Si ritiene comunemente che la capacità di una persona di muoversi con forza e flessibilità sia fisica, dipendente dalla struttura materiale e dalla salute del corpo umano. Ma la Scienza Cristiana dichiara che il vero movimento è un'attività interamente spirituale, dipendente dalla Mente, non dalla materia, che non provoca mai dolore o sforzo ed è gioiosa e governata dalla legge divina. In Scienza e Salute con Chiave delle Scritture, Mary Baker Eddy, la scopritrice e fondatrice della Scienza Cristiana, scrive: «La Mente è la sorgente di tutto il movimento, e non v'è inerzia alcuna che ne ritardi o ne arresti l’azione perpetua e armoniosa.» (pag. 283)
Poiché la vera mobilità ha origine nella Mente divina, è eterna. Nulla può impedire la normale azione della Mente divina e dell'uomo a immagine e somiglianza di Dio. Il movimento si esprime perennemente nell'azione armoniosa della creazione dello Spirito. Il vero uomo spirituale riflette la libertà di movimento connaturata alla Mente immortale, l'Amore divino; e colui che comprende questa verità dimostrerà sicuramente un'attività armoniosa. La mobilità dell'uomo non può essere paralizzata dalla malattia, menomata da lesioni fisiche o rallentata dall'età.
La capacità umana di muoversi liberamente e con grazia aumenta in proporzione alla comprensione dell'attività disinvolta della Mente infinita riflessa dall'uomo. Mary Baker Eddy dichiara: «Comprendere che la Mente è infinita, non circoscritta da corporeità, e che non dipendente dall'orecchio e dall'occhio per il suono o la vista, né da muscoli e ossa per il movimento, è un passo verso la Scienza della Mente per mezzo della quale discerniamo la natura e l’esistenza dell’uomo» (Scienza e Salute, pag. 84).
La Scienza Cristiana spiega che il corpo umano è lo stato oggettivo del senso materiale. Il corpo fisico non si muove da se stesso, né è autogovernato. Dipende dalla coscienza dell'individuo e riflette le credenze ch’egli intrattiene. Di conseguenza, quando la comprensione spirituale della vera mobilità sostituisce le false credenze della mente mortale che ci limitano e ci bloccano, il corpo umano beneficia di questo cambiamento di pensiero e i suoi movimenti diventano più vigorosi ed elastici. I passi diventano più saldi e più liberi. La mano si allunga con maggiore potenza e sicurezza, e ogni articolazione e muscolo lavora in unità e con ritmo perfetto.
L'apostolo Paolo spiegò al suo uditorio all’Areopago la natura spiritualmente mentale del vero movimento proveniente da Dio quando disse: «…in lui noi viviamo, ci muoviamo e siamo…» (Atti 17:28). Grazie alla comprensione della Mente divina, Dio, come fonte di tutta la vera azione, a Listra egli guarì istantaneamente «un uomo paralizzato ... [che] non aveva mai camminato» (Atti 14:8), e resuscitò Eutico dopo una caduta apparentemente fatale. «Non vi turbate», disse con fare consolatorio verso coloro che gli stavano accanto, «perché l’anima sua è in lui» (Atti 20:10).
Grazie al riconoscimento cristico che il movimento appartiene a Dio, Vita, Mente divina, e di conseguenza all’uomo, che è a immagine di Dio, Paolo fu in grado di respingere e superare l'apparenza fisica dell'immobilità e dell'assenza di vita. Al contrario, egli dichiarò e dimostrò la presenza di una normale capacità di muoversi dei corpi fisici dei suoi pazienti, proprio come aveva fatto Gesù quando guarì l'uomo infermo a Bethesda e la «mano secca» di un altro uomo nella sinagoga.
