la Sua creazione.

Vogliamo guarire perché non possiamo fare diversamente. L’amore puro come quello di un bambino che ha condotto alla guarigione, porta con sé un desiderio incontenibile e naturale di condividerlo. Le due cose sono collegate come la luce e il calore. Possiamo paragonarci ad un bambino che sorride involontariamente quando il padre entra nella stanza o alla forsizia dal colore fiammeggiante, alla lucciola che brilla naturalmente. Dio opera in noi «il volere e l’operare, per la sua benevolenza» (Filippesi 2:13). Dovremmo sentirci a nostro agio nel provare questo desiderio e lasciare che Dio lo alimenti.

Ogni guarigione mediante la Scienza Cristiana passa per una scoperta o un’intuizione, talvolta minuscola altre volte molto grande, dell’universo spirituale che si trova al di là della materia. È la più grande di tutte le scoperte. È una scoperta più grande e più profonda di quella di un astronomo che ha intravisto una nuova galassia ed è ansioso di raccontarlo al mondo intero, o di quella di un fisico che attraverso calcoli matematici verifica l’esistenza di una nuova particella ed è desideroso di condividere la sua scoperta con i colleghi. 

La scoperta spirituale nella Scienza Cristiana è più grande di queste perché è il discernimento della vera sostanza spirituale che va oltre alla materia stessa. È il discernimento del materialmente invisibile che accompagna la guarigione della Scienza Cristiana, in quanto la guarigione nella Scienza Cristiana si basa sulla comprensione spirituale, e rivela ciò che esiste realmente nel posto in cui sembra invece esservi la materia. È un’intuizione della realtà cosmica, e porta con sé quello che potremmo definire lo stupore dell'amore, il desiderio urgente di condividere questa scoperta con gli altri attraverso la guarigione. Questo desiderio non deve sorprenderci perché è assolutamente naturale. Alcuni vorrebbero gridarlo dai tetti, come ha detto di recente un amico, altri vorrebbero semplicemente essere guidati da Dio per poter condividere silenziosamente tramite la guarigione anche soltanto una piccola parte di ciò che hanno intravisto. Per tutti però è l’amore più disinteressato. Non è per un riconoscimento personale o per profitto: è per la gloria di Dio.

Gesù disse semplicemente: «Il Padre mio opera fino ad ora, ed anche io opero» (Giovanni 5:17).

Anche Mary Baker Eddy fu mossa da questo amore ed espresse il suo sentimento con queste semplici parole:

«Io prego di poter fare quotidianamente del bene ai tuoi per Te, un’offerta pura di Amore cui Dio mi guida»

(Christian Science Hymnal, n° 253).

PERCHÉ QUESTO DESIDERIO NON SEMPRE SI REALIZZA 

Alla maggior parte dei bambini capita di vivere situazioni di competizione. A parte l’essere spintonati da un altro bambino che vuole essere il primo a salire sull'autobus, può essere il desiderio di essere scelti per primi in un gioco a squadre o di sedersi più vicino al narratore di una storia. Alcuni dicono che fa parte della natura umana, ma quando ero ragazzo mio padre allevava cocker spaniel e persino i cuccioli appena nati temporaneamente ciechi facevano a gara per la poppata.

Lo spirito di competizione è profondamente radicato nella vita umana e si estende fino all'età adulta. Persino i discepoli facevano a gara con il loro Maestro per chi dovesse essere il più grande (vedi Marco 9:33, 34), e la moglie di Zebedeo portò i suoi due figli dinnanzi a Gesù affinché li scegliesse (vedi Matteo 20:20–23). Ma non è solo questione di chi possiede il camion o la fattoria più grande, chi vive nella casa più imponente, chi viene eletto alla carica più elevata o corre i 100 metri più velocemente. Considerando la questione ad un livello più profondo, non si tratta alla fine di quali idee prevarranno?

