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Un piccolo libro con grandi idee

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 13 aprile 2021

Originariamente pubblicato sul numero di ottobre 2018 de The Christian Science Journal


Quest’intervista è andata originariamente in onda sul Sentinel Watch, un podcast del Christian Science Sentinel, ed è incentrata su un piccolo libro che ha svolto un ruolo importante nella storia della Scienza Cristiana e che è stato a volte preso come modello per come elaborare leggi succinte ma adeguate. È il Manuale de La Chiesa Madre di Mary Baker Eddy. Christian Harder intervista Irmela Wigger, che è stata Presidentessa della Prima Chiesa del Cristo, Scientista, e vive in Germania. 


Irmela, puoi spiegarci brevemente perché una chiesa avrebbe bisogno di un manuale e in che modo i suoi contenuti possano essere d’interesse anche per chi non è membro della Chiesa del Cristo, Scientista?

Ogni chiesa, ogni organizzazione ha bisogno di linee guida affinché tutti coloro che vi lavorano sappiano cosa fare e come e quando farlo, e sappiano quindi ciò che ci si aspetta da loro.

Gesù, nel Sermone sul Monte, diede ai suoi discepoli e ai suoi seguaci delle direttive spirituali. Ogni Regola, ogni Statuto del Manuale trae la sua origine da leggi divine. Vorrei leggere un estratto di ciò che Mary Baker Eddy scrisse su come queste Regole e questi Statuti presero forma: «Furono dettati da una autorità non personale, furono scritti a date diverse e quando le circostanze lo richiedevano. Scaturirono dalla necessità, dalla logica degli eventi — dalla richiesta immediata delle circostanze come l'aiuto che doveva essere dato per mantenere la dignità della nostra Causa e difenderla; donde la loro base semplice, scientifica, ed i dettagli così necessari per dimostrare la genuina Scienza Cristiana [Christian Science], e che faranno per la razza umana ciò che le dottrine assolute destinate alle generazioni future non saprebbero forse compiere» (Miscellaneous Writings 1883–1896, pag.148).

Ho trovato un piccolo opuscolo intitolato «The Church Manual—a source of strength» [Il Manuale della Chiesa—una fonte di forza] in cui si trova un articolo che racconta come Mary Baker Eddy avesse da tempo concluso che l’organizzazione fosse un’utile necessità. Tuttavia sempre in quest’articolo si legge che la funzione del Manuale è di spina dorsale a sostegno dello sforzo e non di camicia di forza per l’ispirazione (vedi Robert Peel, «The Manual and organization» Journal, luglio 1972). Ritengo davvero meraviglioso il fatto che il Manuale non ci limiti, ma ci aiuti a trovare ispirazione in tutto il lavoro che dobbiamo fare per la chiesa.

Il Manuale non ci ostacola; ci aiuta a trovare ispirazione in tutto il lavoro che dobbiamo svolgere per la chiesa. 

Molto bello questo. È quindi ovviamente più di un semplice libro di regole. Stai dicendo che è una fonte d’ispirazione.

Certo, e ritengo che anche chi non è uno Scientista Cristiano possa trovare ispirazione, specialmente in qualcosa che l’autrice scrive nel capitolo sulla disciplina. Si tratta della «Regola per motivi ed azioni», che contiene alcuni suggerimenti che possono essere veramente utili per ogni religione o gruppo di appartenenza.

Nella prima parte si legge: «Né animosità né attaccamento puramente personale dovranno influenzare i motivi o le azioni dei membri de La Chiesa Madre» (pag. 40). Nelle organizzazioni, l’animosità e l’attaccamento personale sono spesso causa di problemi e difficoltà.

È proprio una linea guida sia per le attività di tutti i giorni, sia per crescere spiritualmente.

Sì, lo è, e ha avuto un ruolo importante nella mia vita, nelle mie attività quotidiane. Mi sono interessata al Manuale molto prima di diventare una practitioner della Scienza Cristiana iscritta all’elenco de The Christian Science Journal. Il tutto iniziò quando diventai bibliotecaria della Sala di Lettura della nostra chiesa. La Sala di Lettura è un posto dove si possono leggere, acquistare o studiare la Bibbia, tutti gli scritti di Mary Baker Eddy e i periodici della Scienza Cristiana. Dopo che la precedente bibliotecaria mi aveva spiegato i compiti da svolgere — come marcare le Lezioni Bibliche settimanali sia nella Bibbia che in Scienza e Salute con Chiave delle Scritture, come effettuare gli ordini e pagare le bollette — pensai: «Essere una bibliotecaria di una Sala di Lettura della Scienza Cristiana deve voler dire qualcosa di più», ed è qui che iniziò il mio interesse per il Manuale della Chiesa.

