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L’ECONOMIA DELL’AMORE

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 18 marzo 2020

Originariamente pubblicato sul numero di gennaio 1948 de The Christian Science Journal.


In qualità di studenti della Scienza Cristiana, dobbiamo stare tanto attenti a tenere chiusa la porta della nostra consapevolezza di fronte alle immagini di condizioni economiche perturbate provenienti da tutto il mondo, quanto lo siamo a tenerla chiusa davanti alle suggestioni di malattia, pericolo o discordia. Se accettiamo la realtà della totalità di Dio, non possiamo credere che le cosiddette leggi economiche — inflazione e depressione, scioperi e cicli economici — influenzino il reale benessere dell’uomo. Dobbiamo capire la natura illusoria di una crisi economica tanto chiaramente quanto quella di una malattia fisica. Dobbiamo comprendere che quando realizziamo che la legge dell’Amore infinito opera dappertutto, la salute è perfetta e le ricchezze abbondano. Questa legge dell’economia divina non può mai venir ribaltata, ostacolata o annullata.

Può apparire sorprendente trovare il termine “economia” usato in relazione all’Amore, ma l’armonia e l’equità possono venir dimostrate nel mondo economico solo in proporzione alla nostra comprensione e pratica dell’economia dell’Amore. Quando la verità dell’inseparabile relazione dell’uomo con Dio è rivelata, le condizioni economiche sono poste sotto il controllo dell’Amore, il Principio divino dell’uomo. Mary Baker Eddy scrive nel libro di testo della Scienza Cristiana Scienza e Salute con la Chiave delle Scritture (pag. 423): "Scienza e consapevolezza sono ora entrambe all’opera nell’economia dell’essere secondo la legge della Mente, che alla fine affermerà la sua supremazia assoluta."

La legge di Dio, l’Amor divino, governa l’economia dell’essere dell’uomo. Di conseguenza, non è l’economia umana, bensì l’Amore, la Mente, la Vita, la Verità e il Principio ad avere giurisdizione sull’uomo e sull’universo. Così vediamo che il controllo dell’Amore sull’economia universale si manifesta in fraterna gentilezza; il controllo della Mente in cooperazione intelligente; il controllo della Vita in attività giusta, armoniosa, ininterrotta; il controllo della Verità in onestà e integrità; il controllo dello Spirito in sostanza duratura; e il controllo del Principio in giustizia per tutti. Ciò che dobbiamo fare, per vedere l’economia dell’Amore che opera nella nostra esperienza, è riconoscere che l’Amor divino è la sola base per tutti i fenomeni dell’esistenza e dimostrare questo Amore nella nostra vita di ogni giorno.

In un dizionario la definizione di economia è “la scienza che investiga le condizioni e le leggi che influenzano la produzione, la distribuzione e il consumo dei beni”. Notate come questa cosiddetta scienza, similmente ad altre scienze materiali, guardi agli effetti materiali e poi ne deduca le cause. Mary Baker Eddy aveva una chiara percezione di questa caratteristica della scienza fisica. A pagina 124 di Scienza e Salute, in corrispondenza del sottotitolo a margine «La scienza fisica è una credenza cieca», fa delle affermazioni illuminanti riguardo alle deduzioni della scienza materiale che sono prive fondamento. La conclusione del paragrafo recita: «Non avendo né potenza morale, né base spirituale, né un sacro Principio suo proprio, questa credenza scambia l’effetto per la causa e cerca di trovare vita e intelligenza nella materia, limitando così la Vita e aggrappandosi saldamente alla discordanza e alla morte. In una parola, la credenza umana è una conclusione cieca tratta da un ragionamento materiale. Questo è un senso mortale limitato delle cose, che lo Spirito immortale mette a tacere per sempre».

