Skip to main content Skip to search Skip to header Skip to footer

L’ELETTO DI DIO

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 17 luglio 2025

Originariamente pubblicato sul numero di luglio 1933 de The Christian Science Journal

 


Un’umanità che si sta risvegliando è alla ricerca di un salvatore. Singole persone, gruppi e nazioni, alle prese con problemi che sembrano irrisolvibili attraverso i consueti processi, gridano per trovare qualcosa, o qualcuno, che li conduca fuori dalla complessità degli affari umani. Esiste il bisogno universale di trovare una via sicura gestione degli affari, dell’economia e del governo. I pensatori più lucidi del nostro tempo sanno che ci troviamo sulla soglia di una nuova era, dove incombono poderosi conflitti di pensiero, dove vie inesplorate si aprono davanti a noi, e dove una potenza più grande della saggezza umana deve fronteggiare gli elementi che sembrerebbero ostacolare il progresso del genere umano. Vi è bisogno di un salvatore per le moltitudini, di una salvezza che operi simultaneamente in ogni parte della terra, affinché la giustizia sia evidente nel governo delle nazioni.

Ovunque nel mondo vediamo uomini e donne scelti per gestire gli affari delle rispettive comunità. Non vengono forse scelti con la speranza che saranno in grado, in una certa misura, di salvare dalla discordia e magari dal disastro le località in cui operano? Consigli comunali, assemblee legislative statali e governi nazionali vengono eletti per promulgare e amministrare leggi a tutela delle rispettive comunità e nazioni, affinché in esse si viva in armonia e sicurezza. In alcuni casi questo scopo si realizza in larga misura. In altri si riscontrano confusione, impotenza, vani tentativi e persino ingiustizie. Talvolta sembra che sia più difficile scorgere il bene all’opera tra i gruppi che tra i singoli individui. Eppure, in molti casi, il progresso del mondo sembrerebbe dipendere dall’azione collettiva.

Nel mezzo delle prove degli ultimi anni, uomini scelti come leader in vari paesi hanno cercato di adempiere alle speranze riposte in loro. Organi amministrativi hanno tentato di risolvere i problemi di un mondo diviso. Eppure, nonostante questi sinceri sforzi, il bisogno dell’umanità di essere liberata dalla credenza nel male fondamentale non è mai stata così grande come ora. Non implica forse tutto ciò che nessuna semplice organizzazione umana, di per sé, può essere il salvatore, e che coloro che ripongono la speranza di una liberazione permanente dal male in persone o metodi materiali, per quanto buoni possano sembrare, saranno infine costretti ad ancorare la loro speranza alla provvidenza divina? Sicuramente dev’esserci un Salvatore universale, pienamente in grado di soddisfare ogni esigenza dell’umanità. Guardando oltre i confini dell’umano nel regno dell’Amore divino, troviamo questo liberatore, colui che agisce per conto di Dio presso gli uomini e che è realmente capace di salvare fino agli estremi. È il Cristo, “la potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede” (Romani 1:16).

Mary Baker Eddy, nel suo libro di testo Scienza e Salute con Chiave delle Scritture, definisce il Cristo come “la vera idea che annunzia il bene, il messaggio divino di Dio agli uomini, che parla alla coscienza umana” (pag. 332). Questa definizione mostra che la presenza e il potere dell’idea-Cristo dipendono dall’onnipresenza di Dio, e non da un’autorizzazione o una condizione umana. Perciò il Cristo dev’essere ovunque. Questa santa potenza presso gli uomini non può essere esclusa da alcuna assemblea, né eliminata da nessuna situazione. La nostra Leader afferma: “La voce impercettibile della Verità è per la mente umana simile al «leone che rugge»” (Scienza e Salute, pag. 559), quindi non può venire ignorata né messa a tacere. Attraverso gli insegnamenti della Scienza Cristiana, si comprende che il Cristo è un’influenza irresistibile, sempre presente presso gli uomini, che opera nella coscienza umana illuminandola supremamente e davanti al quale ogni fase del male è destinata a perdere la propria apparente realtà e il proprio potere ipnotico, e a svanire, senza più poter né tentare né sviare alcuno.

