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Il valore della Regola d’Oro sul posto di lavoro

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 21 ottobre 2016

Originariamente pubblicato sul numero del 9 dicembre 2013 del Christian Science Sentinel


Nell’economia contemporanea che cambia così rapidamente, la Regola d’Oro insegnata da Gesù Cristo secoli fa può talvolta sembrare antiquata o addirittura ingenua. Nalla Bibbia, la regola dice: “Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro; perché questa è la legge ed i profeti” (Matteo 7:12). Per quanto poco pratica possa suonare nel nostro mondo frenetico, questa regola di vita ha persistito per secoli. Questo perché si basa su di una legge divina stabilita all’origine da Dio, il Principio divino, Amore.

La Bibbia afferma che Dio disse: “io metterò la mia legge nell'intimo loro, la scriverò sul loro cuore” (Geremia 31:33). Ognuno di noi è quindi strettamente connesso alla legge di Dio quale principio essenziale della nostra formazione morale. Queste leggi governano tutti gli uomini, le donne e i bambini in armonia, saggezza e con amore fraterno.

Vale la pena notare che la Regola d’Oro è prima di tutto e soprattutto una guida per le nostre stesse azioni e richiede di agire - non desiderare passivamente che gli altri facciano la cosa giusta in modo da esserne benedetti. Quando adempiuta, questa regola porta all’unità con i nostri simili, uomini e donne. Porta benedizioni nel posto di lavoro e ci difende dall’influenza di egoismo, efferatezza, inganno e avidità.

Essendo Dio l’unico potere dominante, non ha bisogno di raggiungere i malfattori in qualche modo per far sì che si comportino secondo la volontà divina, perché il governo divino opera costantemente, con giustizia e senza alcuna opposizione reale. Poiché questo è il fatto spirituale, è naturale per noi pregare di fronte ad ogni manifestazione che pretenda di argomentare a favore dell’ingiustizia nel posto di lavoro, non importa chi la perpetri. Tale ingiustizia può essere motivata dal desiderio di ottenere un vantaggio personale, dal timore di perdere il posto o addirittura di essere stimato troppo debole per riuscire a sopravvivere in un mercato del lavoro spietato. Ma queste cose non fanno parte del piano di Dio per nessuno. Pregare al loro riguardo, che ci stiano toccando personalmente o meno, è agire e vivere secondo la Regola d’Oro.

Mary Baker Eddy, che scoprì le leggi della Scienza divina che sottostanno al ministero guaritore di Gesù, definì così la preghiera nel suo breve scritto No e Sì (pag. 39): “La preghiera è l’utilizzazione dell’amore col quale Egli [Dio] ci ama”. Per me, questo è di nuovo un’azione o un modo d’agire. Il nostro sincero desiderio di amare come Gesù amava, di adempiere solamente alle leggi divine del bene, di onorare Dio, Mente unica, come fonte di tutta l’azione e tutta la saggezza, ci dà una solida base per l’armonia e le benedizioni ovunque lavoriamo.

Questo non vuol dire che non troveremo sfide e situazioni difficili lungo la strada. Ma se partiamo dai problemi, possiamo ritrovarci in acque mentali abbastanza torbide, vivendo nell’ingiustizia, sentendoci timorosi o scoraggiati. Quando cominciamo da Dio onnipotente come guida e protettore, tutto cambia. Rifiutiamo di assegnare potere reale alla gente (inclusi noi stessi), alle aziende o alle condizioni economiche e riponiamo fiducia nell’onnipotenza di Dio che guida noi e coloro con cui lavoriamo. Persino nei casi in cui il male appare aggressivo, umiliante e una minaccia per il nostro sostentamento, vivere attivamente la Regola d’Oro può portare risposte che spesso ci sorprendono e ci danno gioia nella loro originalità, precisione e benedizioni per tutti.

Mi è stata raccontata un’esperienza che evidenzia questo “agire” della Regola d’Oro e le benedizioni che essa porta. Un responsabile di divisione di fresca nomina, lavorava attivamente per rendere accessibile alle donne un’area che fino ad allora aveva fornito loro poche opportunità. Era arrivato a questo impegno grazie alla preghiera per l’uguaglianza e il valore di entrambi i sessi. Dopo alcuni anni di sforzi coronati da successo, due donne alle sue dipendenze presentarono un reclamo che chiedeva il suo licenziamento, imputandogli gravi negligenze in diversi ambiti, tra cui anche discriminazioni sessuali. La cosa appariva decisamente spropositata, visto che in preghiera l’ uomo aveva basato le sue azioni su un desiderio di superare il sessismo nel posto di lavoro.

Sebbene per quest’uomo andare al lavoro ogni giorno fosse molto difficile, lo era molto meno continuare ad avere pensieri caritatevoli verso queste donne ed in preghiera affermò il diritto di ognuno dei coinvolti di essere libero da imposizioni - lamentele senza fondamento, invidia, sentimenti di persecuzione e errori di valutazione. L’ uomo desiderava sinceramente che queste colleghe non provassero più rabbia e risentimento e voleva che tutti ne uscissero benedetti. Fece sforzi ancora maggiori per trattare quelle donne nel modo in cui avrebbe voluto essere trattato lui - con rispetto, apprezzamento e cortesia. Le sue preghiere lo portarono ad una serie di eventi che lo videro scagionato da qualsiasi infrazione e questo accadde in un modo che gli consentì di continuare a lavorare con quelle stesse donne per superare i malintesi che avevano indotto le loro azioni.

Continuò a lavorare con loro armoniosamente per molti anni.

Anche quando sembra che altre persone non stiano adempiendo alla Regola d’Oro, possiamo fare agli altri ciò che vorremmo fosse fatto a noi: riconoscere, mentre si prega, che la Mente Una divina governa tutti, che le leggi di Dio sono scritte nei loro cuori e pensieri così come nei nostri. Queste leggi governano universalmente con gentilezza, saggezza, grazia e altruismo.

Tutti possono essere liberi dall’influenza che vorrebbe suggerire che si possano trovare benedizioni per se stessi ferendo o approfittandosi di qualcun altro. Come scrisse Mary Baker Eddy nel suo libro di testo sulla guarigione cristiana, Scienza e Salute con Chiave delle Scritture: “nel rapporto scientifico tra Dio e l’uomo, troviamo che ciò che benedice uno benedice tutti, come mostrò Gesù con i pani e i pesci - poiché la fonte del sostentamento non è la materia ma lo Spirito” (pag.206).

Il ricorso all’amore con il quale Dio ci ama, ci metterà in grado di trionfare sulla discordia nel posto di lavoro ed eleverà le condizioni lavorative del mondo intero. Con la Regola d’Oro quale base delle nostre preghiere ed azioni - il nostro agire - tutti sono benedetti. 


Sarah Hyatt è practitioner ed insegnante della Scienza Cristiana. Vive a Charleston nel South Carolina, USA. Ha scritto questo articolo dopo aver partecipato a un’audio chat live intitolata “bringing the golden rule to the workplace” (Portare la Regola d’oro sul posto di lavoro). Per ascoltare la chat in inglese – in cui risponde alle domande dei visitatori del sito sul tema del lavoro – vai su http://sentinel.christianscience.com/golden-rule-at-work

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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