Cercai dunque in quel libretto minuto cos’altro fosse richiesto per essere bibliotecari della Sala di Lettura, e lessi questo passo riguardante «Coloro che sono incaricati del funzionamento delle Sale di Lettura de La Chiesa Madre»: «Essi non dovranno avere cattive abitudini, dovranno aver fatto esperienza nel Campo di attività, avere una buona cultura ed essere devoti Scientisti Cristiani» (pagg. 63-64). Riflettei su questo punto e pensai che avere una buona cultura non significa dover avere chissà quale preparazione per questo lavoro, ma che in realtà ciò che ci è richiesto è che il nostro cuore sia preparato — e cioè che sia “ben istruito” per poter parlare coi visitatori e per mostrar loro quello che possono trovare nelle nostre Sale di Lettura.

Lessi ancora: «Sarà privilegio e dovere di ogni membro che possa permetterselo, di abbonarsi ai periodici che sono gli organi di questa Chiesa; …» (Manuale, pag. 44). E pensai: «Certo, farò così». A quell’epoca non avevamo molto denaro e il mio inglese non era eccelso, però pensai: «Se sta nel Manuale, può soltanto aiutare». Ed è così che incominciai a leggere il Christian Science Sentinel per esercitare il mio inglese. In poco tempo fui in grado di leggere gli altri libri, perché avevo sempre tenuto a mente che nulla avrebbe potuto impedirmi di conoscere quello che dovevo conoscere della Scienza Cristiana e di Mary Baker Eddy, e così fu.

E sembra che sia stato proprio il Manuale a motivarti.

Sì.

Quindi, hai constatato quanto il Manuale abbia soddisfatto le tue necessità.

Sì. Ho dapprima cominciato a vederlo nella mia vita. Dietro tutto quello che sta nel Manuale c’è il potere di Dio perché, come dice Mary Baker Eddy, esso fu dettato da Dio. Ad esempio, se al mio arrivo in Sala di Lettura non mi sentivo bene, sapevo che la legge divina che sorregge le sue attività mi avrebbe sostenuta, e a fine giornata stavo sempre bene. O anche, essendo Lettrice ai culti, se mi capitava di temere di non riuscire a leggere a causa di un brutto raffreddore e non trovavo chi mi potesse sostituire, ragionavo: «Leggere è il mio lavoro e poiché sono l’espressione spirituale di Dio, Dio mi ha dato la capacità di farlo» e ha sempre funzionato.

Dietro a tutte le parole del Manuale c’è il potere di Dio perché, come dichiara Mary Baker Eddy, esso fu dettato da Dio.

Ottimo! E che utilità hai visto nel Manuale  in un contesto più ampio—in chiesa per esempio?

Quando successivamente terminai il mio incarico di Lettrice, potei aiutare con la preghiera il Primo o il Secondo Lettore quando pensavano di non poter leggere perché non si sentivano bene. Potei pregare per i culti, riconoscendo che i Lettori e la congregazione erano inclusi nel loro messaggio guaritore, e tutti potevano venire ed essere guariti. «La Regola per motivi e azioni» è di grande aiuto per la chiesa. Credo che aiuti a mantenere una buona atmosfera, perché ci incoraggia a vedere gli uni negli altri quell’amore fraterno che ciascuno di noi esprime in quanto amato figlio di Dio. E non è difficile. 

Dopo che mio marito venne a mancare, passai un periodo davvero difficile. All’epoca ero Prima Lettrice e i membri della mia chiesa furono estremamente amorevoli nei miei confronti e mi aiutarono molto. Sapevano che la sollecitudine di Dio per me e per la mia famiglia era costante ed eterna. Così, dopo un paio di settimane, ero di nuovo al mio posto di Prima Lettrice. Il fatto che fossero così sicuri che avrei potuto svolgere questo lavoro mi fu di grandissimo aiuto. Ci aiutiamo tutti a vicenda.

