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Preghiere dal Giappone su catastrofi naturali

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 1 marzo 2011

Tradotto dal sito spirituality.com


L'anno scorso le notizie dei terremoti in Italia e in Cina, così come il terremoto più recente di Haiti, ci hanno sconvolto. Questi eventi, sia che viviamo in un paese come il Giappone, dove gli abitanti si aspettano grandi terremoti, o che ci troviamo in una zona dove i terremoti sono rari, non possono essere ignorati. Per esempio, a Kobe, in Giappone, dove si credeva che la possibilità di un evento simile fosse poco probabile, nel 1995 si verificò un forte terremoto.

È importante non avere paura di tali fenomeni naturali, non trascurarli e neppure rinunciare a pregare in relazione ad essi. Attraverso la Scienza Cristiana, ho imparato che con il ragionamento spirituale si comprende meglio il potere di Dio, che può proteggerci consentendoci di avere più dominio su quelle che vengono considerate calamità naturali.

La creazione di Dio è costituita da idee spirituali che sono armoniose e buone.

Mi sono sempre chiesta perché, se Dio è reale, si verificano dei terremoti distruttivi. In passato mi era troppo difficile rispondere a questa domanda, così avevo smesso di pensarci. Ma negli ultimi dieci anni o giù di lì, ho ricominciato a pormi questa domanda, e a ragionarci partendo da una base spirituale.

Il potente pensiero con cui ho avuto modo di placare la mia paura delle catastrofi naturali, è stato quello di rendermi conto che Dio è onnipotente. Mary Baker Eddy, la scopritrice e fondatrice della Scienza Cristiana, giunse a questa conclusione: «O non c'è alcuna onnipotenza, o l'onnipotenza è l'unico potere» (Scienza e Salute con Chiave delle Scritture, pag. 249:17-18). Un solo Dio onnipotente riempie tutto lo spazio e governa tutto, indipendentemente da ciò che le circostanze possano dirci.

Ci si potrebbe domandare: «Ma perché questa Onnipotenza non può evitare che si verifichi un forte terremoto?». Questo è quello che sto imparando dallo studio della Scienza Cristiana: sto imparando umilmente che la potenza infinita di Dio si manifesta a noi proprio al punto in cui siamo quando cerchiamo risposte spirituali. È riportato nella Bibbia che Paolo, che divenne un sostenitore dell'insegnamento di Gesù, disse che Dio «non [è] lungi da ciascuno di noi. Difatti in lui viviamo, ci muoviamo e siamo…» (Atti 17:27,28).

Proprio qui e adesso, c'è un universo spirituale che Dio ha creato, e questa è la realtà del nostro essere. La creazione di Dio è costituita da idee spirituali che sono armoniose e buone. D'altra parte, la mente mortale, il contrario della Mente divina, Dio, cerca di imitare lo Spirito e proietta ogni cosa in immagini materiali. Ciò che viene proiettato nella mente mortale viene spesso accettato come vero.

Quando preghiamo per essere consapevoli dell’universo spirituale, le calamità o le malattie perdono la loro credibilità.

Ma la materia è una falsa immagine nella coscienza umana, e di per sé non ha sostanza propria. Molti nel campo scientifico stanno scoprendo l'inconsistenza della materia, e il ruolo del pensiero. Ad esempio, Lincoln Barnett autore di «The Universe and Einstein» scrive nel suo libro che «... i filosofi e gli scienziati sono arrivati alla sorprendente conclusione che, poiché ogni oggetto è semplicemente la somma delle sue qualità, e poiché le qualità esistono solo nella mente, l’intero universo oggettivo della materia e dell’energia, atomi e stelle, non esiste se non come costruzione della coscienza, un edificio di simboli convenzionali costruito dai sensi dell'uomo» (p. 11).

L'universo materiale può essere paragonato a un sogno fatto mentre si dorme. Mary Baker Eddy scrisse: «L'universo fisico esprime i pensieri consci ed inconsci dei mortali. La forza fisica e la mente mortale sono tutt'uno» (Scienza e Salute, pag. 484:16-18).