È oggi imperativo riconoscere il potere del Cristo all’opera dove il pensiero umano si misura con i problemi in modo collettivo. Se abbiamo creduto che l’errore possa governare un gruppo di persone, quanto più dovremmo riconoscere che il Cristo, Verità, può governarlo. Applichiamo consapevolmente questo fatto scientifico a un corpo legislativo. Un simile corpo è composto da persone elette o nominate per promulgare certe leggi. Talvolta sembra che un tale gruppo diventi lo strumento di elementi discordanti. Quando uno Scientista Cristiano si rende conto di una tale condizione, che egli faccia parte o meno di quel corpo legislativo, è suo privilegio riconoscere la verità sulla situazione; e la verità è che il Cristo, o vera idea, è presente per governarla. L’idea-Cristo è il maestro, perché è il rappresentante del Sovrano dell’universo. Così, in effetti, soltanto la Verità possiede reale potere negli affari umani. L’influenza del Cristo è incorruttibile, e la sua attività è irresistibile. Il mandato del Cristo è eterno; non può mai essere rimosso dal suo ufficio salvifico. Il Cristo smaschera, ostacola e annienta ogni falsa credenza. Con divine tenerezza e maestà salva l’umanità dall’errore.

Mentre questi pensieri si rivelano allo Scientista Cristiano, egli si accorge che sta perdendo la sensazione che l’errore domini il gruppo in questione, e acquista consapevolezza di un’influenza santa presente a guidare e governare le loro deliberazioni. Questa vera conoscenza deve necessariamente giovare alla situazione, poiché ogni idea divina accolta è all’opera per tutti dalla parte del bene.

In ogni situazione, il messaggio di Dio agli uomini proclama la supremazia del bene. Una simile elargizione divina rivela vie e mezzi ignoti al senso mortale. L’umanità è così incoraggiata ad abbandonare e vincere il male, ed è elevata oltre i limiti dello sforzo umano. L’idea-Cristo è inarrestabile: trasforma la natura erronea dell’essere umano, muta le false aspirazioni, rovescia il modo d’operare degli affari umani quando sembrano governati dall’errore. Il Cristo non ha bisogno di tempo per compiere la sua missione salvifica. Gesù manifestò il Cristo, e ogni qualvolta ve ne fosse bisogno, questo potere divino guariva una moltitudine di malati o sfamava istantaneamente migliaia di affamati attingendo all’abbondanza di Dio. La salvezza è raggiunta ovunque l’umano riconosca il divino e vi ceda. E l’Amore divino induce un tale risveglio nonostante l’oscurità mentale, affinché la volontà di Dio, che si compie in terra come in cielo, possa apparire agli uomini.

Il Cristo è attivo nella sua missione salvifica ovunque. Non esiste camera segreta di deliberazioni in cui la sua influenza non sia presente. Anche se si riuniscono consigli per fomentare la guerra, il Cristo è là, influenza dominante davanti alla quale il peccato del conflitto deve perdere il proprio falso aspetto di gloria e svanire. Proprio in mezzo a dove vi siano gruppi intenti a sovvertire le fondamenta della civiltà cristiana, vi è il Cristo sempre presente. Tale presenza non può essere bandita, ed essa scaccia ogni senso di tradimento, slealtà e anarchia. Dove menti mortali cospirano per compiere reati, là vi è il Cristo, che costringe le credenze malvagie a fallire, a svanire del tutto dalla coscienza umana. Anche dove le masse sembrano soggiogate dall’ignoranza, il Cristo, superiore all’ignoranza collettiva, è presente e potente per illuminare e redimere l’individuo e la moltitudine. Per il Cristo esiste solo “il luogo segreto dell’Altissimo”, dove il male non ha né posto né rifugio, e dove la volontà di Dio si compie.

