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Prestare attenzione ai propri pensieri

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 21 dicembre 2016

Originariamente pubblicato sul numero di settembre 2016 de The Christian Science Journal


Il rimedio a qualsiasi influenza negativa che potremmo dover affrontare in qualunque giorno si trova nella comprensione, nell’essere pronti a riconoscere la totalità della Mente divina, Dio, ammettendo che questa Mente è inscindibile dalla sua idea: l’uomo. Se c’impegniamo regolarmente ad ammettere solo l’influenza dell’intelligenza infinita, cioè Dio, dimostriamo in modo naturale una maggiore chiarezza di pensiero e d’azione. Questo ci permette di riuscire a riconoscere le influenze negative e dannose della credenza mortale che non ci appartengono, dato che siamo il riflesso spirituale di Dio; ci permette di vedere la loro impotenza e di esprimere il nostro dominio su di loro. Il Cristo, l’influenza divina sempre presente e il nostro consulente più intimo, illumina il nostro percorso con l’amore di Dio che ci salva e che è l’unica influenza reale e permanente dei nostri giorni.

Prestare attenzione ai propri pensieri è dimostrazione di grande saggezza, perché significa percepire consapevolmente l’onnipotenza dell’Amore divino in modo tale da non poter venire ipnotizzati dall’errore, qualunque forma esso assuma. In ogni istante possiamo scegliere di rivolgere i nostri pensieri a Dio, e più lo facciamo, più ci avvaliamo della presenza amorevole e pacifica dell’Amore divino.

Ci fu una volta in cui riuscii a liberarmi in un giorno solo di un problema fisico che si era protratto per molte settimane e questo avvenne nel momento in cui mi resi conto di quale fosse l’elemento ipnotico (in questo caso un presupposto erroneo su me stessa) che avevo intrattenuto, giustificandolo, nei miei pensieri. Nel momento in cui riconobbi che la presenza e il potere fittizi del male si volevano imporre sul mio pensiero e mi resi conto della totale falsità di tale concetto, la guarigione ebbe inizio. Mi sentii inondare dalla luce del Cristo. Non dovetti cercare di convincermi a cambiare il mio punto di vista, ma soltanto accettai una ridefinizione di me stessa tramite la comprensione spirituale e permisi a questo nuovo concetto di riempire la mia consapevolezza. Esattamente come l’aurora dissipa le tenebre della notte senza bisogno di lottare, mi ritrovai immersa in un nuovo senso di me stessa e della mia natura come il risultato di tutto ciò che Dio è. Alla fine della giornata riscontrai che tutti i sintomi della malattia erano completamente scomparsi.

In Scienza e Salute con Chiave delle Scritture, Mary Baker Eddy ci dà questo consiglio: “La misura in cui accettiamo le rivendicazioni del bene o le pretese del male determina l’armonia della nostra esistenza — la nostra salute, la nostra longevità e la nostra cristianità” (pag. 167). Nel mio caso, una volta scacciata definitivamente la credenza mesmerica dal mio pensiero, ogni traccia dell’esistenza di questa credenza scomparve. In realtà non c’è che un’unica causa: la Mente divina, Dio, e un unico effetto che può essere solo benevolo. La paura, l’ignoranza e l’odio sono alcuni degli stati soggettivi del pensiero mortale che dobbiamo evitare. Permettendo al Cristo, Verità di riempire la nostra consapevolezza, eliminiamo queste influenze; dimostriamo la nostra saggezza mettendo in pratica valide misure sanitarie preventive e curative. Uno spostamento del pensiero dalle influenze mortali alla realtà divina, il potere dell’Amore, ci risveglia dalla credenza materiale ipnotica cui sembriamo essere soggetti e ci rendiamo conto della sua natura illusoria.

Stare e rimanere all’erta così da intrattenere solo pensieri che provengono da Dio è importante oggi come lo è sempre stato. Le svariate fonti d’informazioni cui siamo sottoposti quotidianamente sono aumentate esponenzialmente in quest’epoca di mass media elettronici. È importante ricordarsi che il fatto che sentiamo o vediamo qualcosa tramite Internet o via radio, non significa necessariamente che queste informazioni siano vere. Dobbiamo anche prestare attenzione alle comunicazioni intese ad incoraggiarci a diffondere inconsapevolmente opinioni che potrebbero essere nocive ad altri.

