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2011

Fino a poco tempo fa, MAGDALENA LINERO, (ora novantanovenne) viveva da sola in una capanna nella pittoresca città di El Bolson, Argentina. Dice che si innamorò della regione più meridionale del paese, conosciuta come Patagonia, a prima vista.

“Non ero una persona facilmente convincibile. Ero poco interessato alla Scienza Cristiana, infatti mia madre era infermiera e mio padre lavorava nell’industria farmaceutica.

Spesso, senza che ce ne rendiamo conto, la vita sembra dividersi in capitoli ed ognuno di essi è di per sé un nuovo inizio. Questi capitoli possono riflettere il passaggio dalla scuola all’università e dall’università al primo impiego; poi magari c’è il capitolo del matrimonio, seguito dai capitoli della maternità o paternità e dal diventare nonni.

Le notizie sulle difficoltà sempre più gravi alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi in ​​ Giappone hanno profondamente toccato il mio cuore, e ho pensato a come affrontare la sfida di così tanti e complessi problemi in un momento in cui la sicurezza pubblica è a rischio. Queste notizie mi hanno anche riportato indietro al 1979, al disastro nucleare di Three Mile Island.

Qui a Tokyo ho creato un file di messaggi di posta elettronica intitolato «benedizioni della terra » (e non « terremoto ») - una raccolta di oltre 150 messaggi di benedizione, messaggi colmi della speranza che il Giappone sopravviva a uno dei più tristi avvenimenti della nostra recente storia. L ’ ho chiamato «benedizioni della terra» perché insisto nel vedere la bellezza dei doni della terra, invece della maledizione della natura.

Il mio cuore e le mie preghiere vanno oggi alla popolazione giapponese. Prego che possano sentire la presenza di un benevolo Padre-Madre Dio, nonostante l'immagine che li circonda.

L'anno scorso le notizie dei terremoti in Italia e in Cina, così come il terremoto più recente di Haiti, ci hanno sconvolto. Questi eventi, sia che viviamo in un paese come il Giappone, dove gli abitanti si aspettano grandi terremoti, o che ci troviamo in una zona dove i terremoti sono rari, non possono essere ignorati.

Quando i miei figli erano piccoli, lavoravo, studiavo a tempo pieno, ero volontario in un’associazione di genitori e insegnanti e servivo in chiesa. L’unico modo di arrivare in fondo alle mie giornate era incrementare il mio tempo anche di piccoli secondi e usavo il tempo che altri non sfruttavano, come ad esempio svolgere i miei compiti all’una di notte.

Siete preoccupati per un problema di salute? O per le modalità di gestione di un’impresa? O ancora per come si evolvono l’economia o il sistema di sovvenzioni pubbliche nel vostro paese? Tutti questi interrogativi potrebbero essere riassunti in una domanda di fondo: Chi governa veramente tutte queste situazioni? Recentemente ho avuto una riunione con i miei colleghi della redazione e con un gruppo di assistenti provenienti da paesi diversi per lavorare con noi durante il periodo estivo. Tra i problemi da loro sollevati c’era questo: né loro, né i loro amici pensavano di avere delle grandi possibilità per il proprio avvenire.

Uno dei miei inni preferiti nell’Innario della Scienza Cristiana comincia con la lode « Vita che fai ogni cosa nuova» (n° 218). Chi una volta o l’altra non ha desiderato cambiare una relazione difficile, un corpo malato, un pensiero depresso, un conto in rosso? Chi non desidera trovare nuove soluzioni ai problemi globali come la fame nel mondo, il terrorismo e la guerra? La tecnologia, in particolare, esemplifica il desiderio della società verso costanti miglioramenti e cambiamenti.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

Scopri di più su l’Araldo e sulla sua missione.