L’universalità del Cristo rende questo potere divino il Salvatore del mondo. La mente carnale non conosce il metodo del Cristo, e non può prevenire né resistere al proprio annientamento operato dal potere del Cristo. Nello svolgimento del proprio compito, il Cristo è sostenuto dalle leggi di Dio, ha l’autorità per amministrarle, e con esse mantiene con successo il regno della rettitudine, rendendo così la legge onorevole agli occhi degli uomini. La coscienza mondiale vivrà sempre più la liberazione operata dal Cristo da ogni forma d’errore, in proporzione alla conoscenza e alla comprensione di questa azione divina.

Per salvare il genere umano dalle false credenze, il Cristo non combatte il male più di quanto la luce lotti contro le tenebre. La luce del Cristo fa svanire ogni forma di “sortilegio”. Il Cristo è al contempo la manifestazione di Dio e “il messaggio divino da Dio agli uomini” (Scienza e Salute, pag. 332), il fattore divino che sostituisce nella coscienza umana ogni percezione di qualcosa che sia dissimile da Dio. Il Principio divino è presente in ogni circostanza e agisce attraverso la Sua vera idea, il Cristo, pienamente capace nella Scienza divina di porre fine alle suggestioni erronee sin dal loro inizio nella coscienza umana, prima ancora che possano manifestarsi in azioni. Il Cristo rivela la verità secondo cui, scientificamente parlando, il pensiero umano, individuale o collettivo, politico o etico, in una nazione o tra le nazioni, è avvolto dalla divinità e non dal materialismo. Il Cristo continuerà il lavoro di liberazione fino a quando tutta l’umanità riconoscerà che la materia e l’errore non sono nulla e che Dio è onnipresente

Qualcuno potrebbe affermare che tali pensieri siano troppo trascendenti; che non sia ancora tempo di considerare il benessere umano in termini puramente spirituali. Ma si consideri il capitolo quarantadue di Isaia, che nella Versione King James si intitola “Il ministero del Cristo, ornato di mitezza e costanza”, e si leggano gli straordinari versetti iniziali:
“Ecco il mio servo, che io sostengo; il mio eletto in cui la mia anima si compiace. Ho posto il mio Spirito su di lui; egli porterà la giustizia alle nazioni. Egli non griderà, non alzerà la voce, non farà udire la sua voce per le strade… presenterà la giustizia secondo verità. Egli non verrà meno e non si scoraggerà, finché non avrà stabilito il giudizio sulla terra; e le isole aspetteranno la sua legge” (Isaia 42:1-4)

È tempo che tutti i popoli sappiano che il governo delle nazioni poggia sulle spalle del Cristo sempre presente. Questo sapere solleverà il peso della responsabilità dai pensieri ansiosi degli uomini pubblici, e lo lascerà al luogo cui appartiene. Ogni uomo che si risveglia alla chiamata del Cristo, Verità, nella propria coscienza, è salvato dalla credenza che il male sia reale, latente, diffuso, aggressivo, organizzato o potente. Inoltre, riconoscerà che questa potenza salvifica è all’opera nella coscienza umana collettiva.

Il Cristo, il divino Consolatore, con infinita compassione e potere, sta allontanando il falso senso di peccato, malattia, morte e distruzione dalla vita degli uomini, e sta rivelando che “l’uomo tanto collettivamente quanto individualmente è il figlio di Dio” (Miscellaneous Writings, pag. 164). Trionfante in umiltà e bontà, dimora presso gli uomini e dispiega il regno della giustizia. Con parole indubitabilmente profetiche, Mary Baker Eddy scrive riguardo agli eletti di Dio:
“…il Cristo, l’idea di Dio, reggerà alla fine tutte le nazioni e tutti i popoli — imperativamente, assolutamente, definitivamente — con la Scienza divina” (Scienza e Salute, pag. 565).

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

Scopri di più su l’Araldo e sulla sua missione.