Mary Baker Eddy ebbe spesso a che fare con allievi della Scienza Cristiana che si erano lasciati influenzare erroneamente. In una biografia a lei dedicata, Julia Johnston descrive l’approccio che Mary Baker Eddy adottò in un caso durante una delle prime esperienze con i suoi allievi: “Questa, ed altre esperienze simili, rivelarono la necessità di preparare i suoi allievi a difendersi contro il magnetismo animale. Mary Glover [che assunse più tardi il nome di Mary Baker Eddy] cercò nella Bibbia la rassicurazione della totalità e dell’unità della Mente divina infinita per confermare l’irrealtà della credenza nell’esistenza di molte menti che potessero prevalere una sull’altra. La sua ricerca fu premiata. Analizzando la vita del Maestro, essa giunse alla comprensione del fatto che l’uomo non può essere usato come agente del male o esserne la vittima, perché è governato eternamente dalla sola e unica Mente, Dio, che “non può essere tentato dal male, né Egli stesso tenta alcuno;” (Giacomo 1:13). L’infinità del bene quale Mente denota l’irrealtà della mentalità maligna. Questa verità si dimostrò di valore inestimabile negli anni a venire” (Mary Baker Eddy: Her Mission and Triumph [Mary Baker Eddy: la sua missione e il suo trionfo], pagg. 42–43).

Non è sempre facile riconoscere le influenze mentali dannose, specialmente quando queste confermano i nostri preconcetti su una questione o un’altra. La mentalità mortale può addirittura convincerci subdolamente a metterci sulle difensive, accettando quello che viene erroneamente presentato al nostro pensiero come: “Non posso fare a meno di sentirmi così”, oppure “Questo è molto importante! Il mio è l’unico punto di vista valido!” Se vediamo che ci stiamo irritando o facciamo fatica a farci capire o a far accettare agli altri la nostra posizione, è meglio se non insistiamo e ci affidiamo mentalmente e in preghiera alla totalità della Mente divina, aprendo il nostro cuore. Si apre così la strada al Cristo, l’espressione eterna di Dio e della Sua natura, che penetra nel nostro pensiero allo stesso modo in cui la luce penetra nelle tenebre di una stanza buia attraverso la semplice fessura di una porta. In tutti i casi è l’azione del Cristo a neutralizzare l’influenza della cosiddetta mentalità mortale. Non è mai necessario intraprendere una lotta fra volontà né interiormente né contro altri. Il diritto o la capacità di governare chiunque appartiene solo all’unica Mente divina, Mente che è sempre pacifica, mai in conflitto. L’umiltà di tirarsi indietro e rivolgersi sinceramente alla totalità di Dio ci libera.

La Scienza Cristiana rivela l’antidoto all’influenza mortale. Cedere il passo alla totalità e all’esclusività della Mente divina, ci mette in grado di percepire la nostra inseparabilità dall’intelligenza divina. Il mantenimento mentale di questa norma fa sì che riconosciamo il fatto assoluto che non esistono menti separate che possano ipnotizzare o essere ipnotizzate, ingannare o essere ingannate. Nessuno può manipolare o essere manipolato. E siccome Dio ha dato all’uomo, alla Sua espressione, il dominio, l’uomo non è né dominato né dominatore. Prestare attenzione a questa legge fondamentale della Mente divina in ogni circostanza costituisce il vero risveglio a quella realtà che ci permette di intrattenere sempre di più i nostri pensieri reali, che provengono direttamente da Dio. È da qui che il pensatore cristianamente scientifico trae le basi per diventare un agente che risveglia e guarisce in tutto il mondo. Questo permette ad ognuno di vivere una vita naturale in obbedienza alle istruzioni di Cristo Gesù: “Guardate di non essere sedotti” (Luca 21:8).

È naturale per noi essere attenti ai pensieri benedetti e che benedicono provenienti da Dio. Questa è la dimostrazione del Cristo, sempre con noi, che ci rivela la nostra natura eterna e la norma divina del nostro essere, che ci stabilizza, ci rafforza, ci guida, ci ispira e ci conduce alla guarigione.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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