Poiché la mobilità spirituale è un riflesso della Mente, è immancabilmente associata all'espressione dell'Amore divino. L'impulso a compiere un'azione amorevole deve necessariamente essere accompagnato dalla capacità spirituale di realizzarlo con facilità. Che un atto di vera compassione e affetto spirituale susciti frustrazione a causa delle credenze discordanti e dolorose della mente mortale, è contrario alla legge divina.
Quando Pietro si recò a casa di Dorcas, le sue amiche piangevano. Mostrarono i cappotti e le vesti che la donna aveva fatto per i poveri, come a dimostrare l’amore che aveva nel cuore, ed erano rattristate dal fatto che una donna così buona e caritatevole fosse morta. Pietro, tuttavia, la resuscitò (vedi Atti 9:36–41). Egli dimostrò il fatto che secondo la legge di Dio, come insegnata da Cristo Gesù, la vita e l'attività sono sempre presenti dove dimora lo spirito dell'Amore divino, che è attivo.
Malattie paralizzanti, contrazioni muscolari, deformità delle articolazioni e degli arti sono state spesso guarite quando il pensiero dell'individuo è stato toccato dall'amore. Poiché il cuore è stato mosso dalla compassione spingendo la mano a protendersi in avanti con gentile e imparziale generosità, i vincoli di schiavitù alle malattie paralizzanti sono stati sciolti. E muovendosi seguendo l’impulso di quell'affetto tenero e umile che serve l'umanità con gioia disinteressata, i piedi hanno trovato la libertà dalle catene della malattia.
Una volta una studiosa di Scienza Cristiana si allarmò seriamente a causa di un problema doloroso e paralizzante a uno dei piedi. Le articolazioni erano talmente infiammate e gonfie che fu costretta a comprare delle scarpe particolarmente larghe e flessibili per poter camminare, e anche allora il disagio era così grande che esitava ad avventurarsi fuori casa.
Un giorno un'amica, che non era a conoscenza delle sue difficoltà, chiese alla donna se potesse fare delle commissioni per suo conto, perché era così irrigidita dai reumatismi ai piedi da riuscire a stento a camminare. Desiderando aiutare la sua amica, se possibile, la Scientista cristiana non disse nulla della propria afflizione e si assunse volentieri le commissioni, anche se zoppicava dolorosamente.
Più tardi, pensando alla situazione umana piuttosto ridicola dello zoppo che aiuta lo zoppo, le venne in mente che fare del bene a un vicino è, in verità, un'idea divina. È un atto che proviene dall'Amore divino e deve essere caratterizzato dalle qualità di libertà e mobilità associate alla Mente immortale. La sua attività non può venire in alcun modo frenata o paralizzata, né può causare dolore all'individuo che la esprime. Inoltre, poiché l'uomo, l'idea di Dio, è creato per manifestare le qualità dell'Amore, e secondo la legge divina queste qualità devono essere sempre espresse con libertà e con gioia, di fatto non possono esserci stati infiammatori e dolorosi che impediscano l'espressione pratica dell'Amore divino nella propria esperienza.
Questa comprensione della legge spirituale portò un cambiamento immediato nel pensiero della Scientista cristiana. Si sentì sollevata e colma dell'aspettativa di guarigione. Non fu quindi una sorpresa quando, poche ore dopo, si ritrovò a camminare svelta e libera. Il suo piede era tornato alle sue dimensioni e forma normali. Il dolore e l'infiammazione erano scomparsi e in più di dieci anni da allora, non ha mai più sofferto di questo problema.
Mary Baker Eddy scrive: «Tutto ciò che mantiene il pensiero umano in linea con l'amore altruista riceve direttamente il potere divino». (Scienza e Salute, pag. 192). Coloro che agiscono in accordo con Dio, Principio divino e comprendono l'applicazione scientifica di questa legge spirituale, godranno di libertà e mobilità perpetue. Proveranno che tutto il vero movimento, che scaturisce dalla Mente, la sua unica fonte, è l'attività dell'Amore ed è inevitabilmente adeguato, forte e libero.