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2009

Pensare alla grazia mi fa venire in mente la serenità e la stabilità spirituali che scaturiscono da una fede nel bene e nella cura costante da parte di Dio. E’ questo che ci consente di non subire danni nel corso di un periodo economico difficile.

Di recente, Val e Mark Unger di Ashland, Massachusetts, sono stati intervistati da Rita Polatin del Radio Sentinel in merito al loro matrimonio. Ecco alcuni brani della conversazione.

Pensavo di perdere la testa. Circa cinque anni fa, infatti, mi era difficile ricordare qualsiasi cosa.

Subito dopo aver visto le terribili immagini del terremoto che si è abbattuto la notte scorsa in Abruzzo e la disperazione della gente, mi sono rivolta al nostro caro Padre-Madre Dio in preghiera, appoggiandomi sull’onnipresenza del suo Amore infinito e compassionevole, e ho cercato nella Bibbia alcune delle sue meravigliose promesse. Oggi mi sono particolarmente cari questi versetti: “L’eterno, per amore del suo gran nome, non abbandonerà il suo popolo, giacché è piaciuto all’Eterno di far di voi il popolo suo” (1° Samuele 12:22) ed “Benedetto sia Iddio, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre delle misericordie e l’Iddio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra afflizione, affinché mediante la consolazione onde noi stessi siam da Dio consolati, possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione” (1° Corinzi 1:3 -5).

Quello che subito mi è venuto in mente quando ho sentito la notizia del terremoto in Abruzzo è il versetto della bibbia I Re 19:11 “e dopo il vento, un terremoto; ma l’Eterno non era nel terremoto”. Questo mi ricorda che Dio non è nell’evento in sé, ma che è invece “un aiuto sempre pronto nelle distrette”.

Il terremoto di aprile nell’Italia centrale mi ha fatto riaffiorare alla mente ricordi della mia esperienza personale col terremoto e anche alcune riflessioni che portarono con sé conforto e guarigione a quell’epoca. Una delle ragioni per cui non desideravo lasciare New York per andare ad abitare in California anni or sono, era proprio la mia paura del terremoto.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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