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«IL GRANDE DONO DI DIO»

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 18 dicembre 2024

Originariamente pubblicato sul numero del 17 dicembre 1949 del Christian Science Sentinel

 


Nel periodo natalizio riceviamo innumerevoli doni, ma il più grande di tutti è quello donato da Dio, il grande Donatore. Ce lo ricorda la nostra amata Leader, Mary Baker Eddy, quando afferma:

«Il Natale mi rammenta il grande regalo di Dio, la Sua idea spirituale, l’uomo e l’universo, un regalo che trascende in tal modo il dare mortale, materiale e sensuale, che la festa, la pazza ambizione, la rivalità e il rituale del nostro comune Natale sembrano una parodia umana, un’imitazione della vera adorazione che commemora la venuta del Cristo» (Il significato del Natale per me, p. 5).

La comprensione che l’uomo è l’idea spirituale di Dio è il regalo più prezioso che sia mai stato donato. Esso ci porta le benedizioni del vero essere, dischiude le dolci influenze dell’Amore e rivela i gioielli del carattere che sono un riflesso della Mente perfetta e si manifestano nell’uomo perfetto.

Possiamo questo Natale scambiarci benedizione più grande che quella di ricevere il dono più grande della grazia di Dio, la preziosa verità dell’esistenza spirituale? I regali materiali spesso deludono o stancano. Il dono di Dio è un'eredità perpetua che continuerà a riversare benedizioni negli anni e a rivelare la Vita eterna quale nostra eredità naturale.

Una volta, mentre Gesù era in viaggio con i suoi discepoli per spostarsi dalla Giudea alla Galilea, passò per la Samaria. Stanco del viaggio, si fermò a riposare al pozzo di Giacobbe. Mentre riposava, una donna proveniente dalla vicina città di Sicar venne ad attingere dell’acqua. Gesù le chiese da bere, perché il pozzo era profondo. La donna si stupì che qualcuno che lei considerava un giudeo le chiedesse da bere, essendo lei una samaritana: «Infatti», gli ricordò, «i Giudei non hanno rapporti con i Samaritani» (Giovanni 4:9).

Gesù, tuttavia, distolse il pensiero della donna dai pregiudizi razziali: «Se tu conoscessi il dono di Dio» le disse «e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere”, tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell’acqua viva».

Il dono di Dio — l'inestimabile conoscenza del rapporto dell’uomo con il suo Creatore — fu offerto dal Maestro e accettato da questa semplice donna venuta a prendere dell’acqua al pozzo di Giacobbe. Continuando a leggere il racconto, capiamo ch'essa era rimasta molto colpita da Gesù, perché tornata in città, disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto; non sarà forse lui il Cristo?» (Giov. 4:29).

Il dono di Dio alla donna di Samaria cui si riferisce il nostro Maestro, fu accettato e condiviso con gli altri a Sicar. Anche loro, a loro volta, compresero il valore di quel dono. Ascoltare la donna destò il loro interesse. Uscirono da Sicar per vedere Gesù e parlargli di persona. Durante l’incontro le loro convinzioni si rafforzarono tanto che invitarono il Maestro a restare con loro; egli vi rimase due giorni, «e molti di più credettero a motivo della sua parola» (Giov. 4:41).

Il dono di Dio — «la Sua idea spirituale, l’uomo e l’universo» — è il dono più grande che possa essere fatto e il suo gradimento aumenta perché è dimostrabile, e questa dimostrazione non è solo persuasiva, ma convincente. L'origine materiale dell’uomo e dell’universo viene abbandonata quando si riceve il grande dono di Dio. Il senso materiale diventa inconsistente. L'esistenza spirituale si rivela sostanziale e pratica e si comprende che l’uomo, l’immagine e somiglianza di Dio, vive e si muove nella Mente che lo ha creato.

È attraverso il Cristo che questo dono ci viene reso noto e che viene condiviso con chi ne ha bisogno. Mary Baker Eddy scrive nel suo Messaggio alla Chiesa Madre per il 1901 (p. 11):

«Attraverso questo Cristo redentore, Verità, siamo guariti e salvati, e ciò non viene da noi stessi: è il dono di Dio».

La festa del Natale è di nuovo tra noi. Senza dubbio riceveremo regali e auguri. Riunioni di famiglia e incontri felici ci uniscono nel legame della fraternità, rendendo il periodo natalizio un evento memorabile; ma nel mezzo di questi incontri gioiosi e dolci festeggiamenti, rallegriamoci insieme nel grande dono di Dio agli uomini, il dono che include tutto e che dona tutto ciò che include. È il dono della Vita eterna e della salute immutabile, della felicità pura, della prosperità illimitata, dell'affetto costante. Tutto questo e molto altro fa parte del grande dono di Dio agli uomini.

Nel nostro cammino dal senso all’Anima possiamo trovare riposo nel grande dono dell’essere spirituale, possiamo riposare e sentirci appagati. Non dobbiamo più cercare la felicità e la soddisfazione nel corpo, perché il dono spirituale di Dio dona tutto e tutti i nostri bisogni vengono soddisfatti nel riceverlo.

L'enigma dell'universo, su cui si sono interrogati senza soluzione saggi e filosofi per tutti i lunghi anni della storia dell'umanità, non è più un enigma per chi ha compreso la verità fondamentale della Scienza Cristiana, ossia che tutto ciò che esiste realmente, esiste nel bene e che al di fuori dello Spirito, Dio, non vi è alcuna esistenza reale.

Con pazienza e umiltà portiamo questo dono nel mondo. Trionfalmente orientiamo il nostro cammino verso il traguardo in cui le convinzioni spirituali sono stabilite; con gratitudine ci rivolgiamo a Dio e affermiamo: «…sia ringraziato Dio per il suo dono ineffabile» (II Cor. 9:15). Sì, sia ringraziato Dio per il Suo dono inestimabile e pratico della Scienza Cristiana.

Robert Ellis Key

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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