Quindi è il Manuale che vi dà tutta la fiducia necessaria per sostenervi reciprocamente in quella maniera.

Sì, è così. Devo dire che amo davvero il Manuale.

E lo si vede chiaramente da tutto quello che stai dicendo. Hai mai avuto difficoltà con qualche Articolo del Manuale, o ti sei mai chiesta per quale motivo esista?

Certamente, quando lessi per la prima volta che «I membri de La Chiesa Madre non dovranno importunare Mrs. Eddy durante la sua passeggiata in carrozza, non dovranno aggirarsi continuamente nelle vicinanze della sua casa, né scegliere a questo scopo la loro villeggiatura estiva in luoghi vicino a lei» (pag. 48), pensai: «Non è più qui; perché dovremmo seguire questa regola?». Ma poi capii che è davvero necessario seguirla anche ai nostri giorni, nel senso che non dovremmo venerare le persone, ovunque esse siano o chiunque esse siano. Per esempio si può cadere nella tentazione di adorare la personalità del proprio practitioner, del proprio insegnante o di qualcun altro, e Mary Baker Eddy voleva davvero che imparassimo che questa non è Scienza Cristiana, perché noi veneriamo solo Dio e non le persone.

Mary Baker Eddy scrisse anche che le persone convocate a lavorare per lei dovevano rimanere al suo servizio per tre anni (vedi Manuale, pagg. 67-68), e riflettei: «È possibile che esigesse davvero che rimanessero per così tanto tempo?» Pensai che la richiesta fosse piuttosto rigida, ma poi compresi tutto quello che doveva compiere per la Chiesa e per il movimento, e ciò non sarebbe stato possibile senza avere con sé delle persone che l’aiutassero in questo importante lavoro. Quindi, per me è molto chiaro che la richiesta non era troppo rigida. Fu di grande beneficio per la Chiesa, per i suoi seguaci e per tutto il genere umano.

Ed è veramente un requisito quello di mostrare devozione per la Causa della Scienza Cristiana.

Sì, lo è, e penso che una cosa che tutti impariamo lavorando per la Chiesa è proprio la devozione: non stiamo facendo qualcosa per noi stessi o per poche persone della nostra Chiesa, ma facciamo tutto per la Causa meravigliosa della Scienza Cristiana, il che significa lavorare per la salvezza di tutta l’umanità.

E quindi oggi, passati più di cent’anni dalla prima pubblicazione della versione del Manuale che utilizziamo, esso è ancora rilevante. Non è obsoleto, vero? 

No, non è obsoleto, perché tutte le cose che Mary Baker Eddy vi ha scritto possono essere utilizzate anche oggi, e sono davvero di grande aiuto. Con il Manuale, ha fornito protezione alla Chiesa e questa pubblicazione continua a guidare il Consiglio dei Direttori e tutti i membri de La Chiesa Madre. Fu ispirato da Dio, è inarrestabile e c’è autorità dietro alle sue parole, e quindi funziona anche oggi. È così meravigliosa la sapienza che Mary Baker Eddy ricevette da Dio, anche in quei campi in cui non era esperta. E questo perché non si trattava di una conoscenza personale; proveniva dalla sua umile ricettività nei confronti di Dio. Poté dunque guidare i suoi seguaci a espletare il lavoro che voleva facessero, e a volte dettero anche loro aiuto suggerendo contenuti per lo Statuto. 

Hai delle considerazioni finali che vorresti condividere con noi?

Sono felice di aver scoperto quanto siano utili le linee guida che ci ha fornito Mary Baker Eddy nel Manuale, persino per le mie attività quotidiane. Per esempio, troviamo la «Preghiera quotidiana» che viene presentata con queste parole: «Sarà dovere di ogni membro di questa Chiesa di pregare ogni giorno …». Ed ecco la preghiera: «Il Tuo regno venga; che il regno della Verità, della Vita e dell'Amor divino sia stabilito in me, e scacci da me ogni peccato; e possa la Tua Parola arricchire gli affetti di tutta l'umanità e governarla!» (pag. 41). Questo ci aiuta a sapere che il regno di Dio è qui per noi ogni giorno e che questo regno è il regno della Verità, della Vita e dell’Amor divino che governa tutte le persone. Ed è una preghiera per il mondo intero, non solo per noi stessi. Potrebbe mai esserci una migliore ispirazione per la giornata?

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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