Ogni tendenza del pensiero umano verso ciò che è buono, morale e puro, onesto e intelligente, progressista e nobile, trova resistenza. Qualunque cosa sia migliore delle norme della materia comunemente accettate trova opposizione in quanto rappresenta una minaccia per lo status quo della materia. È l'opposizione al Cristo, o all'amorevole Verità di Dio secondo cui tutte le cose sono spirituali, opposizione perpetrata da quella che Paolo definì la mente carnale, o l'insistenza mesmerica che la materia e le sue leggi governino l’universo. 

L'opposizione della mente carnale è particolarmente acuta verso coloro che desiderano mettere in pratica la guarigione mediante la Scienza Cristiana, e la ragione è che la teologia della Scienza Cristiana colpisce le teorie della materia più profondamente e con maggior successo di qualsiasi altro concetto. Essa porta alla luce la falsità della materia nella scienza, nella teologia e nella medicina. In orgogliosa autodifesa, questi sistemi resistono alla Scienza Cristiana in modo più persistente e sottile di quanto resistano ai sistemi di pensiero concorrenti che si fondano sulla materia. Gli Scientisti Cristiani scoprono che ogni volta che si fa del bene a livello spirituale, il male sembra proprio lì in opposizione a quella bontà, come una palla lanciata in aria che deve tornare giù. Sembra persino che più grande è il nostro spirito di servizio, più insistenti sono le distrazioni del mondo. Un practitioner mi raccontò di una volta che aveva un lavoro particolarmente importante da svolgere per un paziente, e continuava a lasciarsi distrarre dalla domanda su quanta benzina gli restasse in macchina! 

Mary Baker Eddy definisce queste distrazioni dal tenero amore del Cristo magnetismo animale. Questo è il suo termine scientifico che si riferisce al tentativo, attraverso le tentazioni del pensiero, di abbattere il nostro affetto naturale per il bene sostituendolo con un'attrazione verso il male. Qui si va oltre la mera competizione per arrivare a un vero e proprio assalto. Esso o è dannoso per la santità oppure la ignora. La forma maligna non solo soffocherebbe il desiderio di uno Scientista Cristiano di guarire gli altri, ma tenterebbe anche di danneggiarlo, mentre la forma ignorante è troppo ottusa per apprezzare il bene e, per pigrizia, preferisce il male.

Se i ragionamenti spingono a credere di non poter mantenere se stessi e la propria famiglia attraverso la pratica della Scienza Cristiana, di non avere abbastanza comprensione per guarire gli altri o che non si sarebbe mai in grado di attirare pazienti, queste sono ovvie suggestioni del magnetismo animale che sono anche bugiarde, perché Dio sostiene ciò che ispira. Ognuna di queste suggestioni è una cruda opposizione al desiderio naturale di guarire con il sistema che Dio ha dato al mondo per mezzo della Scienza Cristiana, che è il Consolatore promesso da Gesù (vedi Giovanni 16:7). Qualunque cosa si opponga all'adempimento della profezia del Maestro è contraria a Dio e al Suo Cristo e non ha alcuna autorità effettiva.

COME SI PUÒ REALIZZARE QUESTO DESIDERIO 

Se non avete ancora trovato una guida nella pratica della Scienza Cristiana, o non avete fiducia nella vostra capacità di guarire, il dolce amore di Dio compenserà queste limitazioni con altrettanta certezza di quella che abbiamo nel sorgere del sole. «La carità non verrà mai meno», assicura Paolo (I Corinzi 13: 8). Se non capite ancora come scegliere saggiamente i pazienti, o come bilanciare le leggi umane con gli statuti divini, o non capite ancora il perché del non provare a mescolare il trattamento della Scienza Cristiana con sistemi inferiori, o la differenza tra la preghiera scientifica, il trattamento spirituale e la manipolazione mentale, potete trovare ogni risposta in Scienza e Salute con Chiave delle Scritture. Nulla manca a questo libro per guidare totalmente chi pratica la guarigione spirituale. Inoltre, molti possono trovare un utile aiuto nel corso di insegnamento Primario tenuto da uno degli insegnanti autorizzati della Scienza Cristiana, il cui elenco si trova nelle riviste della Scienza Cristiana. È sufficiente fare una ricerca con la parola “teacher” (insegnante) nell’elenco.

