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Guarigione da paralisi facciale

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 22 aprile 2025

Originariamente pubblicato sul numero di agosto 2021 de The Christian Science Journal


Nel novembre 2017 iniziai ad avere difficoltà con metà del viso. Il mio sorriso era storto, la palpebra di un occhio non batteva e il sopracciglio di quel lato era più basso di quello dell'altro. Non sembravo me stessa ed ero spaventata.

Cominciai a pregare, pensando che Dio, che è solo buono, non fosse la causa di questo problema. Ma mi sentivo molto spaventata, così mi rivolsi a un practitioner della Scienza Cristiana, una persona che mette in pratica pubblicamente la guarigione attraverso il trattamento metafisico insegnato dalla Scienza Cristiana. Espressi la mia paura e fui confortata dalla risposta tranquillizzante che mi diede. Mi assicurò della cura amorevole di Dio per me e mi ricordò anche un passo della Bibbia che dice: «Metterò dentro di voi il mio spirito…» (Ezechiele 36:27). Questa promessa è in netto contrasto con la dichiarazione del mondo che dice che siamo fatti di materia, con tutte le credenze che derivano da tale premessa. Fui incoraggiata ad accettare solo i pensieri che Dio mi dava: lo spirito della Verità e dell’Amore. Nei giorni successivi mi aggrappai a queste promesse.

Un parente mi inviò un articolo intitolato «Guarire — perché non c’è paura nella totalità dell’Amore» di Carol Dee Lewis, tratto dal numero di aprile 2014 di The Christian Science Journal (e tradotto per L’Araldo italiano il 6 luglio 2020). Il messaggio d'amore di questo articolo mi parve così chiaro e specifico, da sembrare un messaggio diretto di Dio. Per la prima volta sentivo di aver compreso, almeno in parte, che la paura non poteva fermare l'amore di Dio o il potere di guarire, che Dio era più grande di questo! Con questa convinzione la paura svanì. A quel punto sentii davvero che si trattava di un'opportunità piuttosto che di un problema.

Continuai a pregare e a parlare con il practitioner quasi ogni giorno, e ogni volta che ci sentivamo mi sentivo rinfrancata e ispirata. Si avvicinava il giorno del Ringraziamento e non vedevo l'ora di cantare in trio con mia figlia durante il culto del Ringraziamento della sua chiesa filiale della Scienza Cristiana, come mi ero impegnata a fare. Avevo anche in programma di partecipare a una grande riunione di Ringraziamento con i suoceri e la famiglia di mia figlia. Da un lato volevo nascondermi e non farmi vedere, ma dall'altro, pensavo, quale posto migliore per il Ringraziamento se non con un gruppo di amici cristiani che sapevano guardare oltre ciò che l'occhio può vedere?

Fu un culto gioioso! In seguito, partecipai ai festeggiamenti in occasione della grande cena del Ringraziamento, che prevedeva un momento in cui ognuno poteva esprimere la propria gratitudine. Sapevo che c'era un po' di preoccupazione per la mia situazione, ma non fu menzionata in modo specifico e l'atmosfera era permeata di amore reciproco.

Non esitai più a svolgere le mie attività quotidiane, che comprendevano l'uscire e l'interagire con gli altri. Non mi sarei nascosta, ma avrei riconosciuto che gli altri erano in grado di vedermi come Dio mi vede. Stavo assistendo a un cambiamento davvero positivo nel mio modo di pensare, e vedevo prove di progresso anche nella situazione fisica.

Il mio desiderio di avvicinarmi a Dio ora per ora stava dando i suoi frutti. Sia che mi addormentassi al momento di andare a letto, sia che mi svegliassi nel cuore della notte, sia che mi alzassi per iniziare un nuovo giorno, i miei pensieri erano concentrati sul mio Dio Padre-Madre e sul Suo amore per me in quanto Sua espressione.

Il practitioner mi parlò di un punto utile tratto dall’interpretazione spirituale del Padre Nostro di Mary Baker Eddy. In Scienza e Salute con Chiave delle Scritture leggiamo:

«La tua volontà sia fatta in terra come in cielo.

Concedici di sapere che, come in cielo, così in terra, Dio è onnipotente, supremo»  (pag. 17).

Non dice: «Concedici di immaginare, ma di sapere». Questo mi colpì molto. Non c'era da immaginare, c'era solo da conoscere! E io potevo sapere ciò che Dio sa. Potevo mettere meglio a fuoco la mia vita usando la lente dello Spirito e del senso spirituale, invece di quella dei sensi fisici.

Inoltre, inclusi regolarmente nelle mie preghiere il mondo, sapendo che ogni passo di progresso non era solo per me, ma poteva avere un effetto più ampio. Le mie preghiere potevano aiutare a sostituire la paura e la frustrazione con la speranza, la pazienza e l'aspettativa del bene per il mondo.

Nel giro di due settimane e mezza la guarigione fu completa. Il mio viso tornò ad avere il suo aspetto normale e a funzionare correttamente, e così è rimasto. La mia liberazione dalla falsa visione di me stessa e l’espressione della mia identità così come Dio la conosce mi è sembrato un processo estremamente naturale. Sono profondamente grata per la crescente comprensione di Dio come Tutto e del mio scopo di testimoniare questo fatto.

Marsha Rockabrand
Renton, Washington, USA

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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