Le catastrofi naturali come terremoti, uragani, tsunami, e persino malattie contagiose sembrano essere causate da forze estremamente fisiche. Queste forze e le loro conseguenze, tuttavia, possono essere trattate affrontando i pensieri inconsci della mente umana che si celano dietro ad esse.

Per scoprire il presupposto, generalmente accettato, che sta dietro le calamità naturali, sto imparando che è necessario portare alla luce e distruggere il sogno che questi pensieri inconsci esprimono. Quando preghiamo per essere consapevoli dell'universo spirituale, presente e reale, le calamità o le malattie perdono la loro credibilità nel nostro pensiero e iniziano a scemare fino a scomparire dalla nostra coscienza ed esperienza. Questo processo è proprio come quello dell'oscurità che scompare in presenza della luce. È un processo naturale.

Il controllo dell’Amore è ovunque: in casa tua, sul suolo, negli oceani, e persino in strutture come gli edifici.

Quindi, cosa si può fare di fronte a un terremoto in atto? Il momento in cui la terra trema può essere spaventoso. Ma è importante continuare ad essere consapevoli, attraverso la preghiera, del fatto che Dio è presente, ogni momento, lì dove sei, e che la Sua potenza riempie tutto lo spazio. Possiamo continuare a pregare per riconoscere che Dio, l'Amore divino, mantiene intatta l'identità spirituale di ciascuno, compreso te stesso e la tua famiglia. Il controllo dell’Amore si estende alla tua casa, al suolo, agli oceani, e persino alle strutture come gli edifici.

Possiamo fondarci con fermezza su queste idee. Allora il terremoto sarà solo l'immagine «proiettata sullo schermo» dei sensi materiali, e non potrà distruggere la nostra vita. È possibile sapere che non esiste un potere o una causa materiale che può ferire o causare paura, e possiamo sentire e vivere il potere che mantiene l'armonia e l'equilibrio di Dio. Così tutti gli effetti distruttivi provocati dal terremoto cederanno a questo potere e scompariranno.

Mary Baker Eddy scrisse: «L'adesione, la coesione e l'attrazione sono proprietà della Mente. Appartengono al Principio divino e sostengono l'equilibrio di quel pensiero-forza che lanciò la terra nella sua orbita e disse ai flutti orgogliosi: “Fin qui... e non oltre”» (Scienza e Salute, pag. 124:24).

Negli anni scorsi ho pregato per capire come comportarmi in caso di un terremoto. Una notte, provai un’oscura e opprimente sensazione di paura. Così pregai nel modo che ho descritto prima. Il giorno dopo, un terremoto (intensità sismica di 5° ) colpì la città di Tokyo. Ci furono danni molto limitati. In seguito scoprii che neanche quelle strutture non conformi alle norme edilizie antisismiche per resistere a un terremoto di magnitudo cinque avevano avuto danni. Sono sicura che ogni preghiera che aveva dichiarato la vera natura di Dio e del suo universo aveva contribuito a mettere al sicuro tutte le persone. Queste preghiere ci mantengono all’erta a tal punto che potremmo essere in grado di prevenire e proteggerci dalle catastrofi.

Sentii che il potere divino era al lavoro.

Nel 2000, ci fu un terremoto di magnitudo 7,3 nella regione di Tottori. La mia città è lontana dall'epicentro del terremoto, ma comunque, avvertii una forte scossa. Per prima cosa sentii che avevo bisogno di liberarmi dalla paura. Poi, pregai nel modo che ho menzionato. Anche in questo caso, credo che le mie preghiere e le preghiere di altri abbiano avuto un effetto tangibile. Il danno a Tottori fu minimo. Quella sera, al telegiornale, il giornalista disse: «è difficile trovare un precedente in cui si siano avuti così pochi danni dopo un terremoto di magnitudo 7,3». Uno specialista era perplesso mentre cercava di trovare il motivo per cui c'era stato un danno così leggero. Sentii che era il lavoro del potere divino.

Quando sentiamo anche un piccolo terremoto o ne sentiamo parlare nelle notizie, possiamo immediatamente pregare per ricordare a noi stessi che il potere infinito di Dio occupa ogni spazio e che ogni identità spirituale viene difesa e protetta da Dio.


Kazuhiko Kaneda vive a Shiga-ken, Giappone. 

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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