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2010

Avete mai notato come la maggior parte dei bambini più piccoli giochi armoniosamente insieme in una sabbiera o nel cortile della scuola, ma come a volte ci sia un bambino che tenta di appropriarsi di tutti i giocattoli o di maltrattare gli altri? Possono esservi molte opinioni riguardo all’insorgere di questa tendenza, ma molti convengono che vi sia qualche connessione con il desiderio di essere il primo, il capo del gruppo. La scopritrice della Scienza Cristiana, Mary Baker Eddy, disse: «Due quesiti personali motivano le azioni degli uomini: Chi è il maggiore? e, Chi è il migliore?» ( Miscellaneous Writings 1883-1896 , pag.

Come practitioner della Scienza Cristiana ed anche nel mio ruolo di supporto legale ai Comitati di Pubblicazione in tutto il mondo, ho frequentemente l’opportunità di parlare in pubblico della Scienza Cristiana. Coloro che hanno poca o nessuna familiarità con essa, tendono a pensare che il trattamento nella Scienza Cristiana consista semplicemente nella guarigione tramite la fede: tale supposizione non solo è imprecisa, ma può anche costituire un impedimento all’approfondimento della Scienza Cristiana da parte di chi, invece, potrebbe esserne interessato.

Dando un'occhiata a qualunque quotidiano, rivista o programma televisivo, si è portati a pensare che la malattia sia una componente inevitabile della vita, che non ci si debba chiedere se, ma quando si avrà bisogno delle più recenti medicine per tenere a bada tutta una serie di malattie. Ultimamente si tende a mettere in discussione la commercializzazione aggressiva dei medicinali, e questa è una buona notizia.

Durante una vacanza alcuni anni fa, mio fratello Ed ed io noleggiammo una barca a remi e portammo suo figlio, allora di due anni, a fare un giro sul lago. Peter stava in piedi fra le gambe di Ed con le mani sui remi mentre Ed remava e dopo breve tempo Peter esclamò al padre: «Faccio da solo, papà!».

La tecnologia dei nostri giorni ha aperto le porte a una quantità senza precedenti di modi per comunicare. Ci parliamo l'un l'altro come mai abbiamo fatto prima.

Anni fa, dopo aver iniziato la pratica pubblica della Scienza Cristiana, spesso temevo di non riuscire a far fronte alle spese e alle bollette di famiglia. Infatti non avevamo risparmi.

Ringrazio il nostro caro Padre-Madre Dio per una guarigione che ho ottenuto in via definitiva. Una mattina mi sono recata come di consueto presso l’ospedale in cui lavoro come infermiera.

Nel mese di luglio del 2006, mi trovavo in vacanza con i miei nipoti in un’isola greca e condividevo la camera con la loro figliuola che, all’epoca, aveva circa tredici anni. L’ultima sera del nostro soggiorno, la ragazzina, sentendosi stanca, aveva voluto andare a coricarsi presto, così, quando io arrivai, per non svegliarla, non accesi la luce in camera, e feci il tragitto dal bagno al mio letto, al buio.

«Per coloro che si appoggiano sull’infinito sostenitore, l’oggi è fecondo di benedizioni»: inizia così la prefazione di Scienza e Salute con Chiave delle Scritture di Mary Baker Eddy e dovetti leggerla e rileggerla più volte per comprenderne il significato. All’epoca in cui grazie a cari amici conobbi la Scienza Cristiana, non sapevo infatti cosa volesse dire avere fiducia.

E se esistesse un antidoto per ogni malattia? Meglio ancora, se non esistessero affatto le malattie? È uno scenario che possiamo solo immaginare, soprattutto dopo le recenti preoccupazioni su scala globale per l’influenza suina o H1N1. Nonostante molti ora l’abbiano relegata a una forma addirittura più leggera della «normale» influenza, non è comunque una buona ragione per accondiscendere a questa o a qualsiasi altra malattia.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

Scopri di più su l’Araldo e sulla sua missione.