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RINGRAZIAMENTO PERPETUO

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 18 novembre 2025

Originariamente pubblicato sul numero del 22 novembre 1947 del Christian Science Sentinel


«Mandate grida di gioia all'Eterno, o abitanti di tutta la terra... Venite davanti a lui con canti di gioia... Entrate nelle sue porte con ringraziamento e nei suoi cortili con lode; rendete grazie a lui, benedite il suo nome» (Salmi 100:1, 2, 4, secondo la versione King James).

Fin dai tempi antichi é evidente l'importanza di riconoscere Dio come fonte di ogni bene: gli Israeliti facevano offerte di ringraziamento, il Salmista parla del sacrificio di ringraziamento. Il Maestro ringraziò ripetutamente e Paolo disse: «…la pace di Dio, alla quale siete stati chiamati in un sol corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti» (Col 3:15).

Il rendimento di grazie è più di una semplice dichiarazione a parole. Affermare la propria gratitudine mentre il cuore è colmo di odio, risentimento, insoddisfazione, dubbio o paura è ben lontano dal sincero ringraziamento. La gratitudine è al di là delle oscillazioni della testimonianza dei sensi materiali e dimora nel riconoscimento perpetuo del fatto spirituale. Nella Scienza Cristiana il riconoscimento del bene è la dimostrazione del bene. Quali guarigioni e trasformazioni potremmo vedere se il mondo intero inviasse un inno di lode al Donatore di ogni bene e dimorasse nel riconoscimento che nulla, tranne ciò che esprime Dio, il bene, è reale o è mai stato reale! Come scomparirebbero le cicatrici della guerra, il livore dell'odio e la devastazione della penuria! Con quale tenerezza e bellezza fiorirebbe il deserto dell'esperienza umana, e con quale fragranza spirituale sarebbe purificata l'atmosfera mentale della terra!

Si potrebbe affermare: «Tutto questo mi pare troppo fantasioso e idealistico! Considerate l'odio che muove l'umanità, le tragedie che si nascondono sotto la superficie, le pestilenze e le carestie, il terrore e l'incertezza che affliggono l’umanità!». La Scienza Cristiana afferma: «Conoscete invece l'infinita presenza e il potere irresistibile dell'Amore divino, l'Amore che è Dio, l'Amore che è Vita, l'Amore che è sempre operante e che non può rimanere nascosto o inosservato». L'Amore è potere, e non è mai esistito nessun altro potere.

 

Quando il Maestro dichiarò (Giovanni 4:23): «…l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità…», egli pronunciò una richiesta scientifica e rivoluzionaria. In relazione a ciò, Mary Baker Eddy scrive: «Noi adoriamo spiritualmente soltanto quando cessiamo di adorare materialmente» (Scienza e Salute con Chiave delle Scritture, p. 140). E aggiunge: «L’adorazione mediante la materia è paganesimo».

 

La vera adorazione si basa sul presupposto scientifico che lo Spirito, cioè Dio e la Sua idea, è Tutto, e che non esiste altro potere, altra mente o altro essere se non il potere, la Mente e l'Essere che è Dio. Tutto il ragionamento scientifico e ogni vera conclusione sono dedotti da questa premessa. Non c'è mai stato un momento in cui qualcosa di diverso da Dio sia stato reale, mai un momento in cui sia esistita una creazione che potesse scivolare nel male, o un uomo che potesse morire. Dio, Spirito, che è Vita infinita, Verità e Amore, è l'unico creatore, ed esiste una sola creazione, spirituale, completa, perfetta e libera. L’uomo, creato da Dio, è completamente spirituale, l'espressione eterna della Vita, senza inizio e senza fine. L'uomo vive perché Dio è la sua Vita; ama perché riflette l'Amore divino; esiste perché Dio è la sua Anima, la sua origine e la sua sostanza. Non può cadere dalla perfezione né essere separato dal bene. Non ha altra coscienza se non quella che è buona, non ha altra Mente se non Dio, non ha altra vita se non la Vita divina. La sua purezza è inattaccabile, la sua armonia è inviolabile, la sua individualità è una con il Principio divino, la sua identità è il riflesso dell'Anima. Questi sono i fatti spirituali su cui si basa la Scienza Cristiana.

Essa ribalta la testimonianza dei sensi e ne smaschera la falsità. Essa mina la mortalità; detronizza la materia dimostrando che è un mito, privo di sostanza, intelligenza e vita. Solo la prova o la dimostrazione scientifica attesta la vera gratitudine. In Scienza e Salute si legge: «La credenza limitata non può mai rendere giustizia alla Verità in alcun senso. La credenza limitata limita tutte le cose e comprimerebbe la Mente, che è infinita, entro un cranio. Tale credenza non può né percepire né adorare l'infinito; e per soddisfare il suo senso limitato della divisibilità dell'Anima e della sostanza, cerca di dividere lo Spirito uno in persone e anime» (p. 280). Pensare a se stessi o agli altri come a persone materiali limitate che rendono grazie a Dio per le benedizioni ricevute non significa adorare il Padre «in spirito e verità», ma adorare «mediante la materia», e quindi non è Cristianesimo, ma paganesimo!

L'uomo è fondato nella Mente, soggetto solo alla legge della Mente. Egli non è un destinatario limitato del favore divino, ma esiste come espressione e prova stessa dell'abbondanza dell'Amore, della continuità della Vita e dell'integrità della Verità. La sua armonia e il suo benessere sono immutabili così come il Principio che lo governa.

Entriamo quindi veramente «nelle sue porte con ringraziamento e nei suoi cortili con lode», non quali mortali limitati che rendono grazie a una Divinità dalla quale cercano favore, non con il digiuno o una festa materiale, ma attraverso il riconoscimento scientifico e la dimostrazione dell'unicità del Principio e della sua idea. In Miscellaneous Writings Mary Baker Eddy afferma: «È da tempo una questione della massima importanza. Come deve l’umanità adorare il più adorabile, ma meno adorato, e dove deve cominciare quella lode che non avrà mai fine? Sotto, sopra, oltre, mi sembra di sentire il dolce e soave sospiro degli angeli che rispondono: “Vivete in modo che la vostra vita attesti la vostra sincerità e risuoni della Sua lode”» (p. 106).

La vera gratitudine squarcia il velo del materialismo. Essa confuta il senso materiale con il senso spirituale, il senso personale con la verità dell'identità spirituale e il senso corporeo con la natura incorporea dell'essere. La gratitudine è spirituale, è discernere, riconoscere e dimostrare la Vita che è Dio.

Così possa il nostro periodo del Ringraziamento essere perpetuo, mentre con Paolo ribadiamo: «…la pace di Dio, alla quale siete stati chiamati in un sol corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti».

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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