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Una testimonianza da Milano: pace spirituale ritrovata durante una pandemia

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 13 maggio 2020

Originariamente pubblicato sul numero del 07 maggio 2020 del Christian Science Sentinel


Vivo a Milano, una delle città che più sono state colpite dalla pandemia globale. Siano stati messi in un lockdown quasi totale sin dall’inizio, e mentre scrivo questo articolo, a fine aprile, siamo ancora in pieno isolamento. Ci è stato ordinato di restare a casa e di uscire solo per fare la spesa o per una breve passeggiata intorno all’isolato. Persino le campane delle chiese, ai cui rintocchi in Italia siamo  abituati, hanno smesso di suonare. 

Non è stato facile. Le statistiche sconvolgenti sulla sofferenza, la crescente preoccupazione per il futuro e adesso il disastro economico incombente, tracciano un quadro alquanto inquietante. Tuttavia, la gioia e la creatività che i miei compatrioti hanno espresso nel mezzo di tutto ciò, sono state davvero di grande ispirazione. Dagli applausi agli operatori sanitari, ai canti dai balconi e dai tetti per risollevarsi reciprocamente il morale, questo atteggiamento  ha mostrato che la bontà non può essere soffocata, né si può estinguere.

Da quando è iniziato il lockdown, avendo familiari e amici sparsi qua e là, sono stata inondata da domande per avere i dettagli sulla situazione e ovviamente anche su come stavamo. Ho sentito quindi da subito il bisogno di pregare, per trovare pace e ho deciso di rileggere il capitolo “Creazione” dall’opera principale di Mary Baker Eddy, Scienza e Salute con Chiave delle Scritture. Mai come in questo periodo, sono stata così grata a questo libro e agli altri scritti di Mary Baker Eddy sulla spiritualità e sulla guarigione cristiana. Grazie a loro, e grazie alla Bibbia sulla quale si basano gli insegnamenti della Scienza Cristiana, l’umanità ha a disposizione degli strumenti  per elevare il pensiero a una visione più spirituale della vita—della famiglia, degli amici, dei colleghi e delle nazioni—per aiutare tutti quanti a trovare, indipendentemente dalla sfida o dalla situazione, la pace e il conforto che cercano. E, cosa ancora più importante, per saper riconoscere che tutto è possibile a Dio, compresa la guarigione da qualsiasi malattia, anche da quella che si presume sia stata causata da un virus.

Mentre leggevo questo capitolo, ho trovato un paio di passaggi che mi hanno fatto sentire quella pace e quel conforto di cui avevo bisogno e mi hanno aiutata a stabilire un punto di partenza per le mie preghiere: “La Mente divina è la sola causa o Principio dell'esistenza. La causa non esiste nella materia, nella mente mortale o in forme fisiche” (p. 262). Scienza e Salute introduce questo concetto affermando che partire da questa premessa vuol dire “cominciar bene,”  e quindi possiamo “finir bene”, ovvero giungere alle giuste conclusioni riguardo alla vita e alla salute. Il capitolo continua, spiegando che si comincia bene quando si riconosce che l’uomo (ossia ognuno di noi) è la creazione di Dio, il riflesso spirituale e perfetto dell’essere di Dio e anche che la materia non può dare origine o creare alcunché di buono o di cattivo, perché Dio è l’unico creatore che crea soltanto ciò che è spirituale e inoffensivo. 

Lo studio di questo capitolo mi ha fatto capire più profondamente che qualunque sia l’immagine che i sensi materiali ci mostrano, sostanzialmente non è mai la nostra realtà. La realtà spirituale è sempre Dio e la Sua creazione, che Egli tiene fra le Sue braccia, amandola, proteggendola e riempiendola di amore, di gioia e di felicità. Nessuno tipo di credenza materiale, compresa la comune convinzione della necessità di dover temere un virus, potrà mai entrare nell’uomo spirituale. Questa verità ci dà la forza di affrontare con calma e senza paura tutte le pretese di un habitat inquinato, di un corpo malato o di pensieri angosciati. 

Grazie a questo studio, sono riuscita a sentire la pace di Dio e a mia volta irradiare questa pace tutte le volte che ho avuto  l’occasione di condividere con gli altri queste verità spirituali, verità che abbattono questo muro tangibile eretto dall’apprensione per la salute e per il futuro dell’economia del nostro paese.

Sebbene abbia superato le tante paure della pandemia, la settimana scorsa sono stata nuovamente messa alla prova. Mentre ero in fila per entrare al supermercato, mi sono lasciata prendere dal panico vedendo che la guardia all’ingresso misurava la temperatura a tutti i clienti prima di farli entrare uno alla volta. Mentre facevo la coda mi stavo godendo un po’ di quel bel sole primaverile e quindi ero calda, così ho iniziato a pensare: “E se la mia temperatura corporea è più alta del dovuto? Mi manderanno via pensando che sono ammalata?” 

In pochi secondi sono stata inondata da pensieri negativi. Rendendomi conto che stavo scivolando nel panico mi sono immediatamente fermata pensando al passaggio sopracitato di Scienza e Salute e ho capito che mi stavo facendo delle domande sbagliate e che quindi i miei pensieri erano fondati su delle premesse errate. Allora ho cominciato a ragionare in modo corretto: non sono una donna mortale e vulnerabile, ma un’idea spirituale a immagine e somiglianza di Dio, che riflette i pensieri belli e puri della Mente divina espressi in salute, gioia e assenza di paura. Questa verità universale, che vale per tutti, ha immediatamente dissipato le mie paure e messo a tacere il fiume di dubbi e di inutili congetture. Ero nuovamente in pista, e ovviamente ho fatto la spesa e sono tornata a casa. 

Quest‘esperienza ha sottolineato l’importanza di essere spiritualmente vigili, ovvero l’avere il pensiero sempre allineato con Dio per vedere soltanto la Sua creazione perfetta ogniqualvolta appare il suo opposto. È così che ci difendiamo contro le suggestioni della malattia o della mancanza e ci evitiamo di  soffrire a causa loro. Mary Baker Eddy nel Manuale de La Chiesa Madre scrive: “Sarà dovere di ogni membro di questa Chiesa di difendersi giornalmente contro le suggestioni mentali aggressive …” (p. 42). 

Questi  eventi  hanno anche dato agli Scientisti Cristiani qui in Italia l’opportunità unica di riflettere sul concetto di chiesa in modi nuovi e di dimostrare la continuità e l’indistruttibilità del concetto spirituale di Chiesa come viene definita, in parte, in Scienza e Salute così: “La struttura della Verità e dell‘Amore;…” (p. 583). Siccome non possiamo incontrarci per i culti nei nostri edifici, ci  “incontriamo” virtualmente. Il risultato è che ho percepito una meravigliosa sensazione di unità con tutti gli Scientisti Cristiani presenti e non, in Italia, uniti in preghiera per il genere umano fino a vedere la diminuzione della paura e della malattia, ovvero i “segni che accompagnano” la parola di Dio, Verità divina (Marco 16:20). 

Forse in Italia le campane delle chiese non suoneranno per un po’, ma niente potrà mai far tacere il suono dolce e sommesso della Verità, che raggiunge i cuori ricettivi in ogni angolo della terra e libera l’umanità dalle catene della paura e della mortalità.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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