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"La guarigione non è solo una coincidenza?"

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 8 ottobre 2021

Originariamente pubblicato sul numero del 18 gennaio 2021 del Christian Science Sentinel


Questa è stata la domanda sincera di un visitatore della Sala di lettura della Scienza Cristiana in cui prestavo servizio come bibliotecaria. Sebbene non potessi sapere cosa intendesse esattamente, di solito il punto cruciale di questo genere di domande è: "Dio è reale?" o “Com'è possibile guarire mediante la preghiera?" Gli assicurai che la guarigione che avviene mediante la preghiera, così come l'avevo messa in pratica con la Scienza Cristiana, non è una coincidenza.

Quando si guarisce con la preghiera, si vedono prove tangibili della realtà della creazione perfetta di Dio, Spirito, nella propria vita. La preghiera, come intesa nella Scienza Cristiana, nasce da qualcosa di più della necessità superficiale di guarire un disturbo fisico. Grazie ad essa, infatti, arriviamo a comprendere la nostra vera natura spirituale di espressione di Dio, Spirito, che è l'unica fonte di armonia. Guarire con la preghiera non è una coincidenza, ma significa far emergere questa armonia infinita e universale nel nostro pensiero e, di conseguenza, nella nostra salute ed esperienza.

Alcuni presumono, tuttavia, che, se non è una coincidenza, la guarigione con la preghiera deve essere un miracolo. Ma Dio non è qui un minuto per poi sparire nel successivo. Dio non si presenta il tempo di intervenire a caso nella nostra vita per poi andarsene, ma è sempre con noi. Questo è ciò che Cristo Gesù insegnò e dimostrò effettuando guarigioni durante tutto il suo ministero. Questo spiega anche perché alcune persone hanno avuto delle guarigioni che non sono in grado di spiegare e perché altre, pur non studiando la Scienza Cristiana, hanno notato che tali guarigioni non sono necessariamente miracolose, perché riconoscono che possiamo occuparci della nostra salute modificando ciò che pensiamo.

La visione che Dio ha di me come Sua immagine e somiglianza spirituale non è mai cambiata né potrebbe cambiare.

Un esempio di come mi sono occupata della mia salute modificando il mio modo di pensare avvenne un giorno che stavo provando diversi colori di vernice all'esterno della mia futura casa. Mentre mi allungavo verso l’alto con un pennello, mi gocciolò della vernice in un occhio. Siccome mi trovavo in un cantiere edile, non c'era acqua corrente per sciacquare l'occhio; non vedendo bene, non potevo guidare per tornare a casa, e mio marito, che era a un'ora di distanza, non poteva aiutarmi. Normalmente, in situazioni del genere, si va al pronto soccorso, ma io ero calma e avevo fiducia in Dio al punto che sentii di poter gestire la situazione con la sola preghiera.

Ragionando su una base spirituale, capii che Dio, che è Spirito ed è il bene infinito, è l'unica realtà, il che significa che qualsiasi cosa dissimile dallo Spirito o dal bene è un'irrealtà. Focalizzandomi sull'idea che Dio è buono e che io facevo parte della buona creazione di Dio, riuscii a rimanere calma, anche con i residui chimici che mi bruciavano nell’occhio. Tranquillizzata dalla preghiera, notai una bottiglia di plastica con dentro un po' d’acqua e la usai per pulirmi quel tanto per riuscire a vedere. Così fui in grado di tornare a casa.

Vedendo l'occhio nello specchietto retrovisore dell'auto, ebbi la tentazione di cedere alla paura, ma continuai ad aggrapparmi all'idea che la mia esperienza poteva coincidere solo con Dio, il bene. Mentre stavo ripulendo l’occhio dal resto della vernice sul lavandino di casa, lo vidi riflesso nel rubinetto, dove appariva con una forma distorta così come la testa, che risultava di una strana forma oblunga, come se mi trovassi in una divertente casa degli specchi. Piuttosto che spaventarmi, questa immagine mi fece tornare in mente che vedermi in questo modo era di per sé una visione distorta della mia vera identità. In preghiera, vidi che se Dio, Spirito, è Tutto, allora la materia è nulla e non ha intelligenza né per soffrire né per sistemarsi da sola o guarire. Pregai per riconoscere che la visione che Dio ha di me come Sua immagine e somiglianza spirituale non è mai cambiata né potrebbe cambiare. La scopritrice della Scienza Cristiana, Mary Baker Eddy, spiega nel suo libro di testo, Scienza e Salute con Chiave delle Scritture: «Non vi è né vita, né verità, né intelligenza né sostanza nella materia. Tutto è Mente infinita e la sua infinita manifestazione, perché Dio è Tutto in tutto» (pag. 468). Vidi che la mia identità era in realtà del tutto spirituale, non materiale.

Continuando su questa linea di ragionamento, sapevo che dovevo solo cambiare il mio punto di vista. Continuai a pregare meditando su queste idee e con la comprensione che siamo uno con Dio. Quando mio marito tornò a casa, pregammo insieme per un'ora e traemmo conforto da questa idea esplicitata in Scienza e Salute: «Gli infortuni sono sconosciuti a Dio, o Mente immortale, e noi dobbiamo abbandonare la base mortale della credenza e unirci alla Mente una, allo scopo di sostituire alla nozione di caso fortuito il giusto senso della direzione infallibile di Dio, e mettere così in luce l’armonia» (pag. 424).

Pregai finché riuscii a riposare. Al mio risveglio, più tardi quel giorno, mi sentivo meglio, ma continuai a pregare finché non mi sentii completamente a mio agio. La preghiera portò la comprensione che Dio è tutto e riempie tutto lo spazio; questo significa che, spiritualmente, nessuno può mai trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Questa idea spirituale mi colpì al punto che il giorno seguente mi sembrò che l’incidente non fosse mai realmente accaduto. Da quel giorno, la guarigione fu permanente. Non ho più avuto problemi agli occhi o alla vista nell'anno passato dall’incidente.

Quindi, la guarigione è una coincidenza? O Dio stava in qualche modo intervenendo per aiutare?

Nessuna di queste due ipotesi spiega una guarigione della Scienza Cristiana. Pregare per riconoscere che tutti siamo spirituali e in unità con Dio ha fatto sì che invece di avere una visione materiale distorta della mia identità vedessi chiaramente me stessa come creazione di Dio. E ciò ha modificato la mia esperienza. La bontà di Dio è proprio qui in ogni momento e porta guarigione. Per me non è stato un caso se sono riuscita a mantenere la calma durante quell'esperienza. Non è stato nemmeno un caso che una chiara comprensione di queste idee spirituali abbia portato alla guarigione dell’occhio.

Questa, insieme a molte altre guarigioni avvenute grazie alla preghiera nella mia vita e nella vita degli altri, dimostra che possiamo trovare la guarigione comprendendo Dio più a fondo. Scopriamo che la nostra vita non è soggetta al caso, ma è invece governata dalla legge di Dio, che è eternamente con noi. Scopriamo che la guarigione non risulta dalla coincidenza di circostanze materiali, o dalla fede cieca nel fatto che possiamo occasionalmente coincidere con il Divino, bensì dalla comprensione dell'unica cosa che esiste veramente: lo Spirito in perfetta unione con la sua vera espressione, nella perfetta unità in perenne svolgimento della creazione armoniosa di Dio.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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