L’economia divina dell’universo, sotto il controllo dello Spirito infinito, è l’esatto opposto delle credenze della mente mortale riguardo all’economia. Le limitanti leggi dell’economia umana non sono realmente delle leggi; sono credenze. Nel regno dello Spirito, la legge di Dio mantiene l’uomo quale espressione della vera sostanza. Dunque il sostentamento dell’uomo è costante, ininterrotto e illimitato, poiché sgorga dalla sorgente infinita ed eterna. Dio, perfetto, si manifesta sempre in un uomo e un universo perfettamente forniti di ciò che necessitano e perennemente in attività. L’Amor divino, unica causa e unico creatore, è tutto sostanza e questo Tutto è sufficiente per l’interezza della creazione dell’Amore. L’uomo non può mancare nemmeno per un istante di ricevere le ricchezze dello Spirito, ricchezze che l’Amore dona, poiché in nessuna circostanza l’uomo è mai separato dal suo Principio infinito, Dio. L’uomo e l’universo riflettono Dio nella Sua immutabile prosperità, nella Sua illimitata armonia, nel Suo bene perpetuo. L’universo di Dio non ha mai deviato dalla perfezione. Questi fatti spirituali sono i fondamenti dell’economia dell’Amore.

È interessante che gli esperti di finanza ammettano che il mercato azionario è un barometro del pensiero degli uomini. Quindi, per poter aiutare a stabilizzare l’economia umana è importante che ci accertiamo di riconoscere mentalmente che il controllo assoluto dell’uomo è detenuto dall’Amore e non dalla paura, dallo Spirito e non dalla materia, dal bene e non dal male. Così facendo, vediamo che l’abbondanza di pensieri divini non è soggetta a flussi e riflussi, o a via vai, come avviene nei cicli. La cosiddetta legge dell’economia che afferma che ci sono depressioni e inflazioni cicliche non è basata sulla legge di Dio, bensì su una cosiddetta legge della fisica secondo la quale ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Nella Scienza, invece, noi sappiamo che non esiste mai alcuna forza opposta all’attività dell’Amore. Noi smettiamo di aver paura che ci possano essere fluttuazioni nella giusta attività quando realizziamo che l’Amore include tutto, è onnipotente ed è tutto azione. L’apostolo Giovanni scrisse (I Giov. 4:18): «Nell’amore non c’è paura; anzi, l’amor perfetto caccia via la paura». E oggi sappiamo che non c’è posto per la paura perché tutto lo spazio è davvero ricolmo d’Amore.

Un termine familiare nel campo dell’economia è “beni”. Deriva dalla parola “bene”, ma viene usato da così tanto tempo per indicare merci materiali che il suo significato originario è stato perso di vista. Il nostro bisogno fondamentale non è quello di beni materiali, bensì quello del bene spirituale, espresso in qualità spirituali, quali grazia, gratitudine, saggezza, amore spoglio del sé e così via. Non c’è mai una variazione nell’illimitato approvvigionamento del bene, la nostra vera sostanza. Comprendendo che il bene infinito è la sostanza della Mente e la Vita dell’uomo, ci rendiamo conto che ad ogni nostro bisogno è già stato provveduto dal nostro amorevole Padre-Madre Dio.

Talvolta il pensiero limitato della mente mortale argomenta che dobbiamo moltiplicare la materia per ottenere sufficienti risorse. Ma la legge superiore dell’Amore, dello Spirito, dice che incrementiamo la nostra realizzazione del vero sostentamento dividendo, condividendo, riconoscendo che il bene è spirituale ed abbondante e che la porzione del nostro prossimo è tanto soddisfacente quanto la nostra, poiché l’Amore è infinito e imparziale.

Gesù lo dimostrò sfamando le moltitudini. E la nostra Leader, fa riferimento a questo genere di moltiplicazione in Scienza e Salute (pag. 206): «Nel rapporto scientifico tra Dio e l’uomo, troviamo che ciò che benedice uno benedice tutti, come mostrò Gesù con i pani e i pesci — poiché la fonte del sostentamento non è la materia, ma lo Spirito». Il realismo della Scienza Cristiana rende evidente che l’uomo beneficia di un sostentamento illimitato poiché l’uomo è il riflesso dello Spirito, la sostanza una, Dio. Comprendendo il vero status dell’uomo, che è incessantemente benedetto da suo Padre, non avremo mai la sensazione di doverci privare di qualcosa per poter dare agli altri, né temeremo mai che qualcuno possa derubarci della nostra legittima eredità di bene.

