Skip to main content Skip to search Skip to header Skip to footer

Integrità e guarigione

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 9 settembre 2016

Originariamente pubblicato sul numero di ottobre 1973 de The Christian Science Journal


Il metodo della guarigione nella Scienza Cristiana è totalmente mentale, spiritualmente mentale. Non vi entra alcun elemento proveniente dalla materia o dall’energia mentale mortale. Tale metodo comporta la distruzione di tutto ciò che è sbagliato o malvagio nell’esperienza umana tramite la comprensione e l’espressione della verità spirituale, che è sempre giusta e buona.

La preparazione per diventare guaritore della Scienza Cristiana richiede lo sviluppo della spiritualità lungo le linee dell’integrità insegnata e vissuta da Cristo Gesù. Bisogna imparare e riconoscere, come egli fece, che la Vita è Dio e che l’uomo reale creato da Dio è spirituale, amorevole e bello, fatto e mantenuto assolutamente perfetto in ogni senso. Richiede inoltre un progresso quotidiano non solo riconoscendo i fatti della presenza di Dio, il bene, e della Sua idea perfetta, l’uomo, ma anche vivendoli mantenendo il pensiero in linea con ciò che è divinamente reale e compiendo così la dimostrazione della presenza del bene non solo per se stessi, ma anche per gli altri. Questo significa che dovremmo lavorare per avere costantemente in noi quella Mente ”che era in Cristo Gesù” (Filippesi 2:5) in modo da poter sempre onorare Dio, lo Spirito divino, nelle azioni e nel pensiero, esprimendo sempre le qualità della Verità e dell’Amore e dimostrando sempre la perfezione spirituale e l’eternità della Vita con assoluta integrità come lo fece Gesù.

L’integrità spirituale richiede non solo che parliamo della verità, ma che la viviamo, ed è tra le qualità cristiane essenziali che dobbiamo esprimere per poter guarire. In effetti, è naturale che ognuno la esprima. L’integrità è una qualità di Dio, Principio divino, e perciò una qualità dell’uomo, l’idea di Dio e Sua esatta immagine. Quando la esprimiamo, dimostriamo in una qualche misura l’unità dell’uomo con Dio, Verità ed al tempo stesso la presenza in noi del bene spirituale. E quando si dimostra la presenza del bene, si mostra che il male, l’opposto del bene, è assente. A questo punto paura, malattia, penuria  e ogni tipo di discordia  lasciano il posto a gioia, salute, abbondanza ed armonia nell’evento benedetto che gli esseri umani chiamano guarigione.

L’unico modo possibile di distruggere veramente il male mentale che potrebbe esternarsi come discordanza fisica e malattia, è di aver fede nella presenza del bene e dimostrarla. È assiomatico che due errori non diano mai un risultato giusto: solo ciò che è giusto annulla ciò che è sbagliato. In modo simile, solo la verità neutralizza l’errore, il bene distrugge il male, l’amore eclissa l’odio.

Mary Baker Eddy  insiste sul fatto che chiunque desideri guarire con successo attraverso i mezzi spirituali, deve esprimere un alto grado di forza morale ed integrità, poiché la distruzione del male in ogni forma può avvenire veramente solo sulla base della dimostrazione del Principio perfetto e della sua idea. L’autrice scrive: “Il bene deve dominare il pensiero di colui che effettua la guarigione, altrimenti la sua dimostrazione sarà protratta, pericolosa e impossibile nella Scienza.  Un movente erroneo implica sconfitta. Nella Scienza della guarigione mediante la Mente, è imperativo essere onesti, perché la vittoria sta dalla parte della rettitudine immutabile” (Scienza e Salute con Chiave delle Scritture, pag. 446:16-20).

Gesù, che fu egli stesso uomo della più alta integrità, richiese agli altri lo stesso alto standard. Egli rimproverò la disonestà in ogni forma. Il Maestro era preoccupato non solo per le azioni ma anche per i pensieri ed insistette che sia i pensieri sia le azioni coincidessero con le parole. Definì i Farisei “sepolcri imbiancati”, ovvero ipocriti ed avvertì le moltitudini ed i suoi discepoli di non seguire il loro esempio perché, disse, malgrado la loro istruzione, “dicono e non fanno” (Matteo 23:27, 3).

Chi dice e non fa, rinuncia alla sua capacità di guarire. Egli dimostra che il bene non domina i suoi pensieri al punto di governare le sue azioni. Egli dimostra che né la sua unità con il Principio divino né Dio o Verità e la Sua idea perfetta, l’uomo, sono presenti. Egli perde il diritto di esercitare l’autorità cristica dei figli di Dio di negare e distruggere la credenza ipnotica del male a beneficio di altri in quanto non l’ha negata o distrutta per se stesso. Ma in ogni momento può riguadagnare il suo diritto ed il suo potere di guarire ritornando allo standard della vera consapevolezza e dimostrando la sua integrità attraverso la fedeltà a quello standard.

Chiunque abbia compreso in qualche misura, attraverso la Scienza Cristiana, il fatto che la materia non possiede vera sostanza, ma è l’oggettivazione  del pensiero mortale, deve sapere che niente di materiale è di per se stesso né dannoso né salutare. Non può essere velenoso per l’umanità in una forma e curativo in un’altra. Si potrebbe ripetere “l’enunciato scientifico dell’essere” tratto da Scienza e Salute come parte della propria preghiera quotidiana per se stessi e per il mondo, e credere realmente nel fatto che “non vi è né vita, né verità, né intelligenza, né sostanza nella materia. Tutto è Mente infinita e la sua infinita manifestazione, perché Dio è Tutto-in-tutto” (pag. 468:26). Ma l’integrità richiede che quest’affermazione sia più che sole parole.

Per poter dimostrare la totalità di Dio, Mente, guarendo gli altri, è fondamentale che il potenziale practitioner si affidi alla verità spirituale per la guarigione delle proprie difficoltà. Deve superare sia la paura sia la fede nella materia e deve utilizzare solo i mezzi spirituali per mantenere la sua salute e la sua armonia. Per esempio, è perniciosa l’ipocrisia di predicare l’affidamento a Dio e poi ingoiare una pastiglia per liberarsi dal mal di testa o raccomandare ad altri tale rimedio. Induce alla perdita della capacità di guarire attraverso i mezzi spirituali. Scienza e Salute ci avvisa: “Se voi stessi siete smarriti nella credenza e nella paura  della malattia o del peccato e se, conoscendone il rimedio, non vi avvalete delle energie della Mente a vostro favore, potrete esercitare poco o nessun potere per aiutare gli altri” (pag. 455:12).

Ma uno studente della Scienza Cristiana che conosce la verità e la vive, è forte. La sua integrità lo sosterrà e lo aiuterà ad essere equipaggiato per praticare la guarigione cristiana con successo per conto di altri.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

Scopri di più su l’Araldo e sulla sua missione.