Una mattina mi sono svegliata presto pensando a Giuseppe, un personaggio di cui si narra nelle Scritture ebraiche. Per tutta la vita è sempre rimasto vicino a Dio, esprimendo compassione intelligente e una buona etica professionale, ed è riuscito a riconciliare e ricollegare la sua famiglia. Egli è considerato in tutti i sensi un esempio su come condurre una vita fondata su Dio.
Tuttavia, quando seppe che in Egitto sarebbe arrivata una carestia, non poté fermarla. Il Faraone all’epoca gli aveva chiesto di interpretare un sogno che aveva fatto, e Dio, o intelligenza divina, diede a Giuseppe la capacità di farlo. Così, interpretando il sogno, profetizzò che ci sarebbe stato un periodo di grande abbondanza, seguito da uno di carestia.
Il Faraone chiese allora a Giuseppe di guidare il paese negli anni successivi e di gestire il flusso delle risorse. Giuseppe lo fece e riuscì persino ad aiutare i paesi limitrofi con rifornimenti di provviste, quando questi ne avevano bisogno. Era tipico di lui affidarsi alla grandezza e alla profondità della bontà di Dio per avere sostegno in quel periodo.
Ripensando a questo racconto, rimasi colpita da un pensiero in particolare. Sebbene sapesse che stava per arrivare la carestia, Giuseppe non poté fermarla. Ciò nonostante, era normale per lui attingere al potere dell’amore di Dio, e così fu in grado di aiutare tutti a superare quel momento difficile e molte, molte persone ne furono benedette.
Oggi, mentre molte persone stanno pregando per superare lo sconvolgimento causato dalla pandemia, mi incoraggia molto pensare alla risolutezza con cui Giuseppe si affidava alla stabilità della bontà di Dio, anche durante la lunga carestia. Qualsiasi cosa ci troviamo ad affrontare oggi, possiamo lasciarci guidare dalla bontà di Dio che ci aiuta a percorrere un cammino ricco di benedizioni.
Possiamo essere testimoni incrollabili dell’immensità della sollecitudine di Dio. L’amore di Dio, immenso e ininterrotto, è espresso con forza da Mary Bakr Eddy in Scienza e Salute con Chiave delle Scritture: “La profondità, la distesa, l’altezza, la potenza, la maestà e la gloria dell’Amore infinito riempiono tutto lo spazio”. Quindi conclude: “Questo è quanto basta!”