Negli Scientisti Cristiani ogni desiderio umile e sincero di guarire gli altri è risvegliato da Dio. 

Il punto è che negli Scientisti Cristiani ogni desiderio umile e sincero di guarire gli altri è risvegliato da Dio e proprio da Lui è supportato e realizzato. È come la forza che fa fiorire la forsizia e allo stesso tempo invia anche la pioggia e il sole che servono a nutrire i fiori. «Non temere, o piccol gregge; poiché al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno» (Luca 12:32).

Senza dubbio, il desiderio di far del bene agli altri mettendo in pratica l’amore cristiano e la guarigione può essere interamente protetto. Il sistema della Scienza Cristiana non è impotente di fronte al male causato da ignoranza o malvagità più di quanto lo sia il sole davanti ad una nube carica di pioggia o di quanto la primavera possa essere frenata dall’inverno. La legge e l’amore di Dio dominano qualsiasi suggestione del male. «Il male non è supremo; il bene non è impotente; né sono primarie le cosiddette leggi della materia, né è secondaria la legge dello Spirito» (Scienza e Salute, pag. 207).

Il desiderio di guarire tramite la Scienza Cristiana è un santo desiderio. Viene da Dio, il quale, oltre a suscitarlo, lo sostiene e soddisfa il desiderio di coloro che hanno fiducia in Lui. La Scienza Cristiana insegna che Dio è onnipotente, quindi il male è impotente indipendentemente dalla forma che sembri assumere. Il male non è più influente dei fantasmi, che le persone di buon senso riconoscono essere immaginari, e nemmeno uno di loro ha mai esercitato alcuna vera influenza. Chi crede ai fantasmi, non ha che da svegliarsi alla verità che Dio è tutto, e smetterà di credervi, come al risveglio da un sogno notturno. 

La Scienza Cristiana ha un destino universale. È inviata da Dio per salvare tutta l'umanità, ogni persona, dal male. Non è una teologia creata dall'uomo che lotta per spiegare i misteri cosmici del bene e del male. Non è un’arma giocattolo carica di teorie umane puntata contro l’animale pazzo del dominio materiale, né una fragile baracca per proteggersi da un tifone che infuria. È il porto sicuro dell'umanità. È il messaggio definitivo e divinamente ispirato di guarigione spirituale da Dio all'uomo che definisce tutta la realtà, e che fu scoperto da Mary Baker Eddy. Ella lo comprese meglio di chiunque altro nella sua epoca e nella nostra. Così descrive la sua scoperta: «Non è una ricerca della saggezza, è la saggezza: è la mano destra di Dio che afferra l’universo, tutto il tempo, lo spazio, l'immortalità, il pensiero, l'estensione, la causa e l'effetto; che costituisce e governa ogni identità, individualità, legge e potere» (Miscellaneous Writings 1883–1896, pag. 364).

La guarigione spirituale è il cuore della Scienza Cristiana. Mary Baker Eddy fondò la Chiesa del Cristo, Scientista, ed esortava tutti i suoi membri ad essere guaritori (vedi il Manuale della Chiesa, pag. 92). Il desiderio di guarire gli altri è naturale per gli Scientisti Cristiani quanto il desiderio dei pettirossi di cantare e della forsizia di fiorire. Chiunque risponde a questo desiderio, risponde a una chiamata di Dio ed è al sicuro. Nessun male esiste per opporsi, ritardare o contrastare il piano di Dio per i Suoi figli, ovvero tutti noi.


 J. Thomas Black è practitioner e insegnante della Scienza Cristiana. È stato membro del Consiglio dei Direttori della Scienza Cristiana.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

Scopri di più su l’Araldo e sulla sua missione.