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"La portavoce della Scienza Cristiana"

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 24 aprile 2020

Originariamente pubblicato sul numero di gennaio 1963 de The Christian Science Journal


In Miscellany, Mary Baker Eddy definisce la Chiesa del Cristo, Scientista, come "portavoce della Scienza Cristiana."

La citazione completa è la seguente: "La chiesa è la portavoce della Scienza Cristiana,—la sua legge e il suo vangelo sono conformi a Cristo Gesù; le sue regole sono salute, santità ed immortalità,—pari diritti e pari privilegi, uguaglianza tra i sessi, rotazione nelle cariche” (pag. 247).

Quanto i membri di questa chiesa, leali alla sua organizzazione, vivranno con coerenza la loro religione, tanto simili saranno ad una luce che raggiunge gli angoli più estremi del globo, dissipando le tenebre della materialità.

Quando l’autrice di quest’articolo era una giovane stenografa di un ufficio legale ed era agli albori dello studio della Scienza Cristiana, rimarcò un giorno ad un collega d’ufficio che non riusciva a capire Dio né la Scienza Cristiana, e che non vedeva davvero alcuna utilità nel proseguire l’argomento. Al che il collega in questione, che era uno Scientista Cristiano, le rammentò un gesto amorevole che lei aveva appena compiuto nei confronti di una delle ragazze dell’ufficio di cui lei stessa era responsabile, dicendole: "Quell’amore che hai appena espresso appartiene a Dio”. Ella comprese quello che il collega voleva dire e capì che poteva esprimere l’amore dell’Amore di giorno in giorno e di ora in ora mentre svolgeva le sue attività. Così incoraggiata, iniziò a frequentare i culti della chiesa e presto divenne membro attivo di questo movimento mondiale.

Poiché la chiesa è "la portavoce della Scienza Cristiana," sappiamo allora che le verità che esprime dovrebbero essere evidenti nella vita del singolo Scientista Cristiano, e l’amore è uno dei principali fattori. Il maestro cristiano, Cristo Gesù, predicò e visse una vita d’amore. L’amore è il linguaggio universale. Mary Baker Eddy dichiara: "L’amore, che sia vissuto nel grande o nel piccolo, è l’esemplificazione di Dio, che governa le amministrazioni, le produzioni, i diritti umani, la libertà, la vita” (ibid., p. 287).

Proprio come la pratica forma il musicista, il fisico, l’avvocato, il nuotatore, lo stilista, così la pratica delle virtù cristianamente scientifiche e della legge di Dio forma lo Scientista Cristiano.
Se noi, da Scientisti Cristiani, stiamo davvero crescendo spiritualmente, chi cerca la verità non mancherà di trovarci. Se edifichiamo in noi stessi una vita spirituale migliore, è inevitabile che il mondo spianerà una strada diretta alla porta di ogni chiesa della Scienza Cristiana.

Nella Scienza Cristiana, tutte le volte che preghiamo, dobbiamo sapere che la vera preghiera abbraccia tutta la comunità, l’intera città e persino il mondo. Come recita l’inno 229 dell’Innario della Scienza Cristiana:

Le candide ali dello Spirito Santo
Invisibili discendono, sopra la testa di tutti.

La cooperazione in chiesa, fondata sulla comprensione e sullo sviluppo spirituali, ridesta i suoi membri e amplifica la nostra Causa. Dice a tal proposito Arnold J. Toynbee (un famoso storico inglese, ndt): "La cooperazione accresce enormemente la possibilità di valorizzare le potenzialità dell’Uomo di esercitare il potere”. Dietro alla vera cooperazione sta l’amore. Attraverso l’amorevole cooperazione incominciamo a intravedere quell’unità che è sempre esistita fra Dio e l’uomo e che si manifesta nella scena umana come un’interattività armoniosa che permette alle verità della Scienza Cristiana di raggiungere il genere umano.

La Scienza Cristiana presenta al mondo un’attività dove la realtà viene portata alla luce, e il nostro Maestro ci spiega come avviene quando dice: "Il Padre mio opera fino ad ora, ed anche io opero" (Giov. 5:17). "Operare" fa parte del “motto della Scienza Cristiana" della nostra Leader: “Il motto della Scienza Cristiana è: 'Operate—operate—operate—vegliate e pregate” (Messaggio a La Chiesa Madre per il 1900, pag.2).

Operare amorevolmente, onestamente, instancabilmente, costantemente e umilmente, in chiesa e per la chiesa, non soltanto potenzierà questa grande luce, che sta guidando fuori dalle tenebre migliaia di persone che soffrono e sono senza speranza, ma schiuderà nell’esperienza di ciascuno un senso di bene fino a quel momento sconosciuto ed inimmaginabile. Tale opera sarà spoglia del sé e non sarà basata sulla soddisfazione e sulla gloria personali.

È necessaria una grande energia spirituale per diffondere il Vangelo di Cristo tramite "la portavoce della Scienza Cristiana”, la Chiesa del Cristo, Scientista. Alcuni elementi di tale energia sono l’amore, la gioia, l’entusiasmo, la saggezza, la spontaneità, l’integrità, la purezza. Dobbiamo quindi assicurarci che le qualità contrarie, come la gelosia, la mancanza di gioia, l’indolenza, la stupidità, la disperazione, la disonestà e l’immoralità non si servano di noi impedendoci di contribuire al progresso e allo sviluppo della chiesa. Nella misura in cui esprimeremo la vera energia – e ci sono grandi opportunità di farlo lavorando per la chiesa – trasmetteremo la Causa della Scienza Cristiana. Le occasioni che abbiamo, di esprimere l’energia divina, sono illimitate.

Lo sviluppo individuale delle virtù cristiane, grazie all’opera volonterosa che in chiesa ha lo scopo di esemplificare il Cristo, Verità, attirerà alle porte della chiesa tutti quelli che hanno sete di spiritualità, la ricercano e sono di mentalità aperta, benedicendo così sia la comunità che se stessi.

Ogni membro della chiesa ha qualcosa di importante, di vitale e di personale da offrire alla sua chiesa e, tramite lei, alla sua comunità, alla sua città, al mondo. Man mano che scopriamo di cosa si tratta e lo condividiamo, mettiamo in pratica gli insegnamenti del Maestro, ovvero stabiliamo la Scienza del Cristianesimo nella nostra vita individuale.

Una modalità di comportamento efficace nel lavoro per la chiesa è quell’entusiasmo profondo e spirituale che si fonda sul nostro amore per Dio, per il Suo Cristo, per la nostra Leader e per il nostro prossimo. Se il nostro lavoro, benché corretto in ogni dettaglio, viene svolto senza entusiasmo, potrebbe non essere proficuo. Paolo esprime così questo concetto: "Qualunque cosa facciate, operate di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini" (Colossesi 3:23) e "Fate tutto alla gloria di Dio" (I Cor. 10:31).

Amiamo l’umanità abbastanza da pregare ogni giorno per essere guidati a presentare la Scienza Cristiana al pensiero ricettivo? La Scienza Cristiana è equipaggiata per educare il mondo in Cristo, la vera idea di Dio. È proprio per mezzo della chiesa che la Scienza Cristiana parla al mondo. Ecco perché dobbiamo operare nella chiesa e continuare ad operare e operare e operare finché il mondo scoprirà la vera idea di se stesso.

Possiamo pensare alle parole di Gesù a proposito del Cristo: "Io son la porta; se uno entra per me, sarà salvato, ed entrerà ed uscirà, e troverà pastura" (Giov. 10:9), qualora intendiamo riflettere sulla missione guaritrice della chiesa, "la portavoce della Scienza Cristiana”.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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