L’ultima esortazione di Gesù Cristo ai suoi discepoli: «Andate, dunque, e fate discepoli di tutte le nazioni», fu accompagnata dall'assicurazione che tale insegnamento sarebbe stato sempre animato da quello Spirito che aveva dato autorità al suo stesso ministero. «Or ecco, io sono con voi tutti i giorni», promise loro, «fino alla fine del mondo» (Matteo 28:19, 20).
Duemila anni dopo, lo stesso potere incoraggiante, la stessa influenza divina, il Cristo, è ciò che infonde alla missione dei membri del Consiglio per le Conferenze della Scienza Cristiana l'autorità spirituale di risvegliare la coscienza umana alla presenza e al potere di Dio.
Scuotere il pensiero in modo da produrre un cambiamento di base
Nelle chiese filiali della Scienza Cristiana in tutto il mondo, il privilegio di ospitare una conferenza della Scienza Cristiana è accompagnato da un altro privilegio: quello di sostenere e proteggere la conferenza con l'affermazione in preghiera di un fatto spirituale profondo, cioè che nulla può interferire con la comunicazione o la ricezione della Parola di Dio.
Questa preghiera ispirata fa sì che ogni conferenza della Scienza Cristiana abbia l'effetto desiderato di scuotere il pensiero in modo da produrre un cambiamento di base, inclusa la guarigione che questo cambiamento implica.
La fiducia che nulla possa interferire con gli insegnamenti della Verità si basa sulla comprensione della causalità spirituale. Poiché esiste una sola Mente, Dio onnisciente, l'essenza di ogni conferenza della Scienza Cristiana è Dio che rivela Se stesso e le glorie della Sua creazione infinita alla coscienza umana in attesa, e lo fa con autorità magistrale. Di fronte all'irresistibile rivelazione della realtà spirituale, nessuna influenza contrapposta può contaminare la pura atmosfera mentale di una conferenza della Scienza Cristiana. Poiché solo il Cristo parla al pensiero ricettivo, nessun errore può interporsi tra Dio e la Sua idea per distrarre, disturbare o interferire in alcun modo con l'ascolto della Parola. Tale Parola, la Parola di Dio, ha dominio, potere ed autorità incontestabili. Come scrisse Mary Baker Eddy: «Per il Gabriele della Sua presenza non vi sono conflitti» (Scienza e Salute con Chiave delle Scritture, pag. 567). L'onnipresenza di Dio esclude lo scetticismo e il criticismo, e annulla ogni resistenza.
L'imperativo della Verità di mettere a tacere l'errore
Il luogo sacro in cui si tiene ogni conferenza della Scienza Cristiana può essere paragonato alla città descritta nel libro dell'Apocalisse che «era a forma quadrangolare» (21:16), circondata da quattro punti cardinali (vedi Scienza e Salute, pag. 577). Il primo punto cardinale è la Parola: la verità che squarcia le tenebre della credenza mortale. Il secondo è il Cristo, la verità che si rivela alla coscienza umana. Il terzo è il Cristianesimo, la verità dimostrata nell'esperienza umana. E il quarto punto è la Scienza divina, la rivelazione definitiva e completa della Verità.
Giovanni, l'autore dell'Apocalisse, descrive la città santa così circondata in questo modo: «E nulla di immondo e nessuno che commetta abominazione o falsità vi entrerà mai» (Apoc. 21:27).
In questo luogo sacro e sicuro si trovano la pace, la gioia e la forza che costituiscono il contesto mentale in cui la verità viene accolta, compresa e dimostrata. L'effetto della Verità è sempre quello di zittire l'errore. E poiché Dio, Principio divino, è l'unico a governare la rivelazione della Verità, il modo in cui essa viene espressa dal conferenziere della Scienza Cristiana è naturalmente caratterizzato da grazia, dignità, forza, ordine e ispirazione.
Lo stesso Principio che regola la comunicazione della Parola di Dio durante una conferenza ne controlla anche la ricezione. Dio si rivela sempre attraverso la Sua Parola, sussurrando con infinita tenerezza al pensiero ricettivo: questo è ciò che sono e questo è ciò che tu sei in quanto mia immagine e somiglianza. Il potere della Parola di Dio annienta il dubbio, l'antagonismo, l'ottusità spirituale, il sensualismo - ogni forma di resistenza mentale - finché il pensiero non cede alla chiamata della Verità.
Penetrare attraverso la nebbia del pensiero mortale
Il termine greco per chiesa deriva da ek, che significa «fuori o lontano da», e kalein, che significa «chiamare». Ciò suggerisce che, oltre a riunire i ricercatori della Verità, la Chiesa ha lo scopo di chiamarci ad uscire da un senso mortale di esistenza e identità. Così, quando sosteniamo in preghiera una conferenza della Scienza Cristiana, possiamo affermare che, così come la verità trasmessa invita il pensiero a raggiungere altezze più divine, allo stesso tempo lo allontana da premesse mortali. È lo Spirito di Dio, o Spirito Santo, che risveglia il pensiero e rivela la creazione spirituale. Esso mette in grado ogni persona che assiste alla conferenza di comprendere la Parola di Dio e di percepire i nuovi cieli e la nuova terra profetizzati nell'Apocalisse e rivelati nella Scienza Cristiana.
Il potere di una conferenza della Scienza Cristiana non deve mai essere sottovalutato. Né si possono nutrire basse aspettative nei confronti delle conferenze. Nel corso di decenni, migliaia di persone sono guarite semplicemente assistendo a una conferenza della Scienza Cristiana. La guarigione non deve essere solo una speranza. Deve essere una rivendicazione mentale, seguita da una gioiosa promessa, effettuata a ogni conferenza da ogni membro di ogni filiale della Chiesa. Non c'è limite al potere di una conferenza di penetrare attraverso la nebbia del pensiero mortale.
Andando a una conferenza della Scienza Cristiana si può riconoscere che Dio è il padrone dell'ora. Al termine, si può riconoscere che la conferenza ha liberato, confortato e sollevato il fardello che pesa sul pensiero basato sulla materia; che la verità espressa dal conferenziere si compie nella rigenerazione della vita, nella guarigione e nelle aspirazioni elevate di tutti coloro che vi hanno partecipato; che la conferenza ha toccato il cuore umano seppure facendo appello alla ragione umana.
Il Salmista scrisse: «La rivelazione delle tue parole illumina e dà intelletto ai semplici» (Salmi 119:130). Quale soddisfazione maggiore potrebbero avere i membri di una chiesa di quella di sapere che la loro conferenza della Scienza Cristiana ha riversato luce e comprensione nei cuori affamati!