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Un mondo che si risveglia all’uguaglianza

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 29 gennaio 2016

Originariamente pubblicato sul numero del 13 novembre 1989 del Christian Science Sentinel


Quando una nazione in via di sviluppo come la mia, l’India, sta progredendo tecnologicamente in molti campi, può essere triste vedere che alcuni segmenti della società rimangono completamente  esclusi da tale progresso.

Molti problemi sembrano complessi e fortemente ancorati alla natura stessa della società. Uno dei più complessi – sia per le nazioni sviluppate sia per quelle in via di sviluppo – è il ruolo della donna.

Mentre il velo fisico può essere stato tolto dal viso della donna moderna, molti cuori e menti timorosi rimangono pesantemente velati.

In un paese, la donna deve combattere la discriminazione sessuale per ottenere parità di retribuzioni. In un altro, esse stanno lottando per il diritto ereditario negato alle donne. In un altro ancora, le madri abortiscono le figlie femmine perché quella società ritiene che le donne non siano produttive. E in un altro paese ancora, una donna può essere uccisa se non porta una dote adeguata.

Come possono delle persone compassionevoli e interessate essere d’aiuto in problemi come questi? Ovviamente, le leggi dello stato e le riforme sociali sono importanti. Eppure qualche volta occorre qualcosa di più definitivo: forse la necessità di volgerci a Dio in preghiera per discernere le Sue leggi – leggi che sono molto più basilari di quanto la giustizia umana o i codici legali potrebbero mai essere. Molte donne e uomini hanno trovato che la Scienza Cristiana porta una nuova ispirazione riguardo alle leggi spirituali di Dio e che questa comprensione spirituale ampliata ha migliorato concretamente le condizioni di ineguaglianza e oppressione che essi stanno affrontando.

In realtà, la Scienza cristiana offre una visione profonda dell’uguaglianza degli individui, sia che si tratti di uomini o donne, ricchi o poveri, vecchi o giovani. Questa religione scientifica comincia con i passi di apertura della Bibbia, dove la creazione spirituale di Dio include entrambi maschio e femmina. “E Dio creò l’uomo”, dichiara la Bibbia, “a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina” (Genesi 1).

Allora, come abbiamo potuto perdere di vista l’uguaglianza fondamentale degli individui? Non potrebbe esserci una spiegazione nell’allegoria della Bibbia, nel secondo capitolo della Genesi, dove si dice che l’uomo è formato dalla terra e poi c’è la supposizione che l’inizio della donna provenga dalla costola di Adamo? Questa storia, spesso è intesa come un forte simbolo della sottomissione della donna all’uomo.

La Scienza Cristiana spiega che l’eredità lasciata da Adamo ed Eva contrasta profondamente con la realtà spirituale dei figli di Dio come Sua immagine e somiglianza del primo capitolo della Genesi. Nel principio tutto era riconosciuto buono perché Dio è il solo creatore. Eppure nella seconda storia della creazione, ogni cosa appare materializzata, limitata e fatalmente imperfetta.

Il contrasto di questi due punti di vista non ci porta forse a considerare una lezione più profonda e cioè che nella misura in cui limitiamo Dio e accettiamo unicamente una visione materialistica della Sua creazione, inevitabilmente ci troveremo prigionieri dei vari aspetti di tali credenze?

Uno di questi aspetti che ci rendono schiavi è l’impressione che c’è un conflitto intrinseco ed inevitabile tra uomini e donne. L’impressione fa supporre che l’uomo deve dominare la donna e che la donna deve ingannare l’uomo e che entrambi sono puniti eternamente a causa della semplice esistenza del loro rapporto.

Eppure, una percezione più chiara e più libera della vera identità di ogni individuo come immagine e somiglianza spirituale di Dio offre un punto di partenza differente, che ha un effetto pratico nell’esperienza umana. E qui stiamo parlando realmente del processo di liberazione spirituale. Scegliendo un punto di partenza radicalmente differente e vivendo in accordo con esso seguendo gli insegnamenti di Cristo Gesù, noi ci eleviamo alla comprensione della grande naturalezza dell’uguaglianza e la mancanza di conflitti tra l’uomo e la donna.

Per esempio, da ragazza, vivevo nel timore di un parente che dominava la scena familiare. Sebbene sentissi un gran senso d’ingiustizia per la sua discriminazione arbitraria, i nostri valori tradizionali mi trattenevano, essendo una ragazza, dal dichiarare la mia opinione, per quanto giusta. Persino delle normali e legittime attività mi erano spesso proibite e tutto ciò che facevo doveva essere discreto. Questo senso di essere soggiogata, rimase con me negli anni rendendomi timorosa verso gli uomini in generale. Ma quando scoprii il capitolo intitolato “Genesi” in Scienza e Salute con Chiave delle Scritture di Mary Baker Eddy, l’incantesimo della paura s’infranse. Il senso spirituale di giustizia e di uguaglianza sostituì l’ingiustizia umana. Questo diede come risultato ottime amicizie e un matrimonio basato sull’uguaglianza, e feci anche esperienza di una totale mancanza di discriminazione durante ventinove anni di lavoro nel campo dei trasporti.

È forse essenzialmente una mancanza di educazione spirituale che sta alla base della dannosa discriminazione sessuale e che impedisce il progresso dell’umanità? Perché a misura che questa lacuna viene colmata attraverso la comprensione spirituale della legge e realtà di Dio, il progresso può procedere velocemente. È interessante conoscere proprio la descrizione di Cristo Gesù di tale processo di lievitazione spirituale in queste sue parole: “Il regno de’ cieli è simile al lievito che una donna prende e nasconde in tre staia di farina, finché la pasta sia tutta lievitata”. Il lievito infine trasforma o cambia completamente ciò che lo contiene. Certamente, profondi cambiamenti avverranno nel pensiero umano a misura che l’umanità accrescerà la comprensione della vera natura spirituale dell’uomo quale immagine e somiglianza di Dio. Il pensiero globale sulla natura dello stato di donna deve elevarsi e il lievito spirituale deve continuare ad agire.

La verità spirituale ha un grande effetto lievitante. La nostra testimonianza, spontanea, umile e coraggiosa, di questa verità nell’interesse di tutta l’umanità – tutti i nostri fratelli e sorelle – può aiutare a risvegliare un mondo.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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