Skip to main content Skip to search Skip to header Skip to footer

Il “maschio e femmina” della creazione di Dio

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 24 settembre 2025

Originariamente pubblicato sul numero del 25 luglio 2016 del Christian Science Sentinel


La Scienza divina del Cristo, scoperta da Mary Baker Eddy, ha suscitato un grande cambiamento nel modo in cui cerco e trovo le risposte alle difficoltà, difficoltà che in un modo o nell’altro tutti ci troviamo ad affrontare. Prendiamo come esempio la questione di “genere”. Si tratta di qualcosa di personale ed intimo, che riguarda il modo in cui ci sentiamo nei confronti di noi stessi, come ci comportiamo, come ci relazioniamo con gli altri e come loro si relazionano con noi. Spesso la società è incline a esprimere giudizi avventati riguardo a ciò che è giusto e sbagliato, e altrettanto spesso si tende a cercare di convincere gli altri a vedere le cose in una determinata maniera; per me, invece, è stato utile abbandonare il tribunale dell’errore, dove ragionamento e giudizio si basano sulla personalità fisica, per sviluppare interiormente una visione spirituale dell’esistenza tramite la quale comprendere me stessa e gli altri.

Riguardo a tutte le questioni, inclusa quella relativa al genere, trovo essenziale innanzi tutto rivolgermi a Dio, Spirito, la Mente onnisciente, per trovare una guida perchè, come osservò il profeta Isaia, Dio disse: “E avverrà che prima che mi invochino io risponderò…” (65:24). Mi conforta realizzare che Dio ha già fornito le verità fondamentali di cui ho bisogno e che ha dotato tutti noi del senso spirituale necessario per discernere tali verità. Ogni volta che mi rivolgo a Lui con mente e cuore aperti, arrivano delle risposte soddisfacenti; trovo un senso di pace in relazione alla mia identità, e trovo grazia, compassione e saggezza per rispondere agli altri in modo amorevole e utile.

Ad esempio, il primo capitolo della Bibbia mi indirizza direttamente verso Dio. Si legge: “Così Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina” (Genesi 1:27). Per capire la natura dell’immagine di Dio, naturalmente, bisogna capire la natura di Dio ma, in quanto umani, generalmente cerchiamo di comprendere Dio attraverso i sensi materiali. Osservando la personalità fisica, siamo giunti alla conclusione che Dio debba essere simile ad un essere umano. Questo ci ha portato ad umanizzare Dio, invece di considerare l’uomo simile a Dio, lasciando inoltre moltissime domande senza risposta. 

Il miglior modo di ragionare ce lo ha offerto Gesù Cristo. I suoi insegnamenti ci guidano a distogliere lo sguardo dal fisico e dalla personalità umani e ad adorare Dio come Spirito, a trovare la nostra vera identità e a comprendere la vera identità degli altri.  

Seguendo la guida di Gesù, la Scienza divina del Cristo mi ha aiutato a capire come rivolgermi a Dio e ascoltare le Sue risposte: egli spiega che lo Spirito divino, Dio, non è il creatore della materia. Lo Spirito è infinito, riempie tutto lo spazio ed è l'unica causa e l’unico creatore. Lo Spirito è uno solo, non due; non c’è un Dio maschio e un Dio femmina. L’unico Spirito include tutte le caratteristiche maschili e femminili, e anche l’immagine dello Spirito, l’uomo (termine generico che racchiude tutti gli uomini, le donne e i bambini), include tutte queste qualità. L’uomo a immagine di Dio non è quindi diviso fra maschi e femmine, ma ciascuno di noi è in realtà l’immagine completa e il perfetto riflesso spirituale di Dio, dotato della forza, della bellezza, della grazia, dell’intelligenza e del calore dell’Amore divino, dell’integrità del Principio divino — di tutte le qualità buone e spirituali che Dio esprime — e anche della soddisfazione emanata dall’unica Anima divina, che ama teneramente ognuno di noi.

