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Muoversi in accordo con Dio

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 10 giugno 2021

Originariamente pubblicato sul numero del 2 settembre 1967 del Christian Science Sentinel


Si ritiene comunemente che la capacità di una persona di muoversi con forza e flessibilità sia fisica, dipendente dalla struttura materiale e dalla salute del corpo umano. Ma la Scienza Cristiana dichiara che il vero movimento è un'attività interamente spirituale, dipendente dalla Mente, non dalla materia, che non provoca mai dolore o sforzo ed è gioiosa e governata dalla legge divina. In Scienza e Salute con Chiave delle Scritture, Mary Baker Eddy, la scopritrice e fondatrice della Scienza Cristiana, scrive: «La Mente è la sorgente di tutto il movimento, e non v'è inerzia alcuna che ne ritardi o ne arresti l’azione perpetua e armoniosa.» (pag. 283)

Poiché la vera mobilità ha origine nella Mente divina, è eterna. Nulla può impedire la normale azione della Mente divina e dell'uomo a immagine e somiglianza di Dio. Il movimento si esprime perennemente nell'azione armoniosa della creazione dello Spirito. Il vero uomo spirituale riflette la libertà di movimento connaturata alla Mente immortale, l'Amore divino; e colui che comprende questa verità dimostrerà sicuramente un'attività armoniosa. La mobilità dell'uomo non può essere paralizzata dalla malattia, menomata da lesioni fisiche o rallentata dall'età.

La capacità umana di muoversi liberamente e con grazia aumenta in proporzione alla comprensione dell'attività disinvolta della Mente infinita riflessa dall'uomo. Mary Baker Eddy dichiara: «Comprendere che la Mente è infinita, non circoscritta da corporeità, e che non dipendente dall'orecchio e dall'occhio per il suono o la vista, né da muscoli e ossa per il movimento, è un passo verso la Scienza della Mente per mezzo della quale discerniamo la natura e l’esistenza dell’uomo» (Scienza e Salute, pag. 84).

La Scienza Cristiana spiega che il corpo umano è lo stato oggettivo del senso materiale. Il corpo fisico non si muove da se stesso, né è autogovernato. Dipende dalla coscienza dell'individuo e riflette le credenze ch’egli intrattiene. Di conseguenza, quando la comprensione spirituale della vera mobilità sostituisce le false credenze della mente mortale che ci limitano e ci bloccano, il corpo umano beneficia di questo cambiamento di pensiero e i suoi movimenti diventano più vigorosi ed elastici. I passi diventano più saldi e più liberi. La mano si allunga con maggiore potenza e sicurezza, e ogni articolazione e muscolo lavora in unità e con ritmo perfetto.

L'apostolo Paolo spiegò al suo uditorio all’Areopago la natura spiritualmente mentale del vero movimento proveniente da Dio quando disse: «…in lui noi viviamo, ci muoviamo e siamo…» (Atti 17:28). Grazie alla comprensione della Mente divina, Dio, come fonte di tutta la vera azione, a Listra egli guarì istantaneamente «un uomo paralizzato ... [che] non aveva mai camminato» (Atti 14:8), e resuscitò Eutico dopo una caduta apparentemente fatale. «Non vi turbate», disse con fare consolatorio verso coloro che gli stavano accanto, «perché l’anima sua è in lui» (Atti 20:10).

Grazie al riconoscimento cristico che il movimento appartiene a Dio, Vita, Mente divina, e di conseguenza all’uomo, che è a immagine di Dio, Paolo fu in grado di respingere e superare l'apparenza fisica dell'immobilità e dell'assenza di vita. Al contrario, egli dichiarò e dimostrò la presenza di una normale capacità di muoversi dei corpi fisici dei suoi pazienti, proprio come aveva fatto Gesù quando guarì l'uomo infermo a Bethesda e la «mano secca» di un altro uomo nella sinagoga.

