"Il vero spirito del Ringraziamento sgorga dall'Amore, che è la base di tutti i giusti pensieri "
La prima cena del Ringraziamento della colonia di Plymouth, fu un'espressione di lode e gratitudine a Dio per un buon raccolto. Il ricco banchetto fu offerto a testimonianza delle amorevoli e abbondanti provviste avute grazie al Padre celeste.
Fu proprio la grande fede in Dio dei Pellegrini a dar loro la forza di resistere con tenacia ai rigori e alle privazioni del loro primo anno nella natura selvaggia, ispirando in loro quel profondo senso di gratitudine che trovò espressione nella celebrazione del primo Ringraziamento. Essendo costume perpetuare ciò che è davvero buono nella storia umana, l'annuale osservanza dello spirito del ringraziamento è venuta a far parte della tradizione americana.
Cristo Gesù espresse al meglio il vero spirito del ringraziamento. La consapevolezza di essere governato da Dio in ogni azione e pensiero, rese il Maestro vivamente conscio e profondamente grato della divina figliolanza. Egli pregò: "Padre, l'ora è venuta: glorifica il tuo Figlio, affinché anche il tuo Figlio glorifichi te." (Giov. 17:1 Nuova Diodati). Gesù insegnò ai suoi seguaci questa glorificazione divina, grazie alla quale ebbero dominio sul peccato, sulla malattia e sulla morte. La Scienza Cristiana dimostra che questa gloria del Cristo, anche se riflessa in modo limitato, dà come risultato salute e un aspetto migliori, relazioni col prossimo più amorevoli e armoniose e un rafforzamento del potere e della percezione spirituali.
Per la Scienza Cristiana, il ringraziamento è un'osservanza quotidiana. Le nostre preghiere sono affermazioni costanti della bontà di Dio, che ringraziamo prima ancora che le nostre preghiere siano esaudite, così come durante e dopo di esse. Nella Scienza, questo ringraziamento quotidiano è ispirato dal nascente apprendimento della natura e del carattere di Dio come Mente divina, e della relazione dell'uomo con Dio quale idea o riflesso, che rivela la gioiosa esistenza spirituale. Grazie a questa comprensione, tutte le necessità umane sono soddisfatte.
La Bibbia è ricca di sonanti lodi a Dio e alla Sua bontà. Paolo evidenziò la sua gratitudine per la sua guarigione e conversione, uniche nel loro genere, consacrando da quel momento la vita all'insegnamento spirituale e alle guarigioni. La sua consapevolezza era stata illuminata dalla gloria divina che aveva ristabilito spiritualmente e umanamente la sua visione, permettendogli di emulare il Maestro nella predicazione della Cristianità e guarendo i malati. In un messaggio ai Corinzi, Paolo scrisse: "Glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, i quali appartengono a Dio" (I Cor. 6:20 Nuova Diodati).
Mary Baker Eddy cita Paolo in un Articolo del Manuale della Chiesa Madre e aggiunge: "La testimonianza relativa alla guarigione dei malati è infinitamente importante. Più di una semplice narrazione di benedizioni, essa sale alla sommità della lode ed illustra la dimostrazione del Cristo, «che sana tutte le tue infermità» (Salmo 103:3)" (Art. VIII, Sez. 24)
Sforzandoci di seguire l'esortazione di Paolo—"Glorificate dunque Dio nel vostro corpo"—battagliamo con le vecchie abitudini, soddisfazioni, indulgenze e piaceri che vanno in direzione contraria agli insegnamenti di Cristo Gesù e della Scienza Cristiana. Tali errori assorbono il nostro pensiero e lo focalizzano sul corpo, aprendo così la porta alle ipnotiche illusioni del peccato e della malattia. Diamo dunque il benvenuto all'opportunità concessaci da ogni vittoria sull'errore, di condividere la nostra dimostrazione della guarigione Cristiana in chiesa, nelle riunioni di testimonianze del mercoledì e alla speciale funzione del Giorno del Ringraziamento. La gratitudine per le guarigioni nella Scienza Cristiana e il desiderio di condividerle, vanno di pari passo.
Lo spirito del ringraziamento è soprattutto gioioso; la gioiosità donata da Dio restituisce spontaneamente riconoscenza a Dio. La domanda del Salmista, "Perché ti abbatti, anima mia?" (Salmi 42:5), riceve come risposta nella Scienza, la spiegazione che la vera felicità non è mai stata esperita da una cosiddetta anima mortale, ma appartiene esclusivamente all'unica Anima infinita, Dio, e ai Suoi sensi spirituali, che l'uomo reale possiede di riflesso. È quindi impossibile per un'anima mortale, o senso finito, che venera i propri idoli peccaminosi—come ricchezza, potere e piaceri sensuali—essere grata per la Vita, la Verità e l'Amore, senza averli mai intravisti. La Scienza Cristiana insegna che il senso dell'Anima prende il posto del senso mortale proporzionatamente alla devozione morale e spirituale. Si giunge a uno stato più elevato con la disciplina, l'obbedienza al "Sermone sul Monte" e la fedeltà alle regole della Scienza Cristiana.
Siamo davvero riconoscenti per le benedizioni ricevute? Allora, più che a parole, la nostra gratitudine troverà espressione vivendo in modo irreprensibile, amando tutti incondizionatamente e sforzandoci instancabile di portare beneficio al genere umano, sia a livello individuale sia collettivo. Il vero spirito del ringraziamento sgorga dall'Amore, che è la base di tutti i giusti pensieri e azioni.
La conoscenza di questo fatto divino ispira coraggio, fiducia e sicurezza. L'Amore divino è positivo e richiede atti di bontà, come il perdonare gli sbagli e l'amare coloro che ci ostacolano; pazienza, anziché esasperazione nelle situazioni impegnative e frustranti; rigorosa onestà, quando attratti da profitti ottenuti in modo ingannevole. Richiede anche che ci si astenga dal criticare in modo sconsiderato o ingiusto e che si faccia distinzione, quando si condanna il peccato, fra l'offesa e chi l'arreca giacché l'individuo, nella Scienza Cristiana, è sempre l'uomo perfetto della creazione di Dio.
In replica a un sondaggio del Boston Globe, riguardante "quello che l'ultimo Giorno del Ringraziamento del diciannovesimo secolo dovrebbe significare per tutto il genere umano", Mary Baker Eddy iniziò la sua risposta affermando: "L'ultimo Giorno del Ringraziamento di questo secolo nel New England significa, per la mente degli uomini, una migliore comprensione della Bibbia e una maggiore messa in pratica della Verità e dell'Amore; il Primo Comandamento del Decalogo diventa più imperativo e l'Ama il tuo prossimo come te stesso più verosimile e piacevole" (The First Church of Christ, Scientist, and Miscellany, pagg. 264, 265).
Le parole della nostra Leader non sono applicabili oggi come lo erano allora?