Recentemente, nella Bibbia ebraica, ho trovato incoraggiante la lettura della storia di Eliseo che recupera una testa d’ascia caduta in acque profonde. Eliseo prega e la testa d’ascia affiora in superficie. Ho letto questa storia molte volte, ma questa volta mi sono resa conto che poteva essere una storia valida anche per noi — un invito a considerare in modo simile un altro genere di “pesi” nella nostra vita.
Non parliamo forse dei problemi che abbiamo definendoli come pesi sullo stomaco? O non diciamo di aver toccato il fondo, considerando dunque il problema come un pesante pezzo di piombo?
Gesù Cristo ci incoraggia a dare più peso alla nostra fede attraverso la crescita nella comprensione spirituale. Egli afferma: “Io vi dico in verità; Se aveste fede e non dubitaste, non soltanto potreste fare quel ch’è stato fatto... ma se anche diceste a questo monte: Togliti di là e gettati nel mare, sarebbe fatto”.
Nel mio studio della Scienza Cristiana ho appreso che proprio quando ci troviamo ad affrontare dei problemi che ci paiono irrisolvibili (come una testa d’ascia caduta nel greto di un fiume) l’essere spirituale, che è tutto vita, costituisce un progressivo sviluppo in cui al bene segue altro bene.
Quelli che potremmo definire i superpoteri del Cristo, la presenza attiva e guaritrice di Dio, sono attivi nella nostra esperienza. Quando preghiamo, affermando mentalmente questa verità; e rifiutando sistematicamente ciò che non si dimostra all’altezza della presente bontà di Dio, davvero le montagne si spostano e le teste d’ascia galleggiano. Mary Baker Eddy scrive: “Il pensiero umano deve liberarsi dalla materialità e dalla schiavitù che ha imposto a se stesso”. Così, sono arrivata a capire che i pesi sono mentali e che la preghiera è in grado di rimuoverli.
Perciò oggi, quando mi trovo ad affrontare un problema apparentemente irrisolvibile, mentre prego, affermo: la testa d’ascia può galleggiare. Lo spirito è reale, buono e potente. Questo modo nuovo e creativo di restare vigili e lucidi ha già portato alla soluzione inaspettata di un problema finanziario che stavo affrontando — e ora mi aspetto ancora di più!