Nessuno meglio di Gesù Cristo era consapevole che l’identità spirituale dell’uomo va custodita e coltivata all’interno del nostro cuore e della nostra mente, e va vissuta in una vita di integrità e rettitudine morale, al fine di elevare il livello di comprensione spirituale e di amore per noi stessi e per il mondo. Si tratta di un compito arduo e richiede molta preghiera e una revisione continua e sincera dei nostri pensieri e delle nostre opinioni come risposta al potere trasformatore del Cristo. La dedizione necessaria per crescere nella nostra comprensione di Dio e dell’uomo quale immagine e somiglianza di Dio, richiede non solo umiltà e disciplina spirituale, ma un amore profondo e costante, e una compassione per gli altri che li sostenga e li incoraggi.

La cosa meravigliosa è che tutti possono essere battezzati nel Cristo, la Verità spirituale che Gesù insegnò e impersonò, la Verità che ci può liberare dai problemi e dalle ansie che accompagnano una visione materiale dell’identità. Mary Baker Eddy ci dà il senso spirituale di battesimo nel Glossario di Scienza e Salute con Chiave delle Scritture: «BATTESIMO. Purificazione mediante lo Spirito; sommersione nello Spirito». (p. 581). Questo battesimo non è un evento che avviene una sola volta, bensì una continua sommersione nello Spirito, giorno dopo giorno, con cui arriviamo ad amare e incarnare il senso spirituale di Dio e dell’uomo come insegnato da Cristo Gesù, come presentato nella Bibbia e spiegato in Scienze e Salute. L’Apostolo Paolo, nella sua lettera ai Cristiani della Galazia, ci incoraggia a prendere questa direzione. Egli scrive: «Poiché voi tutti che siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è né Giudeo né Greco, non c’è né schiavo né libero, non c’è né maschio né femmina, poiché voi tutti siete uno in Cristo Gesù» (Galati 3:27,28). 

Mentre ci addentriamo in questa avventura spirituale altruista, perseguendo le risposte di Dio e seguendo la Sua guida, iniziamo a discernere sempre più chiaramente l'identità puramente spirituale di noi stessi e degli altri, ovvero il modo in cui Gesù vedeva uomini e donne. La Bibbia descrive Gesù come l'Agnello di Dio, in parte perchè fu così puramente spirituale nei suoi pensieri e nelle sue azioni. Nell’identificare il prossimo, si distolse da tutte le credenze nella materia, così da lasciare che il potere guaritore dell’Amore divino splendesse sugli altri attraverso di lui e così da darci le risposte di cui abbiamo bisogno anche oggi.

Fu certamente grazie ai miei pensieri, e quelli degli altri scientisti cristiani, fondati su una comprensione spirituale dell'identità e dell'amore cristico, che fummo in grado di accogliere e amare in modo molto naturale una bellissima giovane donna che avevamo conosciuto in passato come ragazzino, che era successivamente sbocciato in un bravo ragazzo, e di apprezzare di averla con noi alle nostre riunioni.

Mentre vivo la mia vita, continuo ad impegnarmi a tenere il mio sguardo rivolto fermamente verso Dio. Mary Baker Eddy ci offre un amorevole incoraggiamento: «Guarda con sufficiente attenzione e vedrai maschio e femmina come uno, senza distinzione di sesso o genere; vedrai che designare l’uomo vuol dire anche designare la donna, e vedrai l'intero universo racchiuso in un’unica Mente infinita e riflesso nell'idea composta e intelligente, l'immagine o somiglianza, chiamata uomo, che manifesta il Principio divino infinito, l'Amore, chiamato Dio: l'uomo unito all'Agnello, votato all'innocenza, alla purezza, alla perfezione» (The First Church of Christ, Scientist, and Miscellany, pp. 268-269).

Cercare in Dio le risposte di cui abbiamo bisogno, individualmente o come società, richiede da parte nostra di sacrificare enormemente il modo di ragionare e giudicare materiale, e di fare lo sforzo di lasciare che «appaiano ‘il maschio e la femmina’ della creazione di Dio», come Mary Baker Eddy ci chiede in Scienze e Salute (p. 249); questo ci porta ad una più elevata e soddisfacente consapevolezza e dimostrazione della nostra identità divina, così come ad un maggiore apprezzamento e amore gli uni nei confronti degli altri quali somiglianza di Dio.

Barbara Vining

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

Scopri di più su l’Araldo e sulla sua missione.