Con tutti i notiziari che evidenziano l'incremento della criminalità, è comprensibile che i cittadini coscienziosi si preoccupino. L'interesse principale verte sulla sicurezza e infatti, nel tentativo di proteggere i propri beni personali, installano serrature e allarmi antifurto, utilizzando anche cani da guardia a difesa delle loro proprietà. Tali misure umane sono spesso necessarie, ma c'è uno spazio importante della vita quotidiana dove c'è ancor più bisogno di protezione.
Quanta consapevolezza abbiamo della necessità vitale di proteggere la nostra dimora mentale dagli intrusi indesiderati? Non staremmo mai lì a guardare un ladro che ci sottrae i nostri beni terreni. Perché mai dovremmo allora permettere ai pensieri non divini di rubarci la gioia, la pace e la sovranità? Mary Baker Eddy afferma: «Dovremmo aver più familiarità col bene che col male, e guardarci dalle false credenze con la stessa vigilanza con la quale sbarriamo le nostre porte per impedire che i ladri e gli assassini si avvicinino» (Scienza e Salute con Chiave delle Scritture, pag. 234). Anche la Guida, Cristo Gesù, ammoniva i suoi discepoli: «Ora, ciò che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!» (Marco 13:37).
Si può imparare ad essere vigili attraverso lo studio e l'applicazione della Scienza Cristiana. Questa Scienza offre uno strumento di protezione scientifico ed infallibile contro tutte le credenze cattive, indipendentemente da come esse si presentino o dal modo in cui si travestano. Si può così acquisire quel senso spirituale del bene che tutto pervade e che ha la propria fonte in Dio, l'Amore divino. È proprio questo senso del bene onnipresente che ci fortifica contro qualsiasi attacco del male o del magnetismo animale. Quali che siano i falsi suggerimenti che cercano di entrare nella nostra coscienza, sono soltanto menzogne sull'uomo – che è il riflesso perfetto di Dio - e non sono più reali di un sogno. Non si deve mai accogliere nella propria dimora mentale alcun pensiero che non provenga dalla Mente divina, Dio.
Mary Baker Eddy ci dà il seguente consiglio, che sembra particolarmente adatto alle nostre condizioni attuali: «In un mondo di peccato e di sensualità, che si avvia
rapidamente verso un maggior sviluppo di potere, è saggio considerare seriamente se è la mente umana o la Mente divina che ci sta influenzando» (Scienza e Salute, pag. 82-83).
Chi comprende che l'uomo, sotto la direzione suprema di Dio, riflette il potere e la capacità divini, è in grado di controllare ogni suo pensiero e quindi tutto ciò che gli succede. È un esponente morale libero, dotato della capacità che Dio stesso gli ha dato di scegliere tra il vero e il falso, tra le idee spirituali e i suggerimenti mortali. Nessuno può farlo al posto suo, né potrà mai impedirglielo. È un'esperienza completamente individuale e ciascuno è responsabile dei propri pensieri. Si può sempre determinare l'origine di ogni pensiero chiedendosi: «Questo pensiero mi porta a vedere il male come fosse reale? Mette in risalto la materia o mi fa comprendere più chiaramente la perfezione e l'integrità spirituali dell'uomo?» Scrive Mary Baker Eddy: «Scientisti Cristiani, siate legge a voi stessi, affinché la malapratica mentale non possa farvi del male, né mentre dormite, né da svegli» (Scienza e Salute, pag. 442). La pace, la gioia e la sovranità si realizzano umanamente nella misura in cui obbediamo a questa richiesta divina.
Due intrusi mentali che gli studenti della Scienza Cristiana devono escludere dalla propria coscienza con particolare attenzione sono l'apatia e la mentalità materialistica. Entrambi questi errori possono privarci delle nostre aspirazioni celesti, della gioia e della fedeltà agli aspetti dello Spirito, a Dio, facendoci così perdere terreno sul piano spirituale. Se ospitiamo uno di questi due dannosi intrusi, non potremo essere pienamente consapevoli della nostra eredità divina di figli di Dio.
L'apatia non è altro che pigrizia mentale. Se si è veramente grati per le benedizioni che la Scienza Cristiana ci ha portato nella vita, non si dovrà permettere a questo male di insinuarsi nel pensiero, causandoci inerzia spirituale, ottusità e inattività. Il rimedio divino per l'apatia sta nel comprendere l'uomo che Dio ha creato, l'uomo che ciascuno di noi è realmente. Poiché l'uomo è un'idea della Mente, sappiamo di conseguenza che ci è stato conferito il potere di riflettere l'operosità, la motivazione e l'intraprendenza.
Allo stesso modo, indulgere nella mentalità materialistica può privarci delle qualità cristiche. Farsi coinvolgere esageratamente dall'interesse per i beni materiali e i piaceri ottunde la nostra consapevolezza delle verità spirituali. Una coscienza così occupata dal sé è una porta aperta alle miriadi di suggestioni del magnetismo animale.
Con l'aiuto sempre presente di Dio, possiamo proteggere la nostra dimora mentale da tutti gli intrusi finché la sacra atmosfera della mentalità spirituale prevarrà a tal punto che le credenze malvagie non busseranno più alla nostra porta. Soltanto ciò che origina da Dio ha l'autorità di entrare nella coscienza e nella vita di una persona.
La Bibbia ci consiglia come proteggere al meglio la nostra dimora mentale dalle insistenti argomentazioni mortali. Paolo afferma: «Del resto, fratelli miei, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. Rivestitevi dell'intera armatura di Dio per poter rimanere ritti e saldi contro le insidie del diavolo» (Efesini 6:10-11).
Possiamo rallegrarci delle opportunità sempre nuove di vagliare i pensieri che bussano per essere ammessi. Ogni giorno è un nuovo inizio, una nuova opportunità per accettare solo il vero e rifiutare il falso. Pensate a cosa significa avere il controllo della nostra vita, riuscire con l'aiuto di Dio a proteggere completamente la nostra dimora mentale da qualunque intrusione della mente mortale!
Mantenere la coscienza sotto costante vigilanza è un piccolo prezzo da pagare per la certezza benedetta dell'immunità dal male in tutte le sue forme, proprio quel meraviglioso senso di sicurezza che ci viene promesso nel Salmo 91: «Chi dimora nel riparo dell'Altissimo, riposa all'ombra dell'Onnipotente» (Salmi 91:1).
