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La guarigione può avvenire oggi

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 13 novembre 2023

Originariamente pubblicato sul numero di agosto 2004 de The Christian Science Journal


Persistenza. È un termine che si può applicare in molti contesti. Scalare le montagne. Partecipare a gare di corsa. Ottenere un'istruzione. Padroneggiare qualsiasi cosa sia importante e impegnativa.

Quale practitioner della Scienza Cristiana, conosco il valore della perseveranza nella preghiera e della guarigione che ne deriva. Gesù raccomanda la perseveranza con una parabola che racconta ai suoi discepoli mentre parla loro della preghiera. Essa descrive un uomo che si reca a casa di un amico a mezzanotte per chiedere tre pani perché è arrivato un ospite inatteso. Gesù afferma che se il vicino non si dovesse alzare per dargli i pani per il semplice fatto che sia una amico ad avere bisogno di aiuto, tuttavia certamente lo farebbe per la sua insistenza nel bussare (vedi Luca 11:5-8). 

Questo è un utile concetto per chiunque stia pregando per trovare una soluzione a un problema e non abbia ancora trovato una risposta. È stato utile anche me. Da tempo soffrivo di dolori al petto e alla schiena. Avevo pregato al riguardo, ma non avevo avuto molto sollievo né ero migliorata. Finalmente arrivò un giorno in cui dissi a me stessa che, sebbene stessi pregando continuativamente, dovevo impegnarmi più a fondo per la guarigione. Questo significava diradare i miei impegni e rinunciare ad alcuni corsi universitari. 

Significava anche approfondire la Bibbia e gli scritti di Mary Baker Eddy.

L'unica cosa che contava era comprendere meglio la mia inseparabilità da Dio. Naturalmente volevo guarire. Ma ciò che più desideravo era conoscere meglio il mio Creatore. Così, quando iniziai a studiare la Bibbia in modo più approfondito, trovai questo versetto: “Io non morirò, ma vivrò e racconterò le opere dell'Eterno” (Salmi 118:17). Aderii a questa idea in ogni momento della giornata.

Studiando Scienza e Salute con Chiave delle Scritture più a fondo di quanto avessi mai fatto prima, mi imbattei in questa affermazione: "Ogni legge della materia e del corpo, che si suppone governi l'uomo, è resa nulla e inefficace dalla legge della Vita, Dio” (pp. 380-381). Quando la citai alla practitioner della Scienza Cristiana a cui avevo chiesto di aiutarmi in preghiera, mi ricordò con enfasi che tale affermazione era scritta al presente: "È", disse, "non sarà un giorno". 

Queste due affermazioni diventarono la mia difesa contro la disperazione, la paura, il dolore e lo scoraggiamento. Il ragionamento basato sui concetti spirituali articolati in Scienza e Salute mi diceva che tali concetti riguardavano "ogni legge della materia", non solo alcune di esse o tutte una volta ogni tanto. Le nostre preghiere rendevano nulla ogni legge della materia proprio in quel momento.

Ciò che imparai meditando profondamente su questi concetti contribuì a eliminare il dolore, il disagio, la limitata capacità di movimento e la paura. Cominciai a comprendere le idee guaritrici che mi erano necessarie. Così, tornai in salute molto rapidamente.

Nel mezzo di un problema che si protrae da tanto tempo come quello appena descritto, a volte ci si chiede: "Ho pregato e pregato, ma non c'è stato alcun cambiamento. Cosa devo fare adesso?". Che si tratti di problemi finanziari, fisici, relazionali o addirittura politici, quando le cose si trascinano, a volte subentrano lo scoraggiamento e il dubbio. La possibilità di guarire può apparire debole e lontana. 

Quando ciò accade, come possiamo far emergere l’identità spirituale che Dio ci ha dato? Credo che le affermazioni di Gesù costituiscano una buona guida. Egli dice: "Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. Poiché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa” (Luca 11:9, 10). In altre parole: "Non vi arrendete".

La preghiera che bussa continuamente alla porta del nostro pensiero sarà esaudita; la porta si aprirà. Una preghiera persistente porta con sé il potere di Dio, che trasforma il pensiero in modo da renderlo più ricettivo all’idea spirituale. E la ricettività è un elemento importante della guarigione. Ho scoperto che pregare in modo specifico e persistente per la ricettività spirituale al bene apre il pensiero ai concetti spirituali che sono necessari affinché la guarigione abbia luogo. Anche se il problema può sembrare ancora non guarito, in realtà è costituito solo da convinzioni sbagliate che possono cedere proprio oggi, perché non hanno alcun potere di resistere alla presenza di Dio. Ciò che serve è una volontà costante di accettare la presenza e il potere di Dio.

Anche se una malattia o una ferita non sembrano migliorare, il progresso avviene quando le idee spirituali vengono applicate, ponderate e accettate nel pensiero. Perché? Perché la guarigione si verifica quando i nostri pensieri cambiano. In sostanza, si passa dalla paura e dall'ignoranza alla comprensione spirituale e alla fiducia in Dio.

Quando una guarigione tarda ad arrivare, la vera necessità è vincere la disperazione riconoscendo la presenza di Dio. La preghiera persistente libera gradualmente il pensiero e permette alla guarigione di progredire. Uno sforzo persistente per spiritualizzare il pensiero non ottiene solo la pace mentale, ma ristabilisce anche la salute. 

Lynn Jackson è insegnante e practitioner della Scienza Cristiana a Lubbock, Texas.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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