Il genere umano può lottare per elevarsi con le proprie forze mantenendosi retto e onesto. Ma essere retti e onesti non fa altro che aprire la strada per allineare i nostri pensieri con il Principio divino in modo da poter dimostrare la continua unità dell'uomo con Dio e percepire in misura sempre crescente l’infallibile perfezione del vero business dell’uomo, che consiste nel riproporre l’immagine della Vita che è Dio.

Ad esempio, va da sé che l’applicazione dell’economia dell’Amore ai problemi delle attività umane richiede che a guidarci sia il senso spirituale e non quello corporeo. Invece di temere che l’avidità, l’egoismo o la brama di potere possano avere un peso, dobbiamo riconoscere che Dio è l’unica causa e che l’uomo, il Suo effetto, è retto, onesto e amorevole. Così possiamo contribuire a far emergere rapporti armoniosi e ad evitare scioperi o lo sfruttamento dei lavoratori. Le suggestioni come «sono povero», «sono disoccupato», «manca la mano d’opera» provengono dalla stessa fonte che afferma: «sono malato». Per annullare tali suggestioni, proprio come nella guarigione delle malattie, dobbiamo vedere l’uomo come è davvero, l’idea di Dio, mai separato neppure per un istante dall’Amore o da una qualsivoglia qualità di abbondanza spirituale, giusta attività e profusione di saggezza. Allo stesso modo possiamo riconoscere che questa stessa verità è valida per il nostro prossimo in ogni luogo.

Un giovane, che si trovava senza lavoro in un periodo in cui il tasso di disoccupazione era molto elevato e che temeva molto per il suo futuro, cercò aiuto nella Scienza Cristiana per trovare un lavoro. Gli venne richiesto di studiare l’interpretazione spirituale del Salmo 23, a pagina 578 del libro di testo della Scienza Cristiana, correlata al poema di Mary Baker Eddy «Pasci il mio gregge» (Feed My Sheep, Poems, pag. 14). Il suo modo di pensare mutò gradualmente ed egli divenne più amorevole e maggiormente disposto ad ascoltare le indicazioni di Dio. Comprese che la sua vera necessità era saziare la sua fame e sete di giustizia e che l’Amore vi stava provvedendo, per il fatto che la consapevolezza della presenza di Dio è permanente grazie alla legge spirituale. Egli espresse gratitudine per il fatto che il bene illimitato era già suo, poiché, in quanto immagine e somiglianza di Dio, egli era sempre l’espressione dell’essere di Dio. La paziente e persistente realizzazione di questa unità con Dio, che provvede tutto il bene, e la riconoscenza per la giusta attività sempre presente e per il vero successo, portarono la guarigione. Un favore, fatto tempo addietro e di cui non si ricordava più, si rivelò essere la strada che lo condusse a ottenere un impiego soddisfacente.

Questa esperienza gli dimostrò quanto sia efficace la legge che si fonda sull’economia dell’Amore nel risolvere i problemi umani. La verità riguardo all’economia divina è il fondamento dell’armonia. Quando comprendiamo l’attività dell’Amore, troviamo pace nelle nostre occupazioni; quando comprendiamo l’attività della Verità, ci rendiamo conto della perfezione manifesta; quando comprendiamo l’attività della Vita, troviamo la salute; quando comprendiamo l’attività dell’Anima, esprimiamo gioia; quando comprendiamo l’attività dello Spirito, si rivela l’abbondanza. Il risveglio del nostro vero sé, che riflette eternamente l’attività divina, cambia il nostro punto di vista sulla Vita e rende armoniose tutte le nostre attività.

Comprendendo che l’uomo e l’universo sono controllati divinamente in armonia e perfezione, il modello senza difetti dell’economia dell’Amore si sviluppa nelle nostre attività. L’operare del Principio divino e l’universalità del bene assicurano un equo punto d’equilibrio tra domanda e offerta. Divenendo consapevoli del fondamento della struttura economica dell’universo nel Principio, ci rendiamo conto che la produzione, la distribuzione ed il consumo sono in perfetto equilibrio. Stabilendo e mantenendo queste verità per noi stessi e per tutto il genere umano, contribuiremo effettivamente a portare alla luce il fatto scientifico che l’economia del mondo intero è radicalmente sotto il governo dell’Amore infinito.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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