Poiché la mobilità spirituale è un riflesso della Mente, è immancabilmente associata all'espressione dell'Amore divino. L'impulso a compiere un'azione amorevole deve necessariamente essere accompagnato dalla capacità spirituale di realizzarlo con facilità. Che un atto di vera compassione e affetto spirituale susciti frustrazione a causa delle credenze discordanti e dolorose della mente mortale, è contrario alla legge divina.

Quando Pietro si recò a casa di Dorcas, le sue amiche piangevano. Mostrarono i cappotti e le vesti che la donna aveva fatto per i poveri, come a dimostrare l’amore che aveva nel cuore, ed erano rattristate dal fatto che una donna così buona e caritatevole fosse morta. Pietro, tuttavia, la resuscitò (vedi Atti 9:36–41). Egli dimostrò il fatto che secondo la legge di Dio, come insegnata da Cristo Gesù, la vita e l'attività sono sempre presenti dove dimora lo spirito dell'Amore divino, che è attivo.

Malattie paralizzanti, contrazioni muscolari, deformità delle articolazioni e degli arti sono state spesso guarite quando il pensiero dell'individuo è stato toccato dall'amore. Poiché il cuore è stato mosso dalla compassione spingendo la mano a protendersi in avanti con gentile e imparziale generosità, i vincoli di schiavitù alle malattie paralizzanti sono stati sciolti. E muovendosi seguendo l’impulso di quell'affetto tenero e umile che serve l'umanità con gioia disinteressata, i piedi hanno trovato la libertà dalle catene della malattia.

Una volta una studiosa di Scienza Cristiana si allarmò seriamente a causa di un problema doloroso e paralizzante a uno dei piedi. Le articolazioni erano talmente infiammate e gonfie che fu costretta a comprare delle scarpe particolarmente larghe e flessibili per poter camminare, e anche allora il disagio era così grande che esitava ad avventurarsi fuori casa.

Un giorno un'amica, che non era a conoscenza delle sue difficoltà, chiese alla donna se potesse fare delle commissioni per suo conto, perché era così irrigidita dai reumatismi ai piedi da riuscire a stento a camminare. Desiderando aiutare la sua amica, se possibile, la Scientista cristiana non disse nulla della propria afflizione e si assunse volentieri le commissioni, anche se zoppicava dolorosamente.

Più tardi, pensando alla situazione umana piuttosto ridicola dello zoppo che aiuta lo zoppo, le venne in mente che fare del bene a un vicino è, in verità, un'idea divina. È un atto che proviene dall'Amore divino e deve essere caratterizzato dalle qualità di libertà e mobilità associate alla Mente immortale. La sua attività non può venire in alcun modo frenata o paralizzata, né può causare dolore all'individuo che la esprime. Inoltre, poiché l'uomo, l'idea di Dio, è creato per manifestare le qualità dell'Amore, e secondo la legge divina queste qualità devono essere sempre espresse con libertà e con gioia, di fatto non possono esserci stati infiammatori e dolorosi che impediscano l'espressione pratica dell'Amore divino nella propria esperienza.

Questa comprensione della legge spirituale portò un cambiamento immediato nel pensiero della Scientista cristiana. Si sentì sollevata e colma dell'aspettativa di guarigione. Non fu quindi una sorpresa quando, poche ore dopo, si ritrovò a camminare svelta e libera. Il suo piede era tornato alle sue dimensioni e forma normali. Il dolore e l'infiammazione erano scomparsi e in più di dieci anni da allora, non ha mai più sofferto di questo problema.

Mary Baker Eddy scrive: «Tutto ciò che mantiene il pensiero umano in linea con l'amore altruista riceve direttamente il potere divino». (Scienza e Salute, pag. 192). Coloro che agiscono in accordo con Dio, Principio divino e comprendono l'applicazione scientifica di questa legge spirituale, godranno di libertà e mobilità perpetue. Proveranno che tutto il vero movimento, che scaturisce dalla Mente, la sua unica fonte, è l'attività dell'Amore ed è inevitabilmente adeguato, forte e libero.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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