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Spegnere il fuoco di paglia degli schieramenti politici

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 22 aprile 2025

Originariamente pubblicato sul numero di giugno 2024 de The Christian Science Journal


Negli scontri elettorali, il vetriolo è un inquinante che farcisce l'atmosfera mentale di acredine personale. Uno spirito iper-partitico, che sia pro o contro, rappresenta la mentalità del tipo «ci sono prima io» che antepone l'interesse personale di alcuni al bene comune ed esalta il dogma politico al di sopra della saggezza di Dio, il Principio universale che regna equamente su tutta la Sua creazione.

La preghiera che Gesù diede ai suoi discepoli esprime lo spirito onnicomprensivo del Cristo, la vera idea del Principio divino, l'Amore. Lo spirito del Cristo promuove nella vita la messa a fuoco del "noi" piuttosto che dell'"io". «Padre nostro che sei nei cieli» è la frase chiave del Padre Nostro (Matteo 6:9). Questa sacra preghiera è tanto apartitica quanto disinteressata, tanto inclusiva quanto imparziale, tanto immediata quanto atemporale. Per quanto spesso la utilizziate, non pronuncerete mai una volta le parole io, me o mio. Accogliere lo spirito del Cristo, lo spirito della Verità e dell'Amore, significa abbracciare l'intera famiglia umana in un unico affetto.

Nel mezzo del rancore politico, abbiamo tutti l'opportunità (anzi, l'imperativo morale) di attenerci saldamente alla grande verità che sta alla base di queste parole bibliche: «Non abbiamo tutti uno stesso Padre? Non ci ha creati uno stesso Dio? Perché dunque agiamo con perfidia l'uno verso l'altro, profanando il patto dei nostri padri?» (Malachia 2:10)

Essere creati da un unico Genitore comune, che Gesù definì Spirito perfetto, significa essere fatti a somiglianza di Dio, coesistendo in accordo spirituale con Lui. La nostra vera paternità significa che voi, io e tutti gli altri condividiamo un diritto di nascita immortale in qualità di «eredi di Dio e coeredi di Cristo» (Romani 8:17).

Le divisioni partitiche sono il risultato del modo illusorio ed egocentrico del mondo di identificare le persone come fossero emanazioni della materia anziché dello Spirito, come personalità carnali motivate nel pensiero e nell'azione da una mente carnale che è «inimicizia contro Dio» (Romani 8:7). La Scienza Cristiana è venuta a trasformare e salvare un mondo che è ai ferri corti con se stesso, rivelando che non esiste alcun’altra Mente o potere se non l'unico Principio deifico dell'universo, che ha creato tutto spiritualmente anziché materialmente.

Mary Baker Eddy, la Scopritrice ispirata da Dio di questa Scienza, ci spiega che la mentalità carnale o mortale, che si oppone all'onniscienza di Dio - l'immenso IO SONO - rappresenta una credenza idolatra di molte menti ed ego in contrasto tra loro, ognuna delle quali venera se stessa. Il puro monoteismo dell'unica Mente divina, che si riflette perfettamente nella sua creazione armoniosa, dissipa questa credenza erronea. Nei suoi scritti, Mary Baker Eddy mette a nudo le presunte macchinazioni di questo errore mentale, come quando dice: «... una credenza in molte menti che governano impedisce la normale attrazione che l'uomo sente verso la Mente una, l'Iddio uno, e guida il pensiero umano in vie opposte dove regna l'egoismo» (Scienza e Salute con Chiave delle Scritture, pag. 205).

Questo errore politeistico - la falsità non solo di molte menti, ma di «molte menti che governano» - alimenta la polarizzazione partitica. L'ambizione egoistica di alcuni di governare imperiosamente sugli altri, tradisce una profonda ignoranza della sollecitudine pastorale che Dio ha per tutti e non riconosce che il Principio divino, e non la persona, è l'autentica forza motrice alla guida del vero governo. Secondo le Scritture, Dio è il nostro Re, il nostro Giudice e il nostro Legislatore. La comprensione e la dimostrazione pratica della natura divina nella vita quotidiana promuove il corretto funzionamento di tutti e tre i rami del governo democratico: esecutivo, giudiziario e legislativo.

Nel dicembre del 1900, Mary Baker Eddy additò «le pretese della politica e del potere umano» come uno dei «pericoli più imminenti che il secolo a venire dovrà affrontare» (The First Church of Christ, Scientist, and Miscellany, pag. 266). Le convulsioni politiche del ventesimo secolo hanno giustificato più che mai il suo monito. Quel secolo è arrivato ed è oramai passato, ma il pericolo di poteri politici mal indirizzati, che siano a livello globale, nazionale o locale, minacciano ancora il progresso e il benessere dell'umanità.

La Leader della Scienza Cristiana, ovviamente, non si stava esprimendo in opposizione al sistema democratico del governo del suo Paese, dedicato com'è alla libertà individuale. Sosteneva la Costituzione degli Stati Uniti (vedi Miscellany, pag. 282) e affermava inoltre di non avere altra politica «se non quella di contribuire ad appoggiare un governo giusto; di amare Dio in modo supremo e il mio prossimo come me stessa» (Miscellany, pag. 276). In tempo di guerra, esortò i suoi seguaci a pregare affinché la presenza divina guidasse e benedicesse il presidente, il potere giudiziario e il Congresso (vedi Christian Science versus Pantheism, pag. 14).

Un suo segretario descrive così l'approccio di Mary Baker Eddy alle questioni politiche: «Riguardo alla politica pubblica, considerava fondamentale la questione morale e di primaria importanza il benessere di tutta l'umanità, e su tali tematiche non si asteneva mai. Attraverso la comunione con l'unica Mente, cercava un concetto chiaro di ciò che è giusto e sbagliato in ogni questione vitale. Adottava poi una posizione decisa per quello che riteneva giusto ... Argomentazioni popolari o di convenienza non riuscivano a intimidirla» (Irving C. Tomlinson, Twelve Years with Mary Baker Eddy, Amplified Edition, pagg. 249, 250).

Per svolgere con saggezza i nostri doveri di cittadini, è necessaria un'autorità più grande della semplice fedeltà politica o delle preferenze personali. Se stabiliamo le questioni politiche seguendo semplicemente i pensieri di parte della gente, la nostra vita sarà vacua e priva di timone. Perderemo la guida di un Principio infallibile nella scelta di una linea d'azione adeguata che affronti il problema in esame. Al contrario, l'apertura all'ispirazione e alla direzione di un'unica Mente onnisciente ci libera dall’influenza del pensiero di gruppo, ovvero dal pensiero uniformato di una pluralità di menti (rappresentate da sondaggi, opinionisti e convinzioni popolari).

Nell'esercizio del diritto dei liberi cittadini di partecipare alle vicende politiche, gli Scientisti Cristiani si impegnano ad essere informati in modo affidabile sulle notizie del giorno (ma senza esserne sopraffatti!); a sostenere le organizzazioni e le politiche atte a migliorare sia il loro Paese che il mondo che condividono con tutti gli altri popoli; e soprattutto a votare secondo coscienza alle elezioni. Sono le loro preghiere quotidiane che spingono a queste giuste azioni, affinché sia fatta la volontà di Dio «in terra come in cielo» (Matteo 6:10). Il progresso derivante da tali preghiere allinea più strettamente la giustizia umana con quella divina.

Come ogni degna attività umana, anche l'autogoverno politico deve essere innalzato ad un livello mentale più elevato. Proprio come l'opinione pubblica viene elevata dai fatti dell'esistenza spirituale, così lo sarà anche la politica. Mary Baker Eddy espresse questo ideale nel suo elogio all'opera del presidente statunitense assassinato, William McKinley: «Cominciò riscaldando il marmo della politica fino a uno zelo temperato dalla saggezza, spegnendo i vulcani delle divisioni e unendo gli interessi di tutti i popoli; e finì per vincere il male con il bene universale» (Miscellany, pag. 291).

Nel 1892, pochi mesi prima di essere nominato come editore de The Christian Science Journal, Judge Septimus Hanna accettò l'invito a presiedere un convegno statale della Pennsylvania a favore della Lega Proibizionista. In seguito venne sollecitato a partecipare al convegno nazionale. Fu a questo punto che scrisse a Mary Baker Eddy per chiedere consiglio, spiegandole i pro e contro della questione (June 8, 1892; vedi IC033a.13.011, The Mary Baker Eddy Library).

La sua cauta risposta fu accompagnata da un avvertimento: «La vecchia bottiglia della disonestà dei politici deve essere svuotata e deve venire riempita con il vostro proposito, ovvero di realizzare il massimo bene per il maggior numero di persone. Se ora sei sufficientemente radicato e ancorato al Cristo, Verità, e a tutti i suoi dolci aromi di pazienza, saggezza e grazia da poter sopportare lo sforzo, potrai fare maggior bene lavorando occasionalmente tra i politici che allontanandoti da essi». Tuttavia, avvertì che: «Sarà un impegno pesante per il tuo cristianesimo, ma se lo prenderai come una croce e la porterai docilmente, Dio dirigerà e sosterrà tutti questi sforzi. . .» (June 11, 1892; L04928, The Mary Baker Eddy Library; © The Mary Baker Eddy Collection).

Il fanatismo politico contraddice la verità fondamentale che Cristo Gesù predicò e praticò, ossia la supremazia della volontà di Dio nella vita degli uomini e delle donne di tutto il mondo. Scienza e Salute, in linea con la dimostrazione del Maestro del potere di guarigione dello Spirito divino sulla carne, dichiara: «La Mente immortale, che tutto governa, dev'essere riconosciuta suprema nel cosiddetto reame fisico, quanto in quello spirituale» (pag. 427). Secondo la stessa logica metafisica, il Principio che tutto governa dev'essere riconosciuto supremo nella sfera della cosiddetta politica di parte, tanto quanto nell’armonioso regno dei cieli.

Naturalmente, lo spirito di parte non si limita alla politica. Questo tratto ostinato di un ego personale limitato rizza la sua testa d’idra nelle losche pratiche commerciali, nelle aspre faide familiari, nei dibattiti dottrinali fra religioni e ideologie opposte e nelle bellicose dispute di confine fra nazioni. Contese di ogni tipo ci impongono di tenere sotto stretto controllo il mondo di pensieri in cui ci troviamo. Quanto meno ci scaldiamo nelle discussioni e nei rapporti con gli altri, tanto più riusciremo a dimostrare su ogni fronte un controllo armonioso: innanzitutto in noi stessi, ma anche in casa, nei consigli di amministrazione delle aziende, nelle assemblee della chiesa e in tutte le sedi del governo politico.

Se abbiamo uno spirito libero da rigidi schieramenti non significa che non abbiamo le nostre convinzioni su ciò che è giusto o il coraggio necessario per sostenerlo. Significa, invece, che nel combattere la giusta battaglia della fede per superare la mentalità sbagliata, «il nostro combattimento non è contro sangue e carne» (Efesini 6:12). Opporci a comportamenti egoisti, opportunisti o non etici, non ci dà il diritto di demonizzare coloro che non condividono la nostra opinione. Quando le passioni s'infiammano a causa di una controversia politica, il Cristo di Dio chiama ciascuno di noi ad amare di più (sì, a trattare caritatevolmente anche un cosiddetto avversario) e, se necessario, a perdonare gli altri come fece Gesù. Dopo tutto, la Regola d'oro non smette di essere d'oro o di essere una regola nel momento in cui ci impegniamo in un dibattito politico!

Riconoscere innanzitutto ciò che è spiritualmente vero, ci permette di discernere più rapidamente l'approccio politico che nella specifica circostanza è più vicino a essere quello giusto. Nell’Articolo «Vigili nel dovere», Mary Baker Eddy stabilisce questo indicatore metafisico per un processo decisionale saggio e impersonale: «Secondo le sue opere egli sarà giudicato — e giustificato o condannato» (Manuale de La Chiesa Madre, pag.42).

Mantenendo il giudizio focalizzato sulle realizzazioni piuttosto che sulla personalità, saremo in grado di preservare un pensiero imperturbato e non influenzato dalle accuse e contro-accuse personalizzate della retorica politica; riusciremo così a prestare maggiore attenzione al seguente saggio consiglio: «Siate moderati nel pensiero, nella parola e nell’azione  . . . Reprimete lo zelo non moderato» (Mary Baker Eddy, Retrospezione e Introspezione, pag. 79).

Se le persone imparano a rendere «sottomesso ogni pensiero all'ubbidienza di Cristo» (II Corinzi 10:5), il corpo politico diventerà più «temperato nei pensieri, nelle parole e nelle azioni». Quando questo miglioramento avrà luogo nel nostro cuore, il fanatismo di parte cederà allo spirito cristico di equità ed equanimità, espressione del governo di Dio sulla terra come in cielo.

Nel momento in cui le passioni si infiammano a causa di una controversia politica, il Cristo di Dio chiama ciascuno di noi ad amare di più.

La Regola d'Oro non smette di essere d'oro o di essere una regola nel momento in cui ci impegniamo in un dibattito politico

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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