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La preghiera offerta “collettivamente ed individualmente” porta guarigione

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 1 gennaio 2013

Tradotto da The Christian Science Journal, luglio 2012


Nel Manuale della Chiesa, Mary Baker Eddy ci dà la descrizione della direzione verso cui indirizzare le nostre preghiere nell’articolo dal titolo “Preghiera in Chiesa”, che dice: “La preghiera nelle chiese della Scienza Cristiana dovrà essere offerta per la congregazione, collettivamente ed esclusivamente” (pag. 42). Avevo pregato profondamente per trovare una visione fresca e nuova della rilevanza ed importanza di questa disposizione sulla preghiera.

 Un giorno mentre mi trovavo a Boston al culto domenicale con mio marito, il Primo Lettore lesse tutti i versetti del secondo inno. Quando lesse le parole: “Chiama il peccator: vieni a questa fonte / dove purifichi i sensi impuri…” (Mary Baker Eddy, Christian Science Hymnal, n°301 – in italiano lo stesso testo si trova nell’inno 298 - ndt), una situazione preoccupante in un rapporto familiare, su cui avevo speso molte intense ore di preghiera, semplicemente si dissolse nel momento in cui queste parole vennero lette e tutti le cantarono all’unisono. Dio mi stava rivelando che se volevo veramente aiutare gli altri a guarire ed essere guarita io stessa, dovevo “purificare i sensi impuri”. Dovevo purificare ed elevare il modo in cui vedevo questo membro della famiglia al fine di vedere ciò che Dio aveva sempre visto: la Sua creazione perfetta ed adorabile.

 Il giorno seguente, ero in bicicletta, e durante il mio giro, stavo ripensando con gioia e ringraziando Dio per le idee che mi aveva rivelato durante il culto della domenica. Ero in procinto di salire l’ultima collina prima di tornare a casa, quando, svoltando l’ultimo angolo, uscii di strada e finii su un terreno di sabbia e ghiaia. Stavo per perdere il controllo della bici, quando mi misi a pregare usando le stesse parole dell’assolo che avevo ascoltato la domenica precedente in chiesa: “Quello che Dio non conosce, è impossibile conoscere, quello che Dio non vede, è impossibile vedere”.

 Tutto accadde molto rapidamente: stavo rischiando di cadere dalla bici e finire in quello che potrebbe essere definito un serio incidente ciclistico, invece tutto ciò che accadde fu che il mio ginocchio destro sfiorò appena la ghiaia. Non notai nemmeno un graffio sul mio corpo né danni ai miei vestiti. Avvertii tangibilmente la dolce e confortevole sensazione dell’amore e della protezione di Dio.

 Quando entrai in casa, mi resi conto che avevo appena fatto esperienza del risultato delle mie preghiere, vale a dire di vedere le idee del Manuale della Chiesa sotto una nuova luce: “La preghiera nelle chiese della Scienza Cristiana dovrà essere offerta per la congregazione, collettivamente ed esclusivamente“ (pag. 42). La comprensione più profonda ed ampia di come ogni aspetto del culto della chiesa apra la via alla guarigione spirituale tramite le nostre preghiere collettive ed esclusive portò questa guarigione ciclistica istantanea. Sono umilmente grata di far parte di questa famiglia globale di guaritori della chiesa!


Louise Alder vive a Plymouth in